haters

VIZI DIGITALI – SUI BLOG E SUI SOCIAL NETWORK C’È UNA NUOVA REGINA VECCHIA QUANTO IL MONDO: L’INVIDIA – I POST IN CUI SI ESIBISCONO LE VACANZE O I PROPRI SUCCESSI, ANCHE PICCOLI, SCATENANO GLI “HATERS” DI PROFESSIONE

Michela Proietti per il “Corriere della Sera

 

Ci sono parole quasi scomparse e, con la sparizione, sembrano aver cancellato il vizio a cui erano associate: chi è un invidioso? Un goloso? E un lussurioso? Sulla carta, nessuno. Sul mondo digitale, tutti. I peccati capitali oggi vivono e si nutrono molto meglio nel web, che nella vita in carne e ossa. Fare sexting — scambiarsi messaggi ad alto contenuto erotico in rete — non è scabroso come ammettere di avere sempre la testa lì. Parlare di foodporn — l’adorazione feticista del cibo — non cambia la sostanza delle cose: come dei sopravvissuti a terribili carestie, non siamo mai sazi. Solo che adesso, l’abbuffata ha sembianze più eleganti e socialmente comunicabili. 

FACEBOOKFACEBOOK


Ma è soprattutto l’invidia che veleggia tra blog e social con un volto nuovo. Dare dell’invidioso a qualcuno oggi è poco politically-correct: l’accusato invoca il diritto, costituzionalmente garantito, di critica. E l’accusatore rischia di essere considerato un presuntuoso. Oltre che aggrappato a termini desueti da caccia alle streghe. 


Gli invidiosi 2.0 si raggruppano in realtà sotto l’etichetta di haters, odiatori. I vendicatori del web agiscono schermati da un nickname e imperversano on line con commenti durissimi, insulti, provocazioni. Spesso le invettive, contro questo o quel personaggio, tracimano: gli haters si trasformano in capponi di Renzo, e litigano tra di loro. «Che c’è, non posso dire la mia?». «Sì, puoi, ma così sembri invidioso». «Ah ci risiamo con questa storia, ma invidioso di chi!». Copioni che si ripetono sotto i temi più diversi: il risentimento si spalma tra la figlia «di», raccomandata e neppure bella, e fatti tragici, come la morte accidentale di un imprenditore, «colpevole» di essere alla guida della sua fuoriserie.

ZUCKERBERG COME DOTTOR MALE ZUCKERBERG COME DOTTOR MALE

 
Secondo l’Urban Dictionary l’hater «è qualcuno che non è per nulla felice del successo di un’altra persona. Non desidera essere la persona che disprezza, ma vuole solo colpirla duramente». Ma è davvero così? Nel volume «Persone che scompaiono. Vergogna e apparire» (Borla) lo psicanalista Benjamin Kilborne annota che «l’invidia gioca un ruolo importante nella difesa dalla vergogna per il difetto: piuttosto che sentire che si è noi stessi a mancare di qualcosa, ci si può sentire invidiosi di qualche altra persona che ha qualcosa che noi non abbiamo... Non sono io che manco di qualcosa, ma sei tu che hai quello che voglio». 

TEA FALCO FACEBOOK 1TEA FALCO FACEBOOK 1


La differenza rispetto ad altre epoche, passa attraverso il bersaglio: Madame Bovary tentava di far svaporare l’invidia verso i bei matrimoni delle altre con bagni di canfora. Patrick Bateman, protagonista di American Psycho , invidioso fino a uccidere, era concentrato sul suo rivale Paul Owen, insopportabilmente di successo. 


Gli haters hanno un pubblico più ampio: si muovono fluidi tra profili Facebook e Instagram con piglio da stalker e si gettano nell’arena dei commenti con una violenza che d’estate si affila. Le ferie esasperano gli animi, le foto di vacanze belle e impossibili postate su Instagram accentuano lo scontento. «Se tutti sono in una spiaggia, ad accendere un barbecue o a guardare fuochi d’artificio e tu sei rimasto a casa, ti assale la sensazione di essere rimasto tagliato fuori», scrive il New York Times .

 

gianni morandi facebook  gianni morandi facebook

Le reazioni da spettatore passivo sono opposte. A volte si attorcigliano intorno a un frustrato «slacktivism», che porta a cliccare il tasto like anche quando non si vorrebbe, per il perverso meccanismo del «desiderio triangolare»: chi è amato da tutti merita di essere amato anche da noi, pur senza una ragione evidente. Se il post ha fatto il pieno di like, proprio noi vogliamo tirarci indietro (e rischiare di sembrare invidiosi)? Una buona percentuale di persone decide di «unfolloware» chi gli fa saltare i nervi a ogni post, mentre gli haters duri imboccano la catartica via dell’insulto.

 
Se il «troll» interveniva a gamba tesa, in modo insensato, divertendosi a disallineare le posizioni degli altri, l’hater è il portavoce di quella rivalità che sibila all’orecchio di tutti noi. «La Rochefoucauld riteneva che nell’avversa fortuna dei nostri amici c’è sempre qualcosa che non ci dispiace», ha scritto Alessandro Piperno proprio sul Corriere . Appare dunque automatico che la fortuna sfacciata dei nostri amici digitali ci infastidisca, soprattutto se esibita, a portata di clic, pronta ad aggiornarsi a ogni refresh. 

FRANCO FERRAROTTI FRANCO FERRAROTTI


Solo un anno fa, quando Mark Zuckerberg ha pensato di fornire agli utenti di Facebook lo strumento per esprimere il proprio dissenso, ha fatto un passo indietro. Il tasto «non mi piace» è stato reputato pericoloso e dunque bocciato. «Abbiamo bisogno di studiare meglio la cosa. Non vogliamo umiliare gli altri sul social network», ha spiegato Zuckerberg. 

«L’invidioso ha un lato nascosto da adulatore e uno molto manifesto da imitatore. Una volta al potere, replica ciò che ha criticato, scoprendo il suo lato poco creativo e insicuro — spiega il sociologo Franco Ferrarotti, che parla di confronto antagonistico —. Non si invidia più una singola caratteristica, è un’invidia esistenziale, e la rete vive un momento incontrollabile, in cui ognuno può dire tutto ciò che gli passa in mente».

 

Ma difendersi è possibile. «La sovrana indifferenza è la risposta a chi cerca un ruolo attraverso l’insulto». La formula magica l’ha scritta un invidiato di rango come Dante, guardato di traverso da Cecco d’Ascoli. «A ogni attacco, ricordiamoci del verso: “segui il tuo corso e lascia dir le genti”». 

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...