walter ricciardi

"A GENNAIO ANDREMO OLTRE I 100 MILA CASI. MA LE RESTRIZIONI CI SARANNO SOLO PER I NO VAX" - WALTER RICCIARDI, CONSULENTE DEL MINISTRO SPERANZA: "DOBBIAMO SPINGERE LE TERZE DOSI, CONVINCERE I NO VAX E FARE UN SALTO DI QUALITA' NELLA GESTIONE DELLE SCUOLE" - "NON E' UN CASO CHE LE TRE VARIANTI SIANO ARRIVATE DA PAESI CHE SONO STATI MENO ATTENTI" - E SULLA QUARTA DOSE...

Francesco Malfetano per “il Messaggero”

 

walter ricciardi al meeting di rimini 1

«A gennaio l'impennata dei contagi sarà impetuosa, ma l'Italia quest'anno ha lottato bene contro il virus. Però non si tornerà al lockdown, non per tutti almeno». Walter Ricciardi ha pochi dubbi: il 2022 non sarà l'anno in cui ci libereremo dal virus.

 

Per il consulente del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all'università Cattolica di Milano, quello che sta per iniziare però è l'anno in cui, grazie ai vaccini, impareremo a controllarlo. Gli obiettivi da centrare sono definiti: spingere le terze dosi, portare avanti l'impegno di convincere i No vax e fare «un salto di qualità» nella gestione delle scuole.

 

Milano Covid file in farmacia

Il 2021 si è aperto con le prime vaccinazioni ai sanitari e l'Italia in quasi lockdown. Si chiude con Omicron, molte meno morti ma la necessità di una nuova stretta a causa dei contagi. Qual è il suo bilancio?

«Quest' anno ci ha visti combattere, molto e in maniera adeguata. L'onore delle armi, per così dire, ci è stato riconosciuto da tutti. Però abbiamo subito la conseguenza delle scelte sbagliate di altri.

 

Non è un caso che le 3 varianti che hanno caratterizzato il 2021, siano arrivate da paesi simbolo. La prima dal Regno Unito, che non ha fatto nulla per fermare il virus. La seconda dall'India, che aveva abbassato la guardia. E quest'ultima dal Sudafrica, dove si è diffusa perché la copertura vaccinale è minima. Ora finiamo il 2021 con una quarta ondata superiore per casi alle precedenti e la necessità di accelerare sulla terza dose».

 

ventilazione dei locali contro il covid 6

Israele e Germania sono pronte alla quarta dose. Noi la faremo?

«È un discorso prematuro. Ripeto: ora bisogna accelerare sulla terza dose. Poi sì, ci sarà bisogno di una quarta, ma io la chiamerei richiamo. E comunque non si partirà prima di alcuni mesi, a maggio o giugno».

 

Dietro l'impennata dei contagi c'è anche il boom di tamponi pre-natalizi? E non teme che il boom di quarantene finisca con il frenare il Paese?

«Il sistema di testing e tracciamento resta un perno essenziale della strategia dì contenimento del virus ma dovrebbe avere una regia coordinata da parte di Stato e regioni. Comunque l'attivismo dei cittadini che si auto-cautelano è un bene. Per l'aumento dei casi le norme che abbiamo si sono dimostrate efficaci».

 

omicron in gran bretagna

Diversi Paesi Ue hanno reintrodotto il lockdown. E in Italia? Interesserà solo no-Vax?

«L'impennata dei casi è impetuosa ma grazie al vaccino preme poco sulla rete ospedaliera rispetto al passato. A gennaio andremo oltre i 100mila contagi al giorno. Non credo tornerà il lockdown totale però: le regioni diventeranno arancioni e rosse, con le limitazioni che conosciamo. Ci saranno restrizioni solo per i No vax, perché a pesare sui sistemi sanitari saranno loro».

 

Servono altre misure? Ad esempio rinviare la riapertura delle scuole?

«Il governo non vuole farlo. Si punterà a un salto di qualità nella gestione delle classi. Oltre a testare e tracciare gli studenti in caso di contatto, per cui ora è in campo il commissario Figliuolo, va migliorata la gestione dell'ambiente. Assieme a mascherine e distanze serve un monitoraggio costante dell'aria con indicatori dell'anidride carbonica che permettano un corretto ricambio d'aria. Se apri le finestre nel momento sbagliato non serve a nulla, se lo fai sempre fai ammalare i ragazzi».

 

covid in gran bretagna 7

Le pillole anti-Covid? Saranno una svolta?

«Sono una speranza in più rispetto agli anticorpi, perché interferiscono con il ciclo di riproduzione del virus, ma sono da verificare nel mondo reale».

 

Ha avuto un amico o un parente No vax? Ha provato a convincerlo? Ci è riuscito?

«Solo in un caso: la mia domestica. L'ho convinta un po' con il dialogo e un po' con la persuasione del Green pass. Lei ora è felice e farà la terza dose con serenità. È la prova che in molti possono essere convinti, è un impegno da portare avanti».

 

PILLOLA ANTI COVID DI PFIZER

Il presidente Sergio Mattarella ha lanciato l'allarme sullo spazio concesso ai no vax dai media. Cosa ne pensa?

«È così. Alcune radio e tv gli hanno dato spazio eccessivo, confondendo le carte in tavola».

 

L'esposizione è eccessiva anche per i virologi?

«Certo. Ma il problema è che molti non hanno le competenze giuste: i veterinari parlano di virus umani e i virologi dialogano di sanità pubblica».

 

Ci libereremo mai dal virus?

LA QUARTA DOSE - VIGNETTA BY BUCCHI

«Dipende cosa intendiamo: se intendiamo eradicarlo no. Finora ci siamo riusciti solo una volta, con il vaiolo. E in parte con la poliomelite, che persiste solo in Nigeria e Afghanistan. Con gli altri virus bisogna convivere. Ciò però non vuol dire abituarsi a 100 morti al giorno o 50mila casi, ma a normalizzare precauzione e vaccini».

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...