filippo timi

“SI’, SONO UN PO’ STRONZO. PRETENDO TANTISSIMO E QUANDO SONO IN UN LAVORO LO VIVO COME FOSSI A CASA MIA” – FILIPPO TIMI RACCONTA LO SCROCCO ARTISTICO: “FINO A TRENT’ANNI ARRIVAVO AL 28 DEL MESE CON QUALCOSA DA MANGIARE, MENTRE GLI ULTIMI GIORNI MI AFFIDAVO AGLI AMICI PER UN INVITO. ALTRIMENTI NON MAGNAVO. CI VUOLE ARTE ANCHE IN QUESTO. IO ERO TIMIDO. E MI SENTIVO IN COLPA PER IL MIO STATO DI POVERTÀ” - LA BALBUZIE (“ORA MI BLOCCO DI MENO, MA UN TEMPO ERA PEGGIO”), LA SINDROME DELL’IMPOSTORE (“CHE CAZZO È?”), L’OMOSESSUALITA’, LA DIFFICOLTA' IN SCENA ("NON CI VEDO UN CAZZO") E L’ACCUSA DI SENTIRSI UNA “PRIMADONNA”: “MA SE UNO È IL PROTAGONISTA DEVE ESSERLO”

Alessandro Ferrucci per “il Fatto Quotidiano” - Estratti

 

filippo timi @sky20anni

Filippo Timi, in teatro con l’Amleto, urla, salta, si arrampica su una ringhiera (ringhiera altissima). Corre. Dà del tu al pubblico. Il pubblico risponde. Entra. Esce. Ritorna. È un continuo (alla fine tutti in piedi per un applauso raro).

 

Filippi Timi, in tv, da dieci anni è tra i protagonisti della serie BarLume (in onda su Sky). Garbato. Ironico. Popolare. C’è e non c’è dentro una “corale” (“ci siamo adottati l’un con l’altro”).

 

Poi c’è Filippo Timi dal vivo. Ed è la riflessione, la coccola del dubbio, la relatività nei giudizi, la non ricerca dell’assoluto. Nell’incertezza balbetta. Nelle categorie soffre. Nei gravi problemi di vista non cerca alcuna prospettiva di fuga.

 

 

Sta raccogliendo gli applausi di una vita?

No, ci sono stati tanti switch: il primo premio in teatro è stato importante, perché andava a riparare le insicurezze di non aver frequentato alcuna scuola.

 

Ne ha sofferto?

Eccome, perché non ho neanche provato a entrarci: ero convinto, anzi ne ero certo, che non mi avrebbero mai preso.

filippo timi foto di bacco (2)

 

Perché?

Troppo balbuziente; ora mi blocco di meno, ma un tempo era assolutamente peggio; (ci pensa) mi sono sottratto, mi sono tolto la possibilità, con l’idea che avrei imparato sul campo.

 

Gigi Proietti sosteneva: le Accademie non sono sempre necessarie, tolgono naturalezza.

È il cinquanta per cento delle possibilità, mentre nell’altro cinquanta ti possono dare gli strumenti per scoprire te stesso, per iniziare. Anche i talent sono così.

 

(...)

 

filippo timi Dostoevskij

Sindrome dell’impostore?

Che cazzo è?

La paura di venir scoperti nel presunto bluff.

Ma certo, poi sono un attore e dentro di me c’è una domanda cardine.

 

Quale?

Se quello che sento è reale o se è solo una proiezione. Un po’ come quando si ama.

 

Di solito qual è la sua risposta?

Sono vere entrambe: per metà è una proiezione, tu sei anche quello che desidereresti essere e ti proietti quell’immagine lì.

 

A vent’anni desiderava essere quello che poi è diventato?

filippo timi foto di bacco (1)

Noooo, è stato tutto un inciampo. Poi bisogna permettersi di desiderare: finché campi, e hai dei buchi esistenziali da esaudire, non ti permetti certe domande. Devi sopravvivere.

 

È un bene?

Anche. Il teatro è stato un mezzo pure per campare.

 

Metafora o meno?

Realtà: fino a trent’anni arrivavo al 28 del mese con qualcosa da mangiare, mentre gli ultimi giorni mi affidavo agli amici per un invito. Altrimenti non magnavo.

Luca Guadagnino, nei suoi primi anni di carriera, ha teorizzato lo scrocco artistico.

Ci vuole arte anche in questo. Io ero timido. E mi sentivo in colpa per il mio stato di povertà.

 

Una colpa la povertà?

Come se fosse responsabilità mia; forse uno si prende la colpa di non avere i soldi perché è troppa l’ingiustizia dello stare così.

 

FILIPPO TIMI E CLAUDIA PANDOLFI - SCENA DI SESSO - QUANDO LA NOTTE

 

Sente angoscia per i soldi?

Scherza? Sempre. Qualunque cosa accade mi domando se sono in grado di sostenere la spesa.

 

 

 

La sua fama è: un po’ stronzo, un po’ primadonna, balbetta e non ci vede.

Loro sostengono: “È l’attore più generoso con il quale abbiamo lavorato”.

(Ride, realmente) Che bello.

Torniamo alla prima parte, quella meno bella.

Ci sono state produzioni nella quali sono stato un po’ stronzo, magari perché non ho saputo gestire delle difficoltà. E quando non so chiedere aiuto, divento stronzo perché lo pretendo. Lo so, è sbagliato.

 

S’impara.

Poi divento stronzo perché pretendo tantissimo e quando sono in un lavoro lo vivo come fossi a casa mia.

francesco scianna filippo timi foto di bacco

 

E casa sua?

La pulisco e sto attento a ogni piattino, a ogni tazzina.

 

Fa le pulizie?

Sì, ho solo una signora che viene due volte la settimana; (silenzio) siccome non ci vedo un cazzo, quando lavo per terra mi metto in ginocchio.

Cenerentola.

Infatti, cambiamo discorso, non ce la posso fare.

 

Ci vede così poco?

Il centro è cieco.

In scena non sembra.

Uso gli altri sensi.

 

E l’accusa di “primadonna”?

Ma se uno è il protagonista deve esserlo. Poi magari sono solo incomprensioni.

Secondo Lucia Mascino...

La adoro.

 

(...)

filippo timi foto di bacco

Lei e Mascino avete un rapporto strettissimo.

Sono gay, quindi è perfetto.

 

In Amleto si definisce bisex.

Le definizioni mi vanno strette.

 

Quando ha capito di essere un artista?

Me lo domando ogni giorno; (pausa) non è una risposta furbetta, non credo alle strategie, neanche in amore.

 

In scena è necessario risultare sexy?

Mi piacerebbe; per me è esemplare l’uso del corpo in pittura di Michelangelo.

 

Una regia cinematografica?

È un sogno. Quando mi capita con il teatro mi sento Dio. Però non mi arriva la storia e forse neanche il coraggio.

Una critica che la offende.

Se mi danno del superficiale.

 

Lei chi è?

filippo timi foto di bacco (2)filippo timi favola

Uno sul Titanic, come tutti. Che cerca di ballare la musichetta dell’orchestrina.

filippo timi favola. filippo timi lucia mascinoFILIPPO TIMI SKIANTOSKIANTO FILIPPO TIMI IAIA FORTEfilippo timi skiantofilippo timi skianto filippo timi skianto pippo baudofilippo timi skianto filippo timi skianto filippo timi e lucia mascino immanuel casto filippo timifilippo timi cfilippo timi andre ruth shammah foto riccardo schitofilippo timi foto di bacco (1)

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