huston bogart

JOHN HUSTON, ARMATO DI CINEPRESA, VA ALLA GUERRA/2 – ‘’A MONTECASSINO FURONO ORDINATI UN ASSALTO FRONTALE DOPO L'ALTRO, QUANDO ERA EVIDENTE CHE QUESTO METODO D'ATTACCO ERA DISPERATO E SENZA SCOPO. TUTTO CIÒ CHE RIUSCIMMO A FARE FU DISTRUGGERE SENZA NECESSITÀ LA BIBLIOTECA DEL 1500, UNA DELLE MAGGIORI DEL MONDO, E ASSOLUTAMENTE INSOSTITUIBILE – QUANDO HUMPHERY BOGART GIUNSE A NAPOLI PER ESIBIRSI PER LE TRUPPE, RIUSCÌ SUBITO A METTERSI NEI PASTICCI. GLI PIACEVA BERE E GIOCARE A FARE IL DURO E IMPROVVISÒ NELLA SUA STANZA UNA FESTA PER UN FOLTO GRUPPO DI RECLUTE E LA COSA SFUGGÌ DI MANO. UN GENERALE PROTESTÒ PER IL BACCANO, AL CHE BOGART GIUSTAMENTE RISPOSE: "VAFFANCULO!". FU IMBARCATO E RIMPATRIATO…’’ - VIDEO

Da “Un libro aperto” – l’autobiografia di John Huston (ed. La nave di Teseo)

 

john huston 'battaglia di san pietro' 1943 18

Durante l'operazione San Pietro stemmo per un certo tempo rintanati nel minuscolo villaggio di Prata. Facemmo conoscenza con il proprietario dell'osteria del paese, Pietro, con sua moglie e i quattro figli. Pietro era alto circa un metro e cinquanta, con giganteschi baffoni che da un punto all'altro misuravano forse una trentina di centimetri.

 

Consegnavamo le nostre razioni a sua moglie e lei le usava per preparare da mangiare per tutti. Il loro contributo erano pasta e vino dalle loro modeste provviste, Feci più di un tentativo per compensare Pietro della sua gentilezza ma lui rifiutò.

 

john huston 'battaglia di san pietro' 1943 8

Prata era annidata fra le colline in modo tale che i proiettili dell'artiglieria le passavano sopra invece di centrarla, ma non era protetta in alcun modo dagli aerei. Una volta, durante un'incursione aerea, la moglie di Pietro fu ferita e uno dei loro figli si gettò sul corpo della madre per proteggerla. Trascorremmo il Natale là e io feci una registrazione dei figli di Pietro che cantavano canti di Natale italiani con l'accompagnamento dei grossi cannoni che tuonavano a distanza.

 

Imparai a nutrire grande rispetto per i contadini italiani. In volo di ricognizione si potevano vedere i contadini che tornavano ad arare non appena noi strappavamo la terra ai tedeschi.

 

Al di là delle nostre linee niente era coltivato. A volte li vedevo che, avanzando faticosamente dietro ai candidi buoi, aravano una zona di terreno esposta al tiro dell'artiglieria; altre volte tiravano l'aratro essi stessi. I campi erano stati minati e i contadini lo sapevano. Ogni giorno c'erano delle vittime che venivano ricoverate nell'ospedale da campo. Ma niente li fermava. Il terreno doveva essere arato.

Humphrey Bogart e Mayo Methot a Napoli nel 1943

 

Fu più o meno in quel periodo che seppi che Bogie e Mayo erano a Napoli, impegnati in un giro per le truppe. La notizia dell'arrivo di Bogie ottenne più attenzione che la controffensiva russa. Tornai a Napoli per vederli, e ritrovandoci ci facemmo grandi feste. La prima cosa che Bogie mi disse fu: "John, figlio di puttana. Lasciarmi legato a una sedia!" Non aveva ancora dimenticato Agguato ai tropici.

 

Bogie era già riuscito a mettersi nei pasticci a Napoli. Gli piaceva bere e giocare a tare il duro. In realtà non credo di aver mai visto Bogie ubriaco. Recitava sempre un po', ma tutto quel che era spettacolo gli piaceva. In questa occasione improvvisò nella sua stanza una festa per un folto gruppo di reclute e la cosa sfuggì di mano. Un generale attraversò tutto l'albergo fino alla stanza della festa per protestare per il baccano, al che Bogie giustamente rispose con qualcosa come: "Vaffanculo." Entro breve tempo fu imbarcato e rimpatriato.

john huston 'battaglia di san pietro' 1943 1

 

Presa San Pietro, il combattimento continuò lungo la valle del Liri su fino a Cassino. I tentativi di impadronirci di Cassino furono disastrosi. Eravamo riusciti a traversare il fiume Rapido ma fummo respinti al di qua di esso, con gravi perdite. A questo punto il 36° fanteria del Texas era pressoché distrutto. Il solo 143° reggimento ebbe bisogno di millecento rimpiazzi dopo la battaglia di San Pietro, ed era composto quasi esclusivamente di reclute.

 

Ricordo che stavo a lato di una strada con un maggiore di West Point che, in una sola tirata, aveva traversato il Rapido ed era tornato indietro. Aveva la mano destra avvolta in una fasciatura provvisoria intrisa di sangue e in seguito scoprii che aveva perduto metà mano. Superandoci in gruppi sparsi, le sue truppe ci salutavano. E il maggiore, sfinito di stanchezza, ogni volta si raddrizzava e faceva un perfetto saluto, con la mano che si alzava a colpire l'elmetto. Dopo aver assistito a questa scena, non mi sono mai più permesso un saluto sciatto.

john huston 'battaglia di san pietro' 1943 20

 

Il morale delle nostre truppe era molto alto, sebbene vi fossero buoni motivi d'amarezza. A Montecassino, come a San Pietro, furono ordinati un assalto frontale dopo l'altro, anche quando era evidente che questo metodo d'attacco era disperato e senza scopo. Infine giunse l'ordine di bombardare il monastero benedettino, vecchio di millequattrocento anni.

Il monastero sorgeva in alto sulla montagna ed era ovviamente un eccellente punto di osservazione per i tedeschi. Ma in apparenza a nessuno era venuto in mente che l'intera montagna potesse servire allo stesso scopo.

 

Napoli 1943

Fu comunque ordinato di bombardare: una squadriglia di bombardieri dopo l'altra gettarono tonnellate su tonnellate di bombe dirompenti. Devono essersela vista brutta là sotto, anche se non credo che proprio nell'edificio ci fossero molti tedeschi. Non vorrei dar l'impressione di eccedere in sentimentalismo nei confronti di un antico monumento, ma tutto ciò che riuscimmo a fare fu distruggere senza necessità Montecassino insieme alla biblioteca che conteneva: una delle maggiori del mondo, e assolutamente insostituibile.

 

bombardamento abbazia montecassino 3

Tutto per nulla. Dopo il bombardamento il 36° attaccò di nuovo e fu di nuovo respinto. Questo non sorprese quanti erano impegnati nello scontro. Io tornai a Caserta per una pausa.

 

Ero stato in prima linea per parecchie settimane e l'istinto di conservazione di un individuo è notevolmente acuito in queste condizioni. Anche i riflessi diventano più rapidi e automatici.

 

Una jeep girò l'angolo, a sirene spiegate, e io mi tuffai faccia a terra. Mi era sembrato di sentire arrivare un calibro 88. Mi rialzai, rosso di vergogna, mi ripulii della polvere e dissi: "Cristo! Non deve succedermi più!" Girò l'angolo un'altra jeep e di nuovo fui faccia a terra.

john huston 'battaglia di san pietro' 1943 2

Mentre ero a Caserta fui invitato a Napoli a una festa organizzata da membri dell'Us Rangers per celebrare la prossima partenza per il lido di Anzio, dove dovevano occupare un avamposto.

 

La festa si teneva in quello che era stato un locale notturno su una collina prospiciente la baia, La sala aveva tutt'intorno una balconata e dal soffitto, alto qualche piano, pendeva un enorme lampadario, splendente di cristalli. I ranger erano forti, decisi e pronti a partire.

bombardamento abbazia montecassino 1

 

 

Dopo qualche bicchiere iniziarono i giochi, e uno di questi prese di mira il lampadario. I migliori atleti fra i soldati cominciarono a saltare dopo aver preso la rincorsa, afferrandosi al lampadario e dondolandosi. Era il segnale perché tutti iniziassero a lanciare piatti contro il tipo che dondolava, i quale restava appeso finché non veniva colpito da un piatto alla testa. C'erano sempre un paio di uomini svenuti a terra sotto il lampadario.

 

bombardamento abbazia montecassino 5

 

In tutta la sala frattanto si svolgevano match di pugilato. I pesanti tendaggi erano messi in modo tale da chiudere la stanza tutt'intorno a circa un metro o due dalle finestre e da lasciare dietro le tende uno spazio per passeggiare.

 

Lì, da un'apertura fra le tende, come in un baraccone da fiera, appariva d'improvviso una faccia. Ma invece di lanciarle contro una palla da baseball, uno dei ranger si faceva avanti e la colpiva con un pugno. La faccia scompariva. Quindi ricompariva. Ed ecco che si faceva avanti un altro e tirava un altro pugno. Questo si ripeteva all'infinito. La faccia diventava sempre più malconcia, ma continuava a riapparire. Alla fine gli occhi erano chiusi, il naso rotto e non c'erano più denti, ma il gioco continuava.

Humphrey Bogart nel 1918 in marina durante la Prima Guerra Mondiale

 

Il gran finale fu quando precipitò il lampadario. Giuro che pesava almeno mezza tonnellata. Alcuni di quelli che stavano sotto devono essere morti. Non rimasi per saperlo.

Il giorno dopo i ranger partirono per Anzio, Non saprò mai come la cosa sia stata tenuta segreta ai tedeschi, poiché non era certamente segreta a Napoli. Mentre le truppe si dirigevano verso i mezzi di trasporto i ragazzini le accompagnavano gridando: "Ciao, Anzio! A presto, Anzio!" Ma i tedeschi furono colti completamente di sorpresa. Intanto io mi dirigevo al fronte.

 

La strategia a monte degli sbarchi di Anzio era essenzialmente quella di attirare le truppe tedesche stanziate a Cassino su Anzio. Questa tecnica in precedenza aveva funzionato, nella campagna di Sicilia in particolare. Stavolta non funzionò. I tedeschi rifiutarono di spostarsi da Cassino, e dopo il successo iniziale dello sbarco ad Anzio da parte dei ranger noi perdemmo l'opportunità di andare avanti puntando su Roma, come avremmo potuto fare.

 

john huston 'battaglia di san pietro' 1943 4

Nei dintorni di Roma avevamo motociclisti che fecero il giro e tornarono indietro. Ho idea che se avessimo continuato ad attaccare avremmo potuto felicemente concludere la campagna italiana lì e subito; o perlomeno avremmo ottenuto molto di più che standocene fermi e lasciando che i tedeschi si riunissero e consolidassero la propria posizione. Se ci fosse stato Patton a dirigere l'operazione, avremmo occupato Roma alcuni mesi prima. Ma non c'era lui, e le cose andarono diversamente.

 

I tedeschi non mollarono Anzio e nemmeno Cassino e noi ci trovammo a un punto morto su due fronti. Finalmente nel maggio del 1944 Montecassino crollò di fronte alle truppe della resistenza polacca, che valicarono le altissime montagne e presero i difensori alle spalle. A questo punto la ritirata tedesca iniziò e, una volta iniziata, fu precipitosa.

Napoli bombardata - 1943 foto di Robert Capa

 

Ma prima di questo, mentre ce ne stavamo fermi a sud del Rapido, ricevetti l'ordine di rientrare negli Stati Uniti. Avevo quanto bastava a montare il film su San Pietro, così presi la via del ritorno, passando prima per Napoli, poi per Orano, e tacendo infine una breve sosta a Londra.

 

A Londra vidi Willy Wyler, andammo a colazione al Claridge e ci scambiammo racconti di guerra, In compagnia di Willy c'era una giovane attrice slanciata e dal viso lentigginoso la quale, pur avendo vissuto a Londra i peggiori giorni del blitz, era allegra, spensierata e sorridente Il suo nome era Deborah Kerr. Infine fui di nuovo ad Astoria per il montaggio del film su San Pietro.

 

Lo studio di Astoria aveva un proprio regolamento. Lo dirigeva ora un certo colonnello Barret, un uomo molto tollerante. Prima della guerra era stato capotecnico di laboratorio a Washington, nei Signal Corps. Non poteva competere con i personaggi che le vicende belliche avevano fatto finire ad Astoria, ma faceva del suo meglio.

 

SECONDA GUERRA MONDIALE SCONTRI A ANZIO

Ritrovai Rey Scott. Anche lui era stato in Italia, ma non con la mia unità. Astoria non era il posto ideale per Rey. Avendo vissuto per anni fra scantinati e tende, si sentiva a disagio in quegli ambienti più civilizzati.

 

Alla fine lo pizzicarono. Una notte Rey era di turno come ufficiale di giornata quando si ubriacò. Fece tre volte la ronda con il suo drappello, e ogni volta chiamò a casa il colonnello Barret, il che naturalmente era una cosa inaudita quando non c'era assoluta emergenza. La prima volta disse: "Colonnello Barret? Il capitano Scott a rapporto. Mezzanotte e tuuutto va beeene!" Prima che lo stupito colonnello potesse rispondere, Rey riappese. Esattamente tre ore dopo, richiamò: "Colonnello Barret? Il capitano Scott a rapporto. Sono le tre e tuuutto va beeene!"

 

john huston 'battaglia di san pietro' 1943 14

Il colonnello era già furioso. Quando Rey chiamò La terza volta e cominciò a sparare con la sua 45 non ne poté più.

 

Spedi il sergente di Rey in prima linea e ordinò che il capitano Scott tosse messo agli arresti. La faccenda era seria. La 45 di Rey aveva sparato in piena ronda e le imputazioni erano molto pesanti. La cosa non poté essere messa a tacere perché c'erano stati troppi testimoni. Il colonnello Barret sapeva già qualcosa sui precedenti militari di Rey e lo ragguagliai sui punti che non conosceva.

 

bombardamento abbazia montecassino 6

Il fatto era che Rey cominciava a mostrare la corda: ne aveva passate troppe. Fu mandato al Mason General Hospital, a Brentwood, Long Island, per riposo ed esami psichiatrici.

Contemporaneamente fu chiesta per lui una onorevole rimozione dall'incarico e questo, a tempo debito, fu ciò che avvenne.

 

Dopo di allora persi per alcuni anni le tracce di Rey. Finché un giorno ricevetti una sua telefonata: mi chiedeva di fargli da testimone alle nozze. Ero impegnato negli esterni di un film e non potei. È stata quella l'ultima volta che ho avuto notizie di Rey fino a pochi mesi fa, quando mi ha telefonato mentre stavo girando un film a Macon, in Georgia. Sono rimasto sorpreso nell'apprendere che uno degli uomini che preferisco al mondo era ancora vivo. È una cosa che sfida ogni logica. (continua/2)

william wyler john huston a ravello

bombardamento abbazia montecassino 7SBARCO ANZIO Napoli bombardata - 1943Napoli bombardata 1943napoli 1943 7napoli 1943 6napoli 1943 2napoli 1943 3SBARCO ANZIO

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