INTER, CHE VUOI FARE: TRIPLETE O “ZERU TITULI”? – I NERAZZURRI SI GIOCANO L’INTERA STAGIONE NELLE PROSSIME TRE PARTITE: IN CAMPIONATO, IL MATCH CONTRO IL CAGLIARI SARÀ FONDAMENTALE PER NON ESSERE AGGANCIATA DAL NAPOLI; IN CHAMPIONS, C'E' IL RITORNO CONTRO IL BAYERN MONACO DOPO LA VITTORIA ALL’ALLIANZ ARENA; NEL MEZZO, LA SEMIFINALE DI RITORNO DI COPPA ITALIA CONTRO IL MILAN - SIMONE INZAGHI NON NASCONDE LE AMBIZIONI DELLA SUA SQUADRA: “CORRIAMO PER TRE TROFEI, ANZI QUATTRO COL MONDIALE PER CLUB"
Estratto dell’articolo di Franco Vanni per "la Repubblica"
Vincere ogni partita, facendo giocare chi sta meglio, per portarsi a casa tutti i trofei. L’approccio alle competizioni dell’Inter di Inzaghi è semplice da spiegare e difficilissimo da mettere in pratica. […] I nerazzurri sono primi in campionato, +3 sul Napoli a 7 giornate dalla fine. Giocheranno in casa il ritorno della semifinale di Coppa Italia col Milan. […]
E dopo la vittoria 2-1 sul Bayern Monaco […] quel «corriamo per tre trofei, anzi quattro col Mondiale per club» detto dall’allenatore interista dopo la vittoria degli ottavi a Rotterdam suona sempre meno come una battuta. Ci credono lui e i giocatori. Soprattutto i veterani di Istanbul, che la coppa dalle grandi orecchie l’hanno vista a un metro.
[…] I nerazzurri sono penultimi per costo della rosa fra le otto qualificate ai quarti di Champions, e le scommesse su una vittoria interista pagano dieci volte la posta. Hanno già giocato 47 partite in stagione e scendono in campo ogni tre giorni, mentre l’avversaria nella corsa scudetto, il Napoli, non ha altri pensieri che la serie A.
In Coppa Italia devono affrontare il Milan, bestia nera in questa stagione, contro cui hanno perso due partite e altre due le hanno pareggiate. Eppure sono lì, in corsa per tutto e (a ieri sera) primi nel ranking Uefa, sopra ad Arsenal e Barcellona, che potrebbero incontrare rispettivamente in finale e in semifinale di Champions.
Aspettando il ritorno a San Siro contro il Bayern, […] l’Inter sabato dovrà superare l’ennesimo esame di maturità. Contro il Cagliari, dovrà affrontare Luperto e Piccoli come fossero Kimmich e Sané, evitando un passo falso come quello di Parma, dove i campioni d’Italia si sono fatti rimontare dal 2-0 al 2-2 da una squadra che lotta per non retrocedere.
Nulla di strano, in una corsa scudetto in cui il Napoli ha lasciato due punti a Venezia e tre a Como, e guarda con legittimo sospetto un calendario che le metterà di fronte solo squadre di medio-bassa classifica. All’Inter toccheranno Bologna, Roma e Lazio. Sulla carta, un percorso più difficile. Ma nel caos di motivazioni del finale di stagione, chi vivrà vedrà. Ed è proprio «siamo ancora vivi» la frase preferita di Inzaghi, che prima di presentarsi ai microfoni ha preso l’abitudine di mettersi l’elmetto.
Si difende, contrattaccando, da due tipi di critiche: quelle ai suoi giocatori e quelle ai cambi, quasi sempre forzati, in una squadra in cui un buon terzo della rosa convive con acciacchi, da Lautaro a Thuram, da Taremi a De Vrij. Sa bene di rischiare di chiudere la stagione con zero titoli. Ma vede anche la possibilità di replicare le gesta di chi quell’espressione l’ha inventata. […]
