luigi lovaglio alberto nagel mediobanca mps

“L’OFFERTA DI MPS È PRIVA DI RAZIONALE INDUSTRIALE” – MEDIOBANCA INSISTE E BOCCIA DI NUOVO L’OPS DEL MONTE DEI PASCHI: “È CARATTERIZZATA DA EVIDENTI ELEVATI RISCHI DI ESECUZIONE” – NEI PROSSIMI ANNI PIAZZETTA CUCCIA DISTRIBUIRÀ 4,9 MILIARDI DI DIVIDENDI AI SOCI. NAGEL: “LA CRESCITA STAND-ALONE SARÀ POTENZIATA CON BANCA GENERALI” – SIENA DELIBERA L’AUMENTO DI CAPITALE DA 13,2 MILIARDI – IL NODO DELLA SOGLIA DI ADESIONI DEI SOCI: SERVIRÀ IL 66,67%, BASTERÀ IL 50% O ANCHE MENO?

MPS MEDIOBANCA

MEDIOBANCA, 'OFFERTA MPS PRIVA DI RAZIONALE E CON RISCHI'

(ANSA) - ll piano al 2028 di Mediobanca ha come tratti distintivi per gli azionisti quelli di consolidare il modello di banca specializzata capace di generare una crescita ed una redditività alta e sostenibile con un basso rischio di esecuzione nonché di determinare una forte generazione di capitale per effetto di un business mix capital light.

 

"L'offerta di scambio di Mps, al contrario, per gli azionisti Mediobanca è priva di razionale industriale e finanziario ed è caratterizzata da evidenti elevati rischi di esecuzione". Lo si legge nella nota con gli aggiornamenti al 2028.

 

ALBERTO NAGEL

Nella nuova bocciatura dell'ops di Mps, Mediobanca elenca i seguenti motivi. Primo il fatto di avere la realtà aggregata un profilo di banca commerciale di medie dimensioni indifferenziata, ad elevato assorbimento di capitale, altamente sensibile al contesto macroeconomico, senza rafforzamento in alcuno dei segmenti di attività di Mediobanca e rimanendo viceversa immutati i rischi insiti nel bilancio di Mps.

 

Secondo, la riduzione a doppia cifra dell'Eps, per le limitate sinergie da funding, la presenza di cospicue dissinergie di ricavo e la sostanziale assenza di reali sinergie di costo. E' prevedibile invece l'emergere di un cospicuo costo di retention legato ai promotori finanziari e ai private & investment bankers.

 

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Terzo, la difficoltà di stimare livelli di Rote, Cet1 e quindi pay-out sostenibili della nuova entità per le criticità legate alla tenuta del franchise, per le componenti non ricorrenti presenti nel bilancio Mps (fiscalità e rischi legali), per l'elevata sensitivity ai tassi di interesse ed al rischio di credito soprattutto per le SMEs.

 

La difficoltà ad usare le Dta nell'ammontare e nei tempi ipotizzati. Quarto, la non comparabilità della politica di remunerazione degli azionisti che è a rischio di esecuzione basso in Mediobanca ed elevato in Mps per effetto delle predette difficoltà di integrazione. Quinto, il forte sconto implicito nel prezzo dell'offerta rispetto al valore intrinseco di Mediobanca, delle sue attività, nonché delle sue prospettive di crescita e di creazione di valore.

 

ALBERTO NAGEL

MEDIOBANCA IN TRE ANNI DISTRIBUIRÀ 4,9 MILIARDI AI SOCI

(ANSA) - Mediobanca nel piano aggiornato al 2028 punta ad arrivare a ricavi per oltre 4,4 miliardi (+20% nel triennio con una crescita media annua del +6%), a un utile netto di 1,9 miliardi (+45% nel triennio) con un utile per azione a 2,4 euro (crescita media annua +14%).

 

L' utile netto ordinario arriverà a 1,7 miliardi (+30% nel triennio) con un utile per azione di 2,1 euro ( +9% annuo ). La banca remunererà gli azionisti per 4,9 miliardi in 3 anni, di cui 4,5 miliardi in dividendi e il resto con un buyback. Il pay-out è al 100% degli utili ordinari, interamente cash.

 

NAGEL, 'CRESCITA STAND-ALONE, SARÀ RAFFORZATA DA BANCA GENERALI'

MEDIOBANCA - GENERALI - MPS

(ANSA) - "L'estensione al 2028 del piano 'One brand - One culture', dimostra come Mediobanca sia in grado di realizzare, pur in un contesto macroeconomico complesso, un'ulteriore solida crescita di ricavi, utili e redditività, puntando a conseguire i migliori rendimenti di settore, associati a un basso profilo di rischio e di execution nonché a un significativo aumento della remunerazione degli azionisti".

 

MEDIOBANCA

 Lo dice Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, a commento dell’aggiornamento dei target. “Questo entusiasmante percorso di crescita stand-alone, compiuto rimanendo ancorati alla ‘scuola di banca responsabile’ radicata nel Dna della Banca, verrà ulteriormente potenziato dalla combinazione con Banca Generali, operazione in grado di creare un leader europeo nel Wealth Management per dimensioni, capacità di crescita e remunerazione degli azionisti, il cui closing è previsto per il prossimo mese di ottobre”, aggiunge il banchiere.

 

MEDIOBANCA, SCONTRO SULLA SOGLIA

Estratto dell’articolo di Andrea Deugeni e Luca Gualtieri per “MF”

 

LUIGI LOVAGLIO - FOTO LAPRESSE

Lo scontro tra Mediobanca e Montepaschi si sposta sul tema della soglia minima dell’offerta pubblica di scambio. Dopo il via libera di Bce all’operazione senese, ieri il cda di Rocca Salimbeni ha deliberato l’aumento di capitale fino a 13,2 miliardi al servizio dell’ops senza scoprire però le carte sui target di adesione.

 

La decisione sarebbe ancora oggetto di confronto al vertice della banca e potrebbe essere presa solo nei prossimi giorni prima che il prospetto vada in Consob per l’approvazione. Il documento infatti dovrà dettagliare questo aspetto che è finito sin da ora nel mirino di Mediobanca.

 

Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, Piazzetta Cuccia avrebbe scritto all’authority presieduta da Paolo Savona per chiedere un’integrazione del prospetto. L’obiettivo è costringere Siena a fornire indicazioni sugli effetti economico-finanziari in caso di raggiungimento di una soglia di adesioni inferiore al 50%.

 

I SOCI DI MEDIOBANCA - 15 GIUGNO 2025

Nel dettaglio la merchant chiede che gli investitori vengano informati sugli impatti della mancata realizzazione delle sinergie operativo-gestionali (complessivamente previste in 700 milioni) e del mancato uso dei 2,9 miliardi di dta in relazione al capitale regolamentare e alla redditività prospettica del nuovo gruppo e sulle proiezioni riguardo a utili e dividendi nel prossimo triennio.

 

La richiesta di Mediobanca viene giustificata con la necessità dei propri azionisti di disporre di tutte le informazioni disponibili per decidere se aderire o meno all’ops del Monte. E, implicitamente, se scommettere sulla strategia industriale di Siena o su quella di Piazzetta Cuccia che proprio oggi presenterà i nuovi target al 2028.

 

[…]

 

monte dei paschi di siena

Il nuovo terreno di scontro nasce dal fatto che la Bce non ha posto veti preventivi all’operazione di Lovaglio. L'autorizzazione arrivata mercoledì 25 non impone infatti una soglia minima di adesioni all’offerta, ma si limita a prevedere alcune prescrizioni.

 

Nella precedente ops Bper-Popolare di Sondrio Francoforte ha addirittura accettato come condizione di efficacia un livello del 35% che Montepaschi potrebbe già avere in tasca. Considerando solo il 9,98% di Francesco Gaetano Caltagirone, il 19,8% di Delfin e il 4% circa di Unicredit il fronte senese arriva quasi al 34%.

 

Si specula che ulteriori adesioni possano arrivare da alcuni fondi vicini a Lovaglio e dal mondo delle casse di previdenza, soprattutto se l’andamento dei prezzi giocasse a favore del Monte. Ancora ieri il concambio di 2,53 azioni Mps per ogni titolo Mediobanca quotava a sconto del 6,32% rispetto al valore di borsa di Piazzetta Cuccia.

 

LUIGI LOVAGLIO - FOTO LAPRESSE

La forbice però potrebbe ulteriormente restringersi grazie alla decelerazione delle azioni della merchant che, dai massimi dello scorso 14 maggio hanno perso già quasi l’8%. Un calo reso probabile nelle prossime sedute anche dalla vendita di pacchetti significativi come quello di Mediolanum (4,45% complessivo con le quote della finanziaria della famiglia Doris) su cui si vocifera.

 

Nel caso in cui il riallineamento dei titoli non fosse sufficiente a convincere i soci, il Monte potrebbe sempre giocare la carta del rilancio, grazie a un eccesso di capitale di oltre 2,8 miliardi al netto di dta e sinergie. Le tempistiche dell’ops si preannunciano ormai serrate. La prossima settimana Consob si esprimerà sul prospetto, mentre il periodo di adesione dovrebbe aprirsi lunedì 7 o il successivo lunedì 14 per terminare entro metà agosto.

Lovaglio, Nagel, Caltagirone, MilleriALBERTO NAGEL luigi lovaglio giancarlo giorgetti andrea orcel

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO