donald trump smartphone cellulare trump-phone t1 phone

ALTRO CHE MADE IN USA, IL “TRUMP-PHONE” È UNA CINESATA – LA FAMIGLIA DEL TYCOON HA ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA CHE IL SUO “T1 PHONE” SARÀ ORGOGLIOSAMENTE PROGETTATO E COSTRUITO NEGLI STATI UNITI”. IN REALTÀ SI TRATTA DI UNO SMARTPHONE DA 180 DOLLARI PRODOTTO DALL'AZIENDA CINESE WINGTECH, RIVERNICIATO CON COLORI DORATI E CON IL MARCHIO “TRUMP” E MESSO SUL MERCATO A 499 DOLLARI – PER QUESTA OPERAZIONE LA TRUMP ORGANIZATION NON APRIRÀ FABBRICHE NEGLI USA, NÉ ASSUMERA’ INGEGNERI O OPERAI. E PAGHERÀ I DAZI CHE LO STESSO “CALIGOLA DELLA CASA BIANCA” HA IMPOSTO SUI PRODOTTI IMPORTATI DALLA CINA…

Estratto dell’articolo di Paolo Ottolina per www.corriere.it

 

t1 phone - trump mobile – smartphone prodotto dalla trump organization

Quanto è veramente americano il T1 Phone di Trump Mobile, il «Trump-phone» in arrivo in autunno e che dovrebbe essere un dispositivo «orgogliosamente progettato e costruito negli Stati Uniti»? Ben poco, com'era facile intuire conoscendo un minimo la materia.

 

Anzi, è proprio un cellulare cinese, verniciato con colori dorati e venduto a quasi il triplo del prezzo rispetto al modello da cui nasce. Sono bastate poche ore di ricerca per capire che siamo di fronte all'ennesima operazione commerciale della galassia Trump, non molto diversa dal resto del merchandising associato, più o meno direttamente, al presidente: dalle sneaker dorate alle bibbie, dagli orologi alle chitarre.

 

Un oggettistica cha ha già fruttato, grazie agli acquisti del fedele popolo Maga, circa 10 milioni di dollari secondo le stime […]

 

smartphone della cinese Wingtech – Mobile Revvl 7 Pro 5G

Visitando il sito ufficiale, l'impressione è quella di un progetto messo in piedi frettolosamente. Le immagini del T1 sono dei grossolani fotomontaggi di altri telefoni, con un logo «Trump» aggiunto con il fotoritocco e un sensore di impronte che sembra disegnato a matita. […]

 

Ma l'aspetto più surreale è la promessa di produrre un telefono made in Usa in pochi mesi, un'impresa che nemmeno colossi come Apple potrebbero realizzare in tempi così rapidi (e non per cattiva volontà). Evidenze che hanno iniziato a far vacillare fin da subito la narrazione patriottica, con gli stessi figli di Trump che hanno corretto il tiro, parlando di una produzione che «alla fine» (quando?) avverrà in America, come ha detto Eric Trump al podcast «The Benny Show».

 

DONALD TRUMP PARLA AL CELLULARE

Ma allora, cos'è realmente il Trump Mobile T1? Alcuni utenti twitter esperti di telefoni cinesi hanno impiegato ben poco per svelare il mistero: non è altro è che un T-Mobile REVVL 7 Pro 5G, uno smartphone di fascia medio-bassa prodotto dall'azienda cinese Wingtech. O meglio un leggero riadattamento del Wingtech.

 

[…]  Altri commentatori online puntano invece sull'Ulefone Note 18 Ultra 5G, che ha una disposizione delle camere più simile ed è venduto da Amazon.

 

La vera differenza, oltre al colore dorato? Il prezzo. Il modello originale Wingetech T-Mobile è disponibile online a circa 180 dollari, mentre il trumpista T1 viene proposto a ben 499 dollari (se volete accaparrarvelo serve un acconto di 100 dollari). L'Ulefone costa ancora meno: 159 dollari.

 

DONALD TRUMP CON UNO SMARTPHONE

L'operazione di The Trump Organization, va spiegato, non è un'anomalia o una truffa, ma si basa su un modello industriale consolidato e perfettamente legale: quello degli Odm, sigla che sta per Original Design Manufacturer.  Si tratta di un sistema che permette a un'azienda di lanciare un prodotto complesso, come uno smartphone, senza possedere fabbriche, assumere ingegneri o avere un dipartimento di ricerca e sviluppo.

 

Il processo è relativamente semplice. Un'azienda occidentale (in questo caso l'organizzazione Trump) si rivolge a un Odm cinese, come Wingtech. Questi produttori hanno un vasto catalogo di «modelli base» già progettati e pronti per la produzione di massa, che spesso forniscono anche a operatori telefonici, senza che il marchio dell'Odm compaia (è il caso di T-Mobile per il modello in questione).

 

donald trump con don jr e ivanka

Il cliente può scegliere un modello dal catalogo, adatto alle sue esigenze di mercato e di prezzo. A questo punto, inizia la fase di personalizzazione, che solitamente è minima per contenere i costi. Si può ad esempio richiedere di cambiare il colore della scocca (ed ecco il dorato, tanto amato da Trump), apporre il proprio logo al posto di quello originale, modificare alcune specifiche tecniche (ed ecco perché il Trump-fonino non è esattamente identico al T-Mobile REVVL 7 Pro 5Ge), a volte personalizzare il software.

 

A questo punto è l'Odm a occuparsi dell'intera filiera produttiva, dai componenti fino all'assemblaggio finale. Il prodotto finito viene poi spedito al cliente occidentale, che si occupa del marketing (quello di Trump è già partito), della distribuzione e della vendita, con il dispositivo che viene presentato al pubblico come un prodotto proprio e originale.

 

smartphone della cinese Wingtech – Mobile Revvl 7 Pro 5G

Il Trump Mobile T1 è un esempio da manuale di questo sistema: un'operazione di puro «branding» che sfrutta un prodotto esistente per capitalizzare la forza di un nome, senza che vi sia un investimento industriale o tecnologico dietro.

[…]

 

Il paradosso della vicenda? Che essendo a tutti gli effetti un telefono cinese, il Trump-phone pagherà i dazi imposti da Trump alla Cina.

t1 phone - trump mobile – smartphone prodotto dalla trump organization

 

eric, ivanka e donald trump allen weisselberg don jr

 

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