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MARTINA CERETTI È STATA SOLO L'AMANTE DI BOVA? O HA AVUTO UN RUOLO NELLA TENTATA ESTORSIONE? LA PROCURA SI CONCENTRA SUL RUOLO DELLA MODELLA NEL RICATTO ALL'ATTORE - TRA L'11 E IL 12 LUGLIO RAOUL BOVA HA RICEVUTO UNA QUARANTINA DI MESSAGGI DA UN ANONIMO TAGLIEGGIATORE CON NUMERO SPAGNOLO. UNA RAFFICA DI PRESSIONI PER EVITARE, DIETRO PAGAMENTO, LA PUBBLICAZIONE DI CONVERSAZIONI INTIME TRA LUI E L’AMANTE MARTINA CERETTI – LA TRAPPOLA PREPARATA PER MESI E L’IPOTESI DI UN “SISTEMA” MESSO IN ATTO CON ALTRI PERSONAGGI VIP - LE CONTRADDIZIONI NEL RACCONTO DELLA MODELLA E DELL’AMICO FEDERICO MONZINO CON CUI AVEVA CONDIVISO LE CHAT – CORONA, CHE LE HA PUBBLICATE, ACCUSA: “IL CONSENSO ME LO HANNO DATO LORO”

 

Rinaldo Frignani per il Corriere della Sera - Estratti

 

Martina Ceretti

Una trappola tesa per mesi. In attesa che Raoul Bova commettesse un errore. Che alla fine, almeno per chi lo ha ricattato, ha fatto davvero.

 

Un’ipotesi che potrebbe allargare il raggio delle indagini sul tentativo di estorcere soldi o utilità all’attore romano che tante volte ha vestito sul set i panni di poliziotto e carabiniere e questa volta, dalla parte della vittima reale, ha subito denunciato nei primi giorni di luglio alla Postale di aver ricevuto per messaggio sul suo telefonino l’esplicita richiesta di «un regalo» per evitare che la relazione clandestina intrattenuta con la modella Martina Ceretti diventasse di dominio pubblico.

 

 

Il sospetto è che quanto accaduto a Bova possa essere stato messo in atto con altri personaggi vip. Un sistema sul quale chi indaga, coordinato dalla Procura di Roma, potrebbe accendere più di un faro.

 

raoul bova

Intanto però l’attenzione è concentrata soprattutto sulla sequenza di eventi che hanno portato alla tentata estorsione all’attore per la quale è stato denunciato al momento solo Federico Monzino, 29enne rampollo di una famiglia di imprenditori milanesi, al quale la polizia ha sequestrato il telefonino.

 

Lui nega di aver contattato l’attore per ricattarlo, ma ammette di aver condiviso con Fabrizio Corona i file audio con i messaggi di Bova alla ragazza dopo il primo incontro di persona fra i due in un hotel milanese. I riscontri investigativi sembrerebbero tuttavia raccontare una realtà ben diversa. E potrebbero portare a un aggravamento della posizione della modella, che al momento non è indagata.

 

Martina Ceretti

Anche a lei è stato sequestrato il telefonino: oltre alla chat con Monzino, sotto esame ci sarebbe quella con Bova contenente le conversazioni intrattenute con l’attore fin dal primo contatto due anni fa, quando la 23enne, che è anche un’influencer seguita da oltre 100 mila follower, ha scritto al nuovo protagonista di «Don Matteo» per conoscerlo.

Fra i suoi contatti ci sarebbero anche quelli con altri personaggi pubblici.

 

Dopo una prima difesa social dell’amico Monzino, Ceretti ha cercato di tirarsi fuori dalla vicenda affermando di aver condiviso con lui quei file audio «in buona fede e senza secondi fini», mentre il ragazzo sostiene di averli passati a Corona in accordo proprio con la giovane per assecondare un desiderio della modella «di diventare famosa» con la loro pubblicazione.

 

 

(...)

 

BOVA, QUARANTA MESSAGGI PER CONVINCERLO A PAGARE 

Giuseppe Scarpa per la Repubblica - Estratti

 

raoul bova mutande pazze

Due giorni da incubo. Tra l'11 e il 12 luglio Raoul Bova ha ricevuto una quarantina di messaggi da un anonimo taglieggiatore con numero spagnolo. Una raffica di pressioni, con un obiettivo chiaro, evitare, dietro pagamento, la pubblicazione di materiale privato, conversazioni intime tra l'attore e la modella Martina Ceretti.

 

Un ricatto al centro dell'indagine per tentata estorsione aperta dalla procura di Roma. «È un reato quello che stai facendo. Io non cedo», ha risposto Bova, chiudendo ogni spazio alle trattative. Ma il materiale, come annunciato dall'ignoto, è finito online pochi giorni dopo, il 25 luglio sul canale YouTube Falsissimo, gestito dall'ex fotografo Fabrizio Corona.

 

Martina Ceretti

Giovedì scorso sono scattate le perquisizioni da parte della polizia postale, nessuno è indagato, ma sono stati sequestrati i dispositivi di Ceretti, del suo amico, l'imprenditore Federico Monzino e dello stesso Corona.

 

Gli investigatori, che ieri hanno depositato un'informativa in procura, si muovono su un terreno complesso: i tre si accusano a vicenda, e il ruolo della modella resta tutto da chiarire. Gli inquirenti — negli ultimi giorni — si stanno concentrando proprio su di lei. È stata semplicemente l'amante di Bova, rimasta invischiata in una vicenda più grande di lei? O ha avuto un ruolo nella tentata estorsione? Il dubbio è lecito, dicono fonti vicine all'indagine.

 

Le contraddizioni in questa storia non mancano. Il 22 luglio Ceretti ha dichiarato pubblicamente: «Non ho mai avuto a che fare con queste persone e mi dissocio da tutto ciò. Mi ha descritto come una ragazza che non sono, è facile giudicare dalla copertina». Ma davanti alla polizia ha ammesso di aver condiviso «in buona fede» chat e audio privati con l'amico Monzino.

fabrizio corona - falsissimo

 

«Ma senza alcun secondo fine», ha assicurato. L'imprenditore però racconta una versione diversa. «Ho inviato tutto io a Corona.

 

Martina mi aveva mandato il materiale e mi aveva dato il consenso», ha detto. «Pensava che quelle chat potessero aiutarla ad avere visibilità». Poi, sostiene lui, sarebbe arrivato il ripensamento: «Mi ha chiesto di fermare tutto. Anche lei ha contattato Corona per bloccare la pubblicazione. Ma lui ha fatto di testa sua».

 

Corona, come sempre, rincara la dose. Sui social accusa entrambi: «Il consenso me lo hanno dato loro.

 

Poi, sotto l'effetto di sostanze, Monzino e Ceretti hanno contattato Bova per chiedergli soldi in cambio della mancata pubblicazione». Secondo l'ex fotografo, il ricatto sarebbe avvenuto «totalmente a nostra insaputa».

 

raoul bova martina ceretti presunti messaggi rivelati da corona

Un nodo centrale riguarda le date. Il 5 luglio, giorni prima del tentativo di estorsione, l'imprenditore scrive a Corona: «Ciao sono un amico di Ceretti, abbiamo — usa il plurale — un bel gossip tra Marti e Raoul.

 

Abbiamo audio e tutto». Gli propone di pubblicarlo su Falsissimo. L'11 e 12 luglio parte il ricatto, da un numero spagnolo, che minaccia la pubblicazione a meno di un pagamento.

 

federico monzino 12

Il 25 luglio le chat appaiono effettivamente sul sito dell'ex fotografo. In mezzo i contatti tra Monzino e Corona. Insomma gli investigatori si chiedono: è possibile che Ceretti, consapevolmente o meno, abbia partecipato alla macchina della tentata estorsione? Una domanda aperta, al momento senza risposte certe, ma al centro delle indagini.

(…)

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