ADDIO A SANDRO GIACOBBE! E’ MORTO NELLA SUA CASA DI GOGORNO VICINO GENOVA IL CANTANTE DI “SIGNORA MIA”. AVEVA 75 ANNI, ERA MALATO DI TUMORE - QUALCHE MESE FA ERA ANDATO OSPITE DI DOMENICA IN E AVEVA RACCONTATO LA SUA MALATTIA: "UNO DEI MIEI CRUCCI PIÙ GRANDI È SEMPRE STATA L'IMMAGINE", AVEVA SPIEGATO TOGLIENDOSI LA PARRUCCA E MOSTRANDO LA TESTA SENZA CAPELLI – LA PASSIONE PER IL CALCIO, IVAN ZAZZARONI: “PICCHIAVA SOLO IN CAMPO, DA CENTRALE DELLA NAZIONALE CANTANTI" – VIDEO
Dal profilo Instagram di Ivan Zazzaroni
Sandro Giacobbe non è stato soltanto un cantante molto popolare negli anni 70-80: era una persona educata, piacevole e dolcissima.
Picchiava solo in campo, da centrale della Nazionale Cantanti. Ricordo una volta a Mantova, sotto un interminabile tempesta "tailandese": lui e Pino D'Angiò me ne diedero di santa ragione.
Amava il calcio, le sue canzoni hanno accompagnato uno dei momenti più felici del Paese, lo ricordo con affetto.
SANDRO GIACOBBE
È morto a 75 anni il cantante Sandro Giacobbe. Si è spento oggi nella sua abitazione di Gogorno, nel Levante genovese. Lo ha confermato una fonte vicina alla famiglia. Giacobbe aveva 75 anni e da oltre dieci anni era in lotta con un tumore.
Cantautore di grande livello con brani quali Signora mia e Gli occhi di tua madre, è rimasto per mesi nelle hit parade nazionali ed estere negli anni '70 e '80. Dopo aver vissuto per decenni a Moneglia, ultimamente Giacobbe si era trasferito a San Salvatore di Cogorno. Nel comune rivierasco aveva giocato al calcio nella squadra locale prima di arrivare alla Nazionale cantanti di cui era stato anche allenatore. Lascia la moglie e i figli Andrea e Alessandro.
Classe 1949, Giacobbe ha avuto una lunga carriera con molte hit in cima alle classifiche. Il primo 45 giri di successo è del 1974: Signora mia, che partecipa al Festivalbar. Il brano viene anche inserito nella colonna sonora del film di Lina Wertmuller Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto mentre un'altra canzone dell'album, Signora addio, viene interpretata da Gianni Nazzaro. Nel 1976 arriva terzo al Festival di Sanremo con Gli occhi di tua madre. Nel 1983 è di nuovo a Sanremo con la delicata Primavera, mentre l'anno dopo ottiene ancora un successo con Portami a ballare.
Tra gli ultimi lavori nel 2020 una collaborazione con Don Backy: il titolo del brano, scritto a quattro mani, è Genova, una dichiarazione d'amore alla città raccontata con un videoclip girato nel centro del capoluogo ligure.
Nel 1985 partecipò per la terza e anche ultima volta come autore allo Zecchino d'Oro con il brano Il sole e il girasole. Nel 1990 Giacobbe tornò in gara a Sanremo cantando Io vorrei, che dette il titolo al nuovo disco, pubblicato dalla Carosello. Nel 2015 pubblicò il singolo Ali per volare interpretato insieme alla compagna Marina Peroni. Nel 2019 dedicò il suo nuovo singolo Solo un bacio ai figli delle vittime della tragedia del ponte Morandi di Genova. Nel 2023 ha inciso Lettera al gigante, singolo scritto dal figlio Andrea.
Qualche mese fa era andato ospite di Domenica In e aveva raccontato la sua malattia: "I medici mi hanno assolutamente prescritto di non stare più in piedi, di non forzare sul bacino, sul femore, perché c'è un rischio di rottura se dovessi stare in piedi".
Con lui nello studio di Mara Venier c’era la moglie Marina Peroni, di 27 anni più giovane: "Stiamo insieme dal 2010, si è ammalato nel 2015 – aveva raccontato – le cose sono andate abbastanza bene fino a ottobre dell'anno scorso. Poi nonostante le terapie le cose ci sono complicate e sono andata in cura dallo psicologo. Avevo paura di non riuscire ad affrontare questo percorso, mi ha aiutato molto, l'abbiamo affrontato con serenità, anche scherzandoci sopra. Gli faccio le battute sulla 'teresa'".
E Giacobbe: "Uno dei miei crucci più grandi è sempre stata l'immagine. Prima di affrontare la chemio, pensavo alla mia immagine. La teresa eccola qua", aveva spiegato togliendosi la parrucca e mostrando la testa senza capelli. "La carrozzina è la mia Ferrari", aveva aggiunto con un sorriso.







