AHI! TECH - ABBIAMO PROVATO IL NUOVO IPOD TOUCH DI APPLE - SOTTILISSIMO, MOLTO LEGGERO E MANEGGEVOLE, HA LO SCHERMO DELL’IPHONE 5 E MONTA IOS 6, PER USUFRUIRE DI TUTTI I SERVIZI DELLA CASA DI CUPERTINO (TRANNE IL TELEFONO) - PARTICOLARI LE CUFFIE, CHE RIPRENDONO LA GEOMETRIA DELL’ORECCHIO UMANO - NON È UNO SMARTPHONE, MA UNA SORTA DI TABLET TASCABILE...

A cura di Andrea Andrei per Dagospia

L'iPod è stato forse il primo prodotto davvero "di massa" di Apple, e sicuramente una delle più grandi rivoluzioni introdotte dall'azienda di Steve Jobs nel mondo dell'elettronica. L'iPod non solo sconvolse l'industria discografica, giustiziando in pratica i cd e gli altri supporti e consacrando la musica "liquida", ma mutò profondamente il modo di ascoltare musica. Tanto che il suo nome proprio è diventato presto un nome comune, utilizzato per identificare qualsiasi dispositivo deputato a riprodurre file musicali (un po' lo stesso destino che toccò al Walkman di Sony con le musicassette qualche anno prima).

Da allora la Apple ha cominciato a collezionare successi, diventando in breve tempo una delle più grandi e potenti aziende al mondo. Nel corso degli anni uscirono vari tipi di lettori Mp3 delle marche più disparate, sempre più piccoli ed economici. Con l'avvento degli smartphone, poi, l'oggetto di culto con la mela divenne l'iPhone (che fra le tante funzionalità aveva anche quella di poter ascoltare musica sempre attraverso la piattaforma iTunes), e l'iPod dovette reinventarsi. Ce n'erano (e ce ne sono) diversi modelli, dal classico, con tanti giga di memoria, al più piccolo, lo shuffle, passando per il Nano e per il Touch.
Ed è proprio il nuovo iPod touch che abbiamo provato.

ASPETTO E CARATTERISTICHE TECNICHE
È inutile ricordare l'importanza fondamentale che il design assume nei prodotti di Cupertino. Perciò basti dire che l'iPod touch, esteticamente (confezione compresa) è veramente bello.

A guardarlo da fuori, superficialmente, sembra un iPhone 5. Lo schermo in effetti è quello, il classico tasto centrale pure. Ma basta osservarlo un po' più attentamente per notare il suo incredibile spessore, solo 6 millimetri, e apprezzarne il peso contenutissimo. Il nuovo iPod touch di Apple pesa infatti soltanto 88 grammi, ed è di una maneggevolezza davvero notevole. Se lo schermo, come abbiamo detto, è identico a quello dell'iPhone 5 (un 4 pollici retina, più stretto proprio per consentire all'utente una maggiore facilità di utilizzo, anche con una sola mano), la parte posteriore è invece parecchio diversa. Completamente in alluminio, oltre ad avere gli spigoli più smussati, può essere di cinque colori diversi. La parte frontale invece è solo bianca.

Il pulsante di accensione/spegnimento/standby si trova, come nel caso degli altri dispositivi di Apple, in alto a destra, sul lato più corto. I pulsanti per il controllo del volume (anche qui nessuna sorpresa) invece sono posizionati lateralmente, a sinistra. L'iPod touch, nonostante le sue dimensioni molto ridotte, è dotato di una fotocamera da 5 megapixel con flash, la quale fa bella mostra di sé sul retro, circondata da un anello di metallo che sporge leggermente. Sempre sul retro, in basso a sinistra, si trova un pulsante tondo, che premuto si solleva di pochissimo, lasciando solo lo spazio per infilarci l'"iPod touch loop", uno speciale laccetto progettato dalla casa di Cupertino, venduto insieme al dispositivo e naturalmente dello stesso colore, che serve per tenere il gioiellino al sicuro (io comunque eviterei di strattonarlo troppo forte o di rotearlo a mo' di lazzo nel far-west).

Nella parte inferiore si trova l'entrata per le cuffie e il nuovo connettore "lightning", più stretto del precedente dock. Accanto al connettore c'è una novità importante rispetto alle precedenti versioni di iPod: una cassa audio, cosa che permette di usarlo anche senza auricolari.

SOFTWARE
Ma è accendendolo che il nuovo iPod touch svela la sua vera natura. E cioè non più quella di riproduttore Mp3 da fighetti, ma qualcosa di più. Il dispositivo monta infatti il nuovo iOS 6, lo stesso di iPhone, con tutte le sue funzionalità, tranne, ovviamente, telefono e sms. Ma non è detto per questo che con l'iPod touch non si possa comunicare, anzi. Ha una connessione wi-fi efficientissima, e ha tutti i sistemi di messaggistica di Apple accessibili tramite rete dati: sia l'iMessage che la videochat FaceTime. Permette di accedere anche all'App Store ed è dotato di un chip A5 dual-core, il che significa che è particolarmente funzionale, oltre che per navigare su internet, soprattutto per giocare. Il tutto godendo di una batteria davvero di lunga durata (non avendo la funzione telefonica, che provoca un maggiore consumo di energia).

Non ha il gps ma le mappe funzionano rilevando i collegamenti wi-fi più vicini e trovando così la posizione dell'utente, in maniera più o meno approssimativa a seconda della qualità del segnale.
Ha integrato il sistema Siri, l'assistente virtuale di Cupertino (in verità finora utilizzato più per divertirsi con dialoghi surreali che per altro).

Per chi se lo stesse chiedendo, sì, l'iPod touch serve anche per ascoltare musica, ed è anzi particolarmente adatto a questo scopo. Non solo per l'ampia capacità di memoria, da 32 o da 64 gigabyte, ma soprattutto per i bellissimi auricolari "EarPods", che sono stati progettati sulla geometria dell'orecchio umano. La resa è molto buona.

A COSA SERVE L'IPOD TOUCH
Alla luce di quanto visto finora, non si può dire che l'iPod touch sia un lettore Mp3, ma nemmeno uno smartphone o un tablet. Se si dovesse però inserirlo in una categoria, si potrebbe definire un tablet dalle dimensioni di uno smartphone.

Ora, stando le caratteristiche indiscutibilmente ottime del prodotto, la vera domanda che ci si potrebbe porre è: perché comprare un iPod touch invece di un iPhone o un iPad? Una risposta univoca non c'è, e naturalmente molto dipende dall'uso che se ne vuole fare. Una possibile motivazione per preferire questo agli altri dispositivi di casa Apple potrebbe essere il prezzo. L'iPod touch costa 329 euro nella sua versione da 32 giga, e 439 euro in quella da 64 giga. Di certo non si può parlare di low-cost, ma va considerato che costa quasi la metà dell'iPhone 5. Se poi si ha un altro telefono ma si vuole godere delle funzionalità di iOS, questa potrebbe essere una buona soluzione.

Poi potrebbe servire a quei genitori che vogliono dotare i propri figli piccoli di un prodotto Apple. Qualunque sia la ragione, è un dato di fatto che le vendite di questo dispositivo vanno molto bene. E poi, diciamoci la verità: un motivo si trova sempre.

RIEPILOGO
Design bellissimo e molto funzionale, iOS 6 permette di godere appieno di tutti i servizi Apple. Notevoli le cuffie.
Non è uno smartphone né un tablet, ed è abbastanza costoso. Ma se sapete che utilizzo farne, considerando che gli alti prezzi sono (finora) una caratteristica dei prodotti di Cupertino, non vi deluderà.

 

APPLE IPOD TOUCHAPPLE IPOD TOUCHAPPLE EARPODSAPPLE IPOD TOUCHAPPLE IPOD TOUCH

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”