natalia aspesi

IL MORSO DELL’ASPESI: “SONO UNA VECCHIA STREGA CASALINGA CHE FANTASTICA OGNI GENERE DI CRUDELTÀ CONTRO SALVINI E DI MAIO - PROVO UN'AVVILENTE NOSTALGIA PER BERLUSCONI: NON È STATO UN FASCISTA. NON HA RIPORTATO L’ODIO NEL PAESE. NON HA ALIMENTATO IL SOSPETTO PER I DIVERSI. NÉ IL DISPREZZO PER LE DONNE, CHE STA CRESCENDO IN MANIERA PERICOLOSA. TUTTI QUESTI FASCISTELLI CON LA TESTA PELATA SONO DIVENTATI TALI PERCHÉ HANNO PERSO IL CONTROLLO SULLE DONNE..."

Da https://www.liberoquotidiano.it

 

aspesi

Circa due anni fa, quando all'orizzonte c'erano le elezioni politiche, Natalia Aspesi - storica firma di Repubblica - disse: "Se vincono i 5 Stelle mi sparo". I grillini hanno vinto e lei, fortunatamente, è ancora tra noi. E ora la Aspesi ri-balza agli onori delle cronache per alcune frasi piuttosto terrificanti su Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Intervistata dall'Huffington Post, infatti, ammette senza troppi giri di parole di "fantasticare ogni genere di crudeltà contro Salvini e Di Maio".

 

NATALIA ASPESI

Nel dettaglio, afferma: "Anziché spararmi a causa loro, pian piano, ho maturato la fantasia di sparare a loro. Devo dire che la legge sulla legittima difesa mi è venuta incontro. Nessuno può più negarmi di imbracciare un kalashnikov. Sono vecchia. Sono sola. Sono gravemente turbata dalla condizione disperata degli italiani. Ho tutto il diritto di fare una strage".

 

Insomma, Natalia Aspesi sogna di sparare ai vicepremier e si sente in diritto di fare una strage. Farneticazioni, alle quali poi aggiunge gli ormai consueti insulti a chi vota Lega e M5s: "Più il Paese corre verso l'autodistruzione, più loro adorano i propri carnefici. È come se si fossero trasformati in tanti piccoli lemuri che si precipitano entusiasti in fondo al burrone".

 

NATALIA ASPESI: “COMPRATE ORO, PRIMA CHE VENGA GIÙ TUTTO...”

Nicola Mirenzi per https://www.huffingtonpost.it

 

Due anni fa, ci aveva detto: “Se vincono i 5 stelle, mi sparo”. Per fortuna, non è stata di parola: “Sono una vecchia strega casalinga. Ho scelto la sopravvivenza, fantasticando ogni genere di crudeltà contro Salvini e Di Maio”. Per mesi, abbiamo molestato Natalia Aspesi – la più grande campionessa vivente del giornalismo italiano – per chiederle come è riuscita a superare, considerate le premesse, il trauma del governo Lega e 5 stelle.

 

luigi di maio matteo salvini

Si è riparata dietro l’età (“ma che se ne fa dei pensieri di una decrepita come me?”), gli impegni asfissianti (“devo scrivere degli articoli difficilissimi, non posso”), le feste organizzate all’improvviso nel tardo pomeriggio (“ho invitato un sacco di gente a cena, mi spiace”), per cedere, infine, esausta: “Ma lei dà il tormento alle vecchie signore!”.

 

Abbiamo riso molto, entrambi. “Anziché spararmi a causa loro, pian piano, ho maturato la fantasia di sparare a loro. Devo dire che la legge sulla legittima difesa mi è venuta incontro. Nessuno può più negarmi di imbracciare un kalashnikov. Sono vecchia. Sono sola. Sono gravemente turbata dalla condizione disperata degli italiani. Ho tutto il diritto di fare una strage”.

 

La assunsero al Giorno dopo le dimissioni di Adele Cambria, unica donna in una redazione di trecento maschi. Divenne immediatamente inviata. Scavalcando una lunga fila di uomini che aspettava la promozione da anni: “Ma mica perché ero brava. Non volevano donne in redazione. Temevano gli scompigli ormonali”.

NATALIA ASPESI

 

Prima, c’era stato il quotidiano La Notte, nel quale esordì con un articolo su una mostra di cani a Bellagio. Poi, solo e soltanto Repubblica, una fedeltà che dura ancora oggi che sta per compiere novanta anni (il 24 giugno): “Ma si sbrighi con queste domande. Devo correre a scrivere settanta righe sull’omosessualità negli anni cinquanta. Allora sì che si divertivano”. Adesso, invece, è uno strazio: “Sono terrorizzata dagli italiani. Più il paese corre verso l’autodistruzione, più loro adorano i propri carnefici. È come se si fossero trasformati in tanti piccoli lemuri che si precipitano entusiasti in fondo al burrone”.  

 

Ma lei non può dire che vuole fare una strage, Aspesi!

Non sia noioso, la prego, mi faccia almeno sognare.

 

D’accordo.

luigi di maio matteo salvini giuseppe conte

Poi, sa: io ho una grande fortuna, ho i giorni contati. Fra un anno, un mese, un giorno, forse un minuto, sarò morta.

 

Allora perché si preoccupa tanto?

Perché io amo questo Paese, anche se non ci sarò più nel suo futuro.

 

Parla come Berlusconi, “l’Italia è il paese che amo”?

Berlusconi amava solo se stesso. È riuscito a travolgere gli italiani. Poi, però, gli italiani l’hanno abbandonato. Invece, Salvini e Di Maio sono indistruttibili. Finiranno solo quando saremo costretti a mendicare.

 

NATALIA ASPESI

Rivaluta il berlusconismo?

Provo una specie di avvilente nostalgia per Berlusconi. Ci riflettevo. Berlusconi non è stato un fascista. Non ha riportato l’odio nel paese. Non ha alimentato il sospetto per i diversi. Né il disprezzo per le donne, che sta crescendo in maniera pericolosa.

 

Anche questo è colpa di Salvini?

No, ma tutti questi fascistelli con la testa pelata sono diventati tali perché hanno perso il controllo sulle donne. Non riescono a perdonargli la libertà che hanno. Credono che il fascismo sia il modo per recuperare il dominio su di loro.

 

Il sovranismo è solo una questione di maschi insicuri?

Lei vuole che dopo questa intervista mi ritrovi qualcuno sotto casa che mi manganelli?

 

Esagerata.

Le donne, ormai, scappano dai ciabattoni e sono disponibili a molte avventure, inclusa quella di Tinder. L’uomo, invece, sogna ancora la donnina che gli prepara la minestra.

 

Ma che c’entra con la politica?

C’entra, perché gli uomini sono furibondi. E in Forza Nuova, oppure nella Lega, il loro odio per queste donne diventa un ideale politico.

matteo salvini luigi di maio

 

Accosta Forza Nuova e la Lega?

Non sono mica poi tanto diverse, sa? Certo, la Lega rappresenta anche degli interessi economici molto radicati. Mentre Forza Nuova è solo un esercito di cretini che serve chi oggi è al comando. Però.

 

Però molte donne votano Lega. E, anzi, Chiara Giannini, nel famoso libro intervista escluso da Torino, ha scritto “Matteo è l’uomo più desiderato dalle donne dello stivale”.

È vero, è così.

NATALIA ASPESI

 

Mi prende in giro?

No, affatto. Anche Mussolini era desiderato dalle donne italiane. Gli uomini mangioni, pancioni, ridenti e violenti sono da sempre nel sogno femminile. Poi, magari, nella vita vera le donne amano un gracilino delizioso. Però, nel sogno, c’è spesso l’uomo potente, che domina, o ha tutta l’aria di poterlo fare.

 

Anche nel suo, di sogno?

Nel mio sogno, c’è George Clooney.

 

Conosce fascisti?

Le racconto una storia. Avevo in casa una ragazza italiana, una quarantenne, che mi aiutava nelle faccende domestiche. Un giorno viene da me e mi chiede: “Signora, cosa pensa di Hitler?”. Io rimasi stupefatta: “Scusi, cara, ma perché mi chiede cosa penso di Hitler oggi?”.

 

Risposta?

“Perché tutti i miei amici dicono che era una così brava persona e servirebbe uno come lui oggi”. “Un punto di vista molto originale, cara, perché non me li fa conoscere?”.

 

Come andò?

Si rifiutarono d’incontrarmi.

 

matteo salvini come donald trump 1

Peccato. Però lei ha conosciuto l’originale, di fascismo.

Per me, il fascismo voleva dire che ogni sabato dovevo mettermi la divisa da piccola italiana e andare alla parata della scuola.

 

Era divertente?

No, per niente. Ogni volta mi sgridavano, oppure mi escludevano.

 

Per quale motivo?

Perché mia madre, che era antifascista (mi ricordo che ascoltava Radio Londra nascosta con la testa sotto la coperta), mi aveva comprato le scarpe marroni. L’uniforme le prevedeva nere. Ma io avevo solo quelle. Ogni volta, una scenata.

 

NATALIA ASPESI

Era tutta anti fascista, la sua famiglia?

No, avevo uno zio che era stato anche segretario di Claretta Petacci. Scrisse un libro di memorie, stampato in pochissime copie, che fece da riferimento a tutto quello che scrissero dopo su di lei. Mi spiace molto non averne una copia.

 

Suo zio sarà stato inorridito da quello che le fecero, insieme a Mussolini, a Piazzale Loreto.

Certo, fu una gesto atroce. Però bisogna ricordarsi che non si arriva alla fine di una guerra con la mente normale. Io mangiai per mesi solo patate. Noi uomini siamo delle bestie. Non dico solo noi italiani. Dico noi essere umani.

 

luigi di maio kim jong un

Anche lei?

Io sono molto bestia. Le ho già detto delle crudeltà che immagino ogni giorno contro il governo. Non mi faccia essere ripetitiva.

 

Perché due anni fa temeva i 5 stelle, e oggi è ossessionata da Salvini?

Perché, alla fine, Grillo è rimasto quello che è realmente: un comico. Ha scelto Luigi Di Maio, un ragazzetto piuttosto incapace, perché si voleva divertire. Non per governare l’Italia.

 

Salvini invece?

Nemmeno lui, in realtà, vuole governare. Ha una paura tremenda di diventare presidente del consiglio. A quel punto, dovrebbe smettere di andare in giro a mangiare polenta e mettersi a lavorare sul serio.

 

L’ipotesi spaventa anche lei?

Terribilmente. Io consiglio a tutti: “Comprate oro, prima che venga giù tutto”.

 

Lei l’ha fatto?

No, perché purtroppo non ho soldi da parte.

 

Ma…

il premiolino 2016 natalia aspesi e l'avv. cesare rimini

Senta, mi ha detto un quarto d’ora, siamo al telefono da quarantacinque minuti. Io devo pure lavorare, sa?

 

Cosa deve scrivere?

Ma insiste?

 

Solo l’ultima cosa.

Sentiamo.

 

Si farebbe pagare in Mini Bot?

Lei è pazzo? Io, se mi rifilano un Mini Bot, uccido! In questa situazione, accetto solo lingotti d’oro!

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)