“UNA PRIMA SENZA IL GOVERNO? CE NE FAREMO UNA RAGIONE, STIAMO BENE ANCHE DA SOLI” – IL GOVERNATORE LOMBARDO ATTILIO FONTANA COMMENTA L’ASSENZA DELL'ESECUTIVO (AD ECCEZIONE DEL MINISTRO GIULI-VO) ALLA PRIMA DELLA SCALA DI MILANO – TIMBRANO IL CARTELLINO "FIDEL" CONFALONIERI, LA POPPUTISSIMA BARBARA BERLUSCONI, DON FABIO CAPELLO ("E' IL MIO PRIMO 7 DICEMBRE, MA SONO ABBONATO ALLA SINFONICA"), I PREZZEMOLINI ACHILLE LAURO, MAHMOOD E FAVINO CHE GLISSA SULLA PRESENZA DI GIULI ("NON GLI DICO NIENTE") - LA STAGIONE DEL PIERMARINI SI APRE CON LA “LADY MACBETH” DI SHOSTAKOVIC, DIRETTA DA RICCARDO CHAILLY – GLI ATTIVISTI RISPONDONO INSCENANDO IN PIAZZA "LADY MAC MELON"...
Estratto dell’articolo di Tiziana De Giorgio, Zita Dazzi per www.repubblica.it
Come ogni anno il 7 dicembre, già dal pomeriggio bandiere, striscioni e manifestati si sono radunati oltre le transenne che delimitano gli spazi di accesso al teatro, nel giorno della prima della Scala.
Alle 18 è cominciata l’opera, “Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk” di Dmitri Sostakovic. In sala politici, personalità del mondo dello spettacolo e della finanza.
ANCHE L’EX ALLENATORE FABIO CAPELLO PRESENTE ALLA SERATA DEL PIERMARINI: “PRIMO 7 DICEMBRE, MA SONO ABBONATO”
Alla Prima della Scala è presente anche l'ex allenatore di calcio Fabio Capello con sua moglie. "È il mio primo 7 dicembre - ha spiegato - ma non la prima volta alla Scala. Abbiamo l'abbonamento alla sinfonica e stasera ci hanno invitato”.
IL SOVRINTENDENTE DELLA SCALA ORTOMBINA: “SARÀ UNA GRANDE SERATA, TEMPO È GALANTUOMO”
"Sarà una grande serata con una delle opere più importanti della storia di sempre e non solo del Novecento". Così il sovrintendente del Teatro alla Scala di Milano Fortunato Ortombina sull'opera che questa sera darà il via alla stagione. "Se sarà accolta così come è stata accolta dal pubblico dei giovani... devo dire è proprio vero che il tempo è galantuomo" ha aggiunto.
Il destino dell'opera non è stato facile, "a suo tempo era stata ostracizzata perchè aveva troppo successo. E' importante quindi che sia rappresentata il 7 dicembre, sia perchè fino adesso non c'era mai stata, e sia perchè il 7 dicembre apre ad un linguaggio di una tale modernità come forse finora non era mai successo, quindi chissà che fra qualche anno andando avanti il pubblico non ci chieda di inaugurare la stagione, magari che ne so con una prima assoluta si vedrà".
E anche se "quest'opera non l'ho programmata io, l'avrei programmata un anno dopo quindi assolutamente è una delle opere che amo di più. Non tra le prime cinque che porterei sull'isola deserta, ma certamente fra le prime dieci".
ARRIVATI ANCHE IL SINDACO BEPPE SALA CON LA COMPAGNA CHIARA BAZOLI
Nel foyer della Scala è arrivato anche il sindaco Beppe Sala insieme alla compagna Chiara Bazoli.
prima della scala 2025 foto lapresse
[…] IL GOVERNATORE FONTANA: “UNA PRIMA SENZA ROMA? CE NE FAREMO UNA RAGIONE”
"Ce ne faremo una ragione, viviamo bene anche da soli". Così il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, all'entrata del teatro ha risposto a una domanda dei cronisti sull'assenza di personalità del governo ad eccezione del ministro Giuli.
L’OPERA SATIRICA DEI MANIFESTANTI IN PIAZZA CONTRO LA PREMIER: “LADY MAC MELON”
Su un palco improvvisato, gli attivisti hanno inscenato una performance satirica che metteva in scena la premier Giorgia Meloni - ribattezzata per l'occasione 'Lady Mac Melon' - insieme ai ministri Giuseppe Valditara e Alessandro Giuli e al sindaco Giuseppe Sala.
"Al Teatro alla Scala va in scena il primo spettacolo della stagione teatrale, un tripudio di lusso, di sfarzo, di cultura che può far calare il silenzio su due anni di genocidio, 77 anni di occupazione, su una città che cade a pezzi. Mentre il sindaco si presenta alla prima della Scala pagando un biglietto che costa più di mesi di affitto in questa città", ha scandito il performer al microfono.
proteste all'esterno della prima della scala 2025 foto lapresse
Nel corso dell'azione dimostrativa, presentata come "una prima diffusa", gli attivisti hanno spiegato: "Oggi va qui in scena uno dei tanti appuntamenti della prima diffusa, la prima popolare che porta in atto il teatro delle complicità.
Ci scusiamo se non abbiamo gli stessi allestimenti del Teatro alla Scala, se non abbiamo quinte mobili, orchestre, corpi di ballo o famosi tenori. Purtroppo il ministro Giuli ha detto che non c'era abbastanza pensiero solare nel nostro copione, quindi i fondi non ci sono". L'attacco più duro è stato rivolto alla presidente del Consiglio: "Lady Mac Melon del distretto è venuta qui a ricordarci come la cultura non serve a niente, o meglio, non tutte le culture servono. Quelli come lei dicevano, Libro e Moschetto, fascista perfetto". […]
L’attore Pierfrancesco Favino: “Giuli? Non gli dico niente, gli auguro buona serata”
Al ministro Alessandro Giuli "non dico niente, gli auguro una buona serata". Così l'attore Pierfrancesco Favino arrivando al Teatro alla Scala, in risposta a chi gli ha chiesto se avrebbe detto qualcosa al ministro sui tagli al cinema. L'attore è arrivato con la moglie Anna Ferzetti e ha raccontato di essere "molto felice di essere qui".

