BRUNETTA CONTRO I GIORNALISTI “À LA PAGE” - BARBARA D'URSO DALLA FASCIA PROTETTA ALLA FASCIA PRO-TETTA

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro Dago,
improvvisamente si rendono conto che non hanno più praterie a disposizione dove sterminare bisonti come Buffalo Bill, e poi appendere i trofei sopra il caminetto dei borghesi di sinistra. Floris, Fazio, l'Annunziata, Merlo, Roncone, Gramellini, Travaglio, Michele Serra; ma anche Grillo & C. Chiunque finisse nel loro mirino era trattato proprio come selvaggina di facile preda. Be', è finita.

Esiste oggi in Italia qualcuno, e noi ne siamo modesta espressione, che non accetta più l'agenda di battute e definizioni demolitorie fornite dalla ditta dei giornalisti à la page e dei conduttori tivù e satiriconi di sinistra. Nei mesi scorsi abbiamo fatto un lavoro di decodificazione del linguaggio televisivo degli eroi della Rai, abbiamo anche provveduto a qualche illustrazione delle ruote di pavone spennate di costoro.

Dopo di che, è semplice. Si occupa anche noi il campo. Non è questione di destra o di sinistra, ma di libertà e di differenza. Non esiste un diritto da pionieri del Far West che circondano il ranch con lo steccato e chiamano pistoleri a impedire che chiunque si abbeveri al ruscelletto che passa di lì. Il problema è che costoro si seccano. Buon segno. Pretendono il monopolio. Ci insultano con studiata indifferenza. Be' noi siamo l'antitrust.

Noi invece crediamo esista la possibilità di poter scherzare sul sacro fuoco del marxismo e sulla venerazione per i miti dei sopracitati. Non daremo dello psiconano o robaccia simile a nessuno. Michele Serra, che è certo bravo e da grande potrebbe arrivare ai livelli di Luca Goldoni giovane, ieri, così, senza riferire il come e il perché, senza citare, ma dando per assodato che basta la parola, ci chiama: "i bulletti di Forza Italia". Lo fa sulla sua "Amaca" oggi non firmata per sciopero della firma, una cosa in questo caso piacevolmente ridicola, forse l'unica vera trovata della sua tirata contro Renzi, dove per parlar male di lui spiega che piace appunto ai "bulletti di Forza Italia".

Si parlano tra loro, non si rivolgono a quelli di un'altra razza, supposta di destra, tirano dentro gli altri nelle loro contese come fossero piripicchio e piripacchio apparsi su un fumetto. Be' il giochetto snob di questi oligarchi della morale altrui ha stufato. Per parafrasare la battuta che ha dato la fama a Serra: avete la faccia come Prodi.
Renato Brunetta

Lettera 2
Barbara D'Urso dalla fascia protetta alla fascia pro-tetta.
Adriano

Lettera 3
Gianni Cerqueti che annuncia in diretta incidenti inesistenti all'obelisco , alla fine di Roma/Juventus, è un vero fenomeno. Avevo due fotografi appostati li che quando li ho chiamati mi hanno risposto:" Incidenti di cheeee, qua non c'è una beata minchia". Che tristezza la Rai.
Ferdinando Gmt Mezzelani

Lettera 4
Berlusconi detta la linea: Niente attacchi a Renzi. Sempre valido l'insegnamento di René Renoult, Nessun nemico a sinistra.
Tiziano Longhi

Lettera 5
i denti "a pallettoni" di Renzi sono molto diffusi in Toscana ,derivano dalla complicata masticazione che deve essere effettuata sin dalla tenera eta' per riuscire a mangiare il pane cosiddetto "toscano" giangi
Giampiero

Lettera 6
Caro Dago,
"chi non è d'accordo può andarsene": ammazza quanto sono democratici nel nuovo partito democratico !
Recondite Armonie

Lettera 7
Dago darling, le (i) porno attrici (attori) che hanno perso il posto in California, ora sanno dove andare a citofonare: Barbara d'Urso - Mediaset - Cologno Monzese. A due passi da Arcore, ma anche dal santuario della Beata Vergine del Carmelo di Montevecchia, nel caso qualche peccatrice/tore - parlando all'antica - volesse redimersi.
Natalie Paav

Lettera 8
Caro DAGO, i partecipanti al forum economico, in Svizzera, non hanno più il "braccio" di un tempo. Cambiano i campi e cambiano le palle, che peraltro, globalmente, girano di
più. E' forse il tramonto della coppa Davos.
Saluti, Labond

Lettera 9
Cuperlo dà le dimissioni, si scatena la fronda contro Matteuccio, in Commissione non passa la bozza della legge elettorale. La sinistra ha deciso che visto che con Renzie si poteva vincere era il caso di porre rimedio alla tragica eventualità. Quale sarà il risultato? Il solito:Cupi(erl)o Dissolvi!
O come qualcuno comincia a dire CuPirla!
I maghi del Tuscolano

Lettera 10
Gentil Dago,
Ieri il giovin Signore, Matteino Renzi, è stato ossequiato nel salotto di Bruno Vespa.
Presenti Manager di Stato, aspiranti statisti, sedicenti scrittori, nani, ballerine, di formichiana memoria.

Mancavano i giornalisti. Veri, che non facessero domande in ginocchio, bensì cazzute.
In compenso, per chi si accontenta, non mancava prezzemolon Cazzullo, di cui nessuno legge i libri, ma tutti, con il canone, pagano i pesanti editoriali chez Vespa. A "Ballarò" un altro editorialista del "Corriere", Severgnini, si guadagnava, dispensando banali omelie, il lauto gettone di presenza di Rete Vianella.

Intanto, ringalluzzito dall'incontro con Renzi, il Banana ha trovato una reggia di 1400 mq nel centro di Roma. Silvio, forse, si illude di poter aspirare al rango di Re, come Sua Maestà Napolitano...
Ossequi
Pietro Mancini

Lettera 11
Egregio Direttore,
Leggo su uno dei più diffusi quotidiani nazionali, alcune delle osservazioni fatte da Cuperlo al nuovo segretario del PD: "non si delegittima l'avversario, così fa del male anche a se stesso". Penso che la regola debba valere sempre e non soltanto se si è coinvolti direttamente. Oppure l'avversario è' da intenderlo solo se si è all'interno del partito e quello all'esterno va considerato nemico?

Si, pensavo ai silenzi di certi politici quando la delegittimazione era ed è quotidiana verso Berlusconi ( sentenza a parte) e, di riflesso, verso i suoi elettori: eppure gli attacchi in tal senso partono proprio da molti del PD! Coerenza vuole che chi giustamente ragiona come Cuperlo si debba dissociare, invece non trovo simili e fermi atteggiamenti. Mi sono distratto?
Leopoldo Chiappini G.
Roseto Degli Abruzzi - Te

Lettera 12
Bello l'articolo di FIlippo Facci su Claudio Abbado, anche se nasce il sospetto che il primo a non cogliere la differenza tra Schumann e i Supertramp sia proprio lui, visto che confonde il pianista Maurizio Pollini con Renato Pollini (ma chi? l'ex sindaco di Grosseto?), e che straparla di "battaglie conformistiche" di tipi come "Boulez, Stockhausen, Petrassi, Cage, Donatoni, Berio e Tedeschi". Proprio una bella lista di conformisti. Ma mi facci il piacere, mi Facci.
Dandy B.

Lettera 13
Caro Dago,
Non impegniamo le nostre forze dell'ordine per indagare sulla cimice-sola di Zingaretti (chissà perché quando i politici mediocri sono a gradimento zero vengono trovate cimici nei loro uffici!...). Affidare immediatamente l'incarico alla neuro. Infatti solo un povero demente può avere interesse a spiare Zingaretti per avere in anteprima ghiotte notizie del tipo: quante volte aumenterà l' IRPEF? una due o più? Oppure a quanti anni diamo il vitalizio ai consiglieri? 50, 40, o meno? Tutto qui quello che può fare il Zingaretti, serve una cimice?
Povero Zingaretti, un attore mancato regalato (sic!!) alla politica. A proposito e renziano, bersaniano, giovane turco o tutti e tre insieme?
FB

Lettera 14
Dago,
quanta deprimente ipocrisia sulle Iene. Sembra che adesso siano diventati il nemico pubblico da abbattere. Andrea Scanzi, e dico Andrea Scanzi, si scaglia contro l' "informazione spettacolo", proprio lui che l'informazione spettacolo la incarna da anni, e con risultati ben più modesti delle Iene. Addirittura, rinnegando le sue velleità anti-kasta, si spinge quasi a esprimere solidarietà a Luca Barbareschi, e dico Luca Barbareschi, deputato ultra-assenteista noto per i suoi modi "carezzevoli" con le Iene (che peraltro lo stralunato Scanzi chiama "Luca Barbarossa", e stendiamo un velo).

Sul tuo sito, poi, tristezza e delusione infinita: addirittura, senza mezze misure, dici che "ha ragione Paola Ferrari"! Il video di come sono andate le cose l'abbiamo visto tutti. Da quando sei diventato un censore del sano cazzeggio? Sbaglio o proprio sul tuo sito, qualche mese fa, Marco Giusti dedicava un lungo e appassionato articolo al film di Frank Matano, celeberrima Iena scorreggiona? E allora, da dove esce tutto questo moralismo dell'ultima ora?

Spero solo che la stizza di certi poteri marci per i servizi sul metodo Stamina (sul quale, è bene ricordarlo, la comunità scientifica non ha parere unanime come si vuol far credere), non abbia a che fare con questo fuoco di fila scatenato dai media tutti contro la trasmissione di Italia1. E spero anche che, dietro questa vicenda della Ferrari, non ci siano vecchi rancori della Rai per quel famoso servizio su Amedeo Goria (sì che te lo ricordi), perché in quel caso ne uscirebbe fuori una fotografia impietosa dello stato dell'informazione italiana. Saluti, RP

Lettera 15
Caro Dago,
ho letto con piacere la lettera del tuo lettore che si firma Luciano, che mi ha anticipato di poco affrontando l'argomento Ucraina.
Come Luciano anch'io sono veramente disgustato dall'atteggiamento che tutti i media, alineati e coperti, stanno tenendo su questa vicenda: fanno letteralmente vomitare.

Sottoscrivo in toto tutti i "perchè" che vengono elencati dal buon Luciano e, forte della mia frequentazione abituale di quel paese, vorrei aggiungerne un paio:

- perchè non si dice che alla grande maggioranza degli Ucraini non importa nulla dell'UE? A loro importa solo di essere governati meglio, che venga in qualche modo estirpata la mostruosa corruzione esistente a tutti i livelli di governo e che possano viaggiare con meno limitazioni. Stop.
Tutte le volte che sento "i manifestanti pro-UE" mi prudono le mani!

- perchè non si dice che molti dei dimostranti in piazza sono in loco solo perchè sono pagati per stare lì? Esiste infatti un apposito tariffario, che prevede una paga base per una partecipazione di 4 ore, a salire se si rimane più tempo in piazza o se si passa la notte lì.

Domandina: chi paga?
Io un'ideuccia ce l'avrei...
Lele

Lettera 16
Signori di Dagospia, non c'è che dire: la Froncia sta facendo parlare di sè, eccome. Però visto che al governo ci sono i socialisti, amici di Bersani e compagnucci, ecco che tutto quello, quanto a cazzate, si fa o si dice in Froncia viene fatto scivolare nel cestino dell'indifferenza, nel sorrisetto di comprensione, nella complicità progressista. Che Hollande sia un poco di buono politicamente lo si vede anche dalle sue vicende personali: al di là del fatto miserevole del tradimento versus le sue donne moderniste (sai che roba!) il nostro è presidente di una (ex) grande potenza e con tutti i casini che combina in Africa, combinerebbe in Siria, etc.., qualcuno vorrebbe anche fargli la pelle.

Ma lui cosa fa? gira in motorino col casco come un pirla qualunque per trovare l'amante. E abbiamo detto tutto sulle qualità dei governanti francesi attuali, visto il vertice. Quello che però giunge oggi alla ribalta dalla Froncia travalica la correttezza dovuta nei rapporti internazionali: la ministra degli affari sociali francese, infatti, si è intromessa pesantemente negli affari interni della Spagna decidendo lei cosa è giusto o meno per gli iberici in tema di aborto.

Una cosa in sè inaudita e gravissima. In realtà la nostra è furbetta e chiama a raccolta le donne in modo da rendere tutto un montante casino femminista e influenzare così la Spagna e il suo governo legittimo.

Quella Spagna che, a suo tempo, col bambinone-cretinetti Zapatero - quello che l'ha distrutta economicamente - aveva fatto leggi assassine proaborto. Ma allora nessuno fiatò, come adesso e la ragione è semplice: oggi comanda l'ideologia massonica femminista e gli ometti si sveglieranno tardi dal torpore che li avvolge, come dice anche la superfemminista Paglia. Sono curioso di vedere come andranno le cose in Spagna e cosa scriverà la stampa italiota, maestra nel tiki taka del due pesi e due misure.
Luciano.

 

LITE SANTORO BRUNETTA LITE SANTORO BRUNETTA A SERVIZIO PUBBLICO fazio e brunetta renzi-fazioIena Giulio Golia sul presunto metodo Staminagiulio golia e peppe quintale ANDREA SCANZIandrea scanziFILIPPO FACCI TWEET IL TENORE RIPROVA IL SECONDO ATTO DELLA TRAVIATA DOPO L INSUCCESSO DELLA PRIMA SCALIGERA Filippo Facci CLAUDIO ABBADO PODIO MASSIMO DALEMA PIERLUIGI BERSANI PIERLUIGI BERSANI MASSIMO DALEMA hollande segolene royal trierweiler julie gayet

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