big cairo bazoli

MENTRE BONOMI DENUNCIA IN PROCURA E ALLA CONSOB L'OPS DI CAIRO CON L'ACCUSA DI UN 'CONCERTO', DAGOSPIA VI SVELA COME SARÀ IL 'CORRIERE' FIRMATO URBANETTO & NANNI - IL RITORNO ALLA DIREZIONE DI DE BORTOLI, IL POTERE ASSOLUTO DI BAZOLI, IL TAGLIO DEL PREZZO DI COPERTINA E DEI COLLABORATORI - DA SETTEMBRE PARTE L'INTEGRAZIONE 'STAMPA-REPUBBLICA'. ECCO COME SARA' - DELLA VALLE E IL PIANO FALLITO

 

 

1.CHE SUCCEDERÀ COL ''CORRIERE'' FIRMATO CAIRO?

giovanni bazoligiovanni bazoli

DAGONEWS - Come solo Dagospia ha sempre scritto, si scrive Cairo, si legge Banca Intesa. E Banca Intesa vuol dire l'arzillo vecchietto con le palle fumanti Nanni Bazoli. Ecco le mosse che scuoteranno il ''Corriere''. Dopo l'estate, verrà ripescato Ferruccio de Bortoli come direttore editoriale del primo quotidiano italiano, con Luciano Fontana che resta direttore responsabile. Un'operazione benedetta e voluta da Bazoli, in accordo con il nuovo proprietario.

 

Naturalmente, essendo Fontana l'uomo indicato da de Bortoli prima di lasciare il ''Corriere'', sarà Flebuccio il vero direttore. E in tutto questo, cosa sta facendo Cairo? Innanzitutto, il tagliaboschi, il lavoro che conosce meglio: dei mille collaboratori del ''Corriere'', quanti ne resteranno?

GIOVANNI BAZOLIGIOVANNI BAZOLI

 

La mossa che lancerà in autunno Cairo, insieme alla direzione FdB, è il prezzo di copertina tagliato: una scelta in linea con i suoi periodici low-cost, che porta più lettori e copie (dunque pubblicità) a scapito del principale concorrente, 'Repubblica'. La linea editoriale sarà come quella de La7, quindi cercare quanto possibile di essere fuori dal coro, fuori dalla corrente, e pungere (non certo abbattere) chi sta al potere. ''Repubblica'' si deve preoccupare, perché la sua linea è quella organica al Pd, ultimamente un po' critica nei confronti di Renzi, ma legata indissolubilmente al mondo del centrosinistra.

 

Il ''Corriere'' potrà tenere le mani più libere, a maggior ragione con il ritorno di FdB ormai noto per il suo editoriale sullo ''stantio odore di massoneria'' che circonda il governo Renzi.

 

Cosa ha fatto il povero Dieguito Della Valle durante la trattativa forsennata su Rcs? Mandava messaggini agli amici comuni con Cairo, come Paragone e Carlo Rossella, proponendogli di ''mettersi insieme'' alla conquista di Via Solferino, proprio come fece ai tempi del tentato (e fallito) acquisto de La7 da Telecom Italia.

URBANO CAIRO CON CORRIERE DELLA SERAURBANO CAIRO CON CORRIERE DELLA SERA

 

Ma Ma Urbanetto sa che chi comanda è uno solo e non esiste la proprietà condivisa su un asset così delicato come il vecchio Corrierone.

 

Tutti nei giorni scorsi davano Bonomi vincente. Tutti tranne uno. Carlo De Benedetti, l'unico tra i pezzi grossi del settore che aveva capito come sarebbe andata. Preveggenza? No, l'antica amicizia con Bazoli, di cui conosce il potere. Quando il vecchio Abramo della finanza cattolica alza il telefono, tutti rispondono. Ha molte cambiali da incassare.

il financial times su cairo che si compra il corriereil financial times su cairo che si compra il corriere

 

E a proposito di CDB, dalla seconda metà di settembre, parte davvero l'integrazione Stampa-Repubblica: tutte le edizioni della Finegil, i quotidiani locali del Gruppo Espresso, saranno affidate alla cura della ''Stampa''. In tutto questo, c'è piena fiducia e amore tra John Elkann e Monica Mondardini, che resterà al suo posto di amministratore delegato.

 

2.RCS: IMH PRESENTA ESPOSTO IN CONSOB SU OPAS CAIRO

 (ANSA) - International Media Holding S.p.A. (Imh) ha presentato un esposto in Consob, chiedendo di verificare "se vi siano state irregolarità nello svolgimento dell'Opas" su Rcs "da parte di Cairo Communication". Lo rende noto un comunicato di Imh (Bonomi, Mediobanca, Diego Della Valle, Pirelli e UnipolSai).

 

carlo e rodolfo de benedetticarlo e rodolfo de benedetti

L'esposto, viene spiegato nella nota di Imh, è stato presentato "in data 20 luglio 2016". Ieri, riferendosi alle offerte pubbliche lanciate per il controllo di Rcs, Diego Della Valle aveva annunciato che avrebbe chiesto "a tutte le autorità competenti di essere rassicurato, e con me tutto il mercato - aveva precisato -, sul fatto che tutto si sia svolto nel rispetto delle regole".

 

3.RCS: IMH PORTA ESPOSTO ANCHE IN PROCURA

 (ANSA) - Questa mattina International Media Holding ha portato anche in Procura a Milano l'esposto sull'Opas di Cairo. Si tratta, secondo quanto apprende l'ANSA, dello stesso esposto depositato in Consob con cui Imh (Bonomi, Mediobanca, Diego Della Valle, Pirelli e UnipolSai) chiede di verificare "se vi siano state irregolarità nello svolgimento dell'Opas" su Rcs "da parte di Cairo Communication".

 

Un plico con copia dell'esposto e tutti i suoi allegati, accompagnato da una lettera di presentazione è stato indirizzato - apprende l'ANSA - direttamente al Procuratore capo di Milano Francesco Greco, tuttora coordinatore del dipartimento che si occupa di diritto penale dell'economia, affari civili societari e reati fallimentari.

 

urbano cairo diego della valleurbano cairo diego della valle

 

4.RCS: RISULTATI DEFINITIVI, 48,82% A CAIRO COMMUNICATION

 (ANSA) - All'Offerta di Cairo Communication su Rcs "sono state portate in adesione (al netto delle revoche) 254.785.320 azioni Rcs, rappresentative del 48,82% del capitale sociale di Rcs e delle azioni ordinarie Rcs oggetto dell'Offerta". E' quanto spiega Cairo Communication in una nota sui risultati definitivi dell'Opas.

 

Il "controvalore complessivo" è "pari a 45.861.357 azioni Cairo Communication e 63.696.330 euro da versarsi in contanti". I risultati sono stati comunicati "da Equita s.i.m. S.p.A., anche per conto di Banca Imi S.p.A., quali intermediari incaricati del coordinamento della raccolta delle adesioni". La nota spiega poi che "il pagamento del Corrispettivo, per le azioni Rcs apportate all'Offerta nel corso del periodo di adesione, avverrà in data 22 luglio 2016".

 

andrea     bonomiandrea bonomi

 

5.RCS: GROS-PIETRO, DELLA VALLE HA CHIESTO CHIAREZZA, ISTITUZIONI LA STANNO FACENDO

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - 'Mi sembra sia stata chiesta chiarezza e la chiarezza e' importante per il mercato. Ci sono delle istituzioni il cui compito e' assicurarla e certamente lo stanno facendo'. Cosi' il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, a proposito dei dubbi sollevati ieri da Diego Della Valle sull'Opas di Cairo su Rcs. L'offerta dell'imprenditore alessandrino, grazie anche al sostegno di Intesa Sanpaolo, ha prevalso su quella della cordata raccolta attorno a Bonomi e di cui faceva parte Della Valle.

 

andrea bonomi   andrea bonomi

Proprio quest'ultimo, pero', ha chiesto chiarezza. Gros-Pietro, parlando a margine della presentazione dell'indagine sul risparmio degli italiani promossa dalla banca e dal Centro Einaudi, ha sottolineato come 'la soluzione di Rcs e' una soluzione di mercato'. 'La proposta di Cairo - ha aggiunto - ha avuto l'effetto di smuovere una situazione che da troppi anni era stagnant e, di rivitalizzare le quotazioni che sono raddoppiate e credo che alla fine avra' l'effetto di mettere la societa' editoriale nelle mani di un esperto del settore'.

 

 

6.«DUBBI SU ESITO RCS, CONSOB CHIARISCA» - DELLA VALLE CHIEDE GARANZIE «CHE TUTTO SIA STATO REGOLARE». LE IPOTESI DI UN «CONCERTO»

Marcello Zacché per “il Giornale

 

Diego Della Valle riapre la partita di Rcs. Almeno per quanto riguarda possibili code sanzionatorie o legali. Mentre l' esito della tenzone, che ha visto Urbano Cairo aggiudicarsi la maggioranza della società battendo l' Opa lanciata dalla cordata Bonomi, Mediobanca, Pirelli, Unipol e, per l' appunto, Della Valle, non pare in discussione.

 

alberto nagel carlo messinaalberto nagel carlo messina

Il patron della Tod' s ha ieri preso carta e penna diffondendo una sua dichiarazione: «Nella mia qualità di azionista» con il 7,3% di Rcs «richiederò a tutte le autorità competenti di essere rassicurato, e con me il mercato, sul fatto che tutto si sia svolto nel rispetto delle regole».

 

Il riferimento è alle offerte pubbliche lanciate per il controllo di Rcs, ai relativi esiti e agli eventi che li hanno determinati», sulle quali Della Valle si augura che «venga analizzato ogni passaggio in modo vigile e dettagliatissimo e, vista l' imminenza delle scadenze della procedura, con la necessaria rapidità». Cosa vuole dire Mr Tod' s?

 

E perché? Il punto è senz' altro quello degli acquisti di titoli Rcs effettuati sul mercato da Equita (advisor dell' Opas Cairo, pari al 3,9%) e dallo stesso editore milanese (4,2%) negli ultimi due giorni del periodo d' offerta e poi consegnati all' Opas. Perché alcuni fondi speculativi (che lucravano l' arbitraggio tra i prezzi di Borsa 0,97, 0,98 e i prezzi delle offerte) hanno comprato e poi rivenduto queste posizioni invece che consegnarle all' Opa di Bonomi che valeva un euro? L' operazione orchestrata dal team Cairo è stata regolare?

 

MARCO TRONCHETTI PROVERA ALBERTO NAGEL E ANDREA BONOMI FOTO BARILLARI MARCO TRONCHETTI PROVERA ALBERTO NAGEL E ANDREA BONOMI FOTO BARILLARI

In proposito circola anche una ipotesi estrema: che quegli acquisiti, sommati alla posizione già raggiunta dall' Opas alla vigilia della fine del periodo (circa 22%) costituirebbero un' azione di concerto con il superamento della soglia del 25% e dunque l' obbligo del lancio di un' Opa obbligatoria e totalitaria (rivolta a questo punto anche ai vecchi soci della cordata Bonomi) al prezzo di un euro in contanti (quello riconosciuto ai fondi) da parte di tutti i soggetti del concerto, pro quota.

 

monica mondardini  carlo de benedettimonica mondardini carlo de benedetti

Tale ipotesi - dicono altri - non sarebbe però sensata perché non si può considerare un' Opas in corso come un soggetto del concerto. In ogni caso Della Valle vuole vederci chiaro e chiama in causa la Consob, forse anche la magistratura. Di sicuro Della Valle è il soggetto che più si è risentito dall' esito di una partita che sembrava già vinta: la cordata partiva dal 22,6% e aveva la forza di Mediobanca dalla sua. Per questo l' imprenditore si è assai seccato. Anche perché di tutti i vecchi soci è l' unico che in Rcs ha investito i suoi soldi, ed è ora il secondo azionista dopo Cairo.

john elkann presidente del gruppo fcajohn elkann presidente del gruppo fca

 

Per quanto riguarda Bonomi, infine, fonti a lui vicine hanno ieri ribadito che la sua posizione rimane quella di venerdì sera, quando ha fatto gli auguri a Cairo e ha preso atto del risultato negativo della contesa.

 

 

Ultimi Dagoreport

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…