1. CHE BOTTE SE INCONTRI GLI HOBBIT! IL PRIMO, FREDDISSIMO, GIORNO DI GUERRA TRA I FILM NATALIZI È ANDATO COME DOVEVA ANDARE. TRIONFO PAUROSO DI PETER JACKSON E DEL SUO “HOBBIT” CON 642.000 EURO, A UN TERZO “TUTTO TUTTO NIENTE NIENTE”, IL CETTO LAQUALUNQUE MOVIE NUMERO DUE CON 226.000 EURO E TERZO IL DISASTRATO POST-CINEPANETTONE DI DE LAURENTIIS, “COLPI DI FULMINE”, DOVE GLI UNICI COLPI DI FULMINE SONO QUELLI CHE HA SCAGLIATO CHRISTIAN DE SICA CONTRO IL SUO AMATO/ODIATO PRODUTTORE, CON SOLO 104.000. MA COME DOVEVANO ANDARE GLI INCASSI SE NON COSÌ? 2. SE DE LAURENTIIS AVESSE FATTO UN CINEPANETTONE PIÙ O MENO TRADIZIONALE, VISTE LE MODESTE RIUSCITE DELLE COMMEDIE PRENATALIZIE, AVREBBE AVUTO IL SUO PUBBLICO. ALLA FINE SCEGLI BERSANI, INSOMMA, SARÀ VECCHIOTTO MA È PIÙ AFFIDABILE

Marco Giusti per Dagospia

Che botte se incontri gli Hobbit! Ma anche se incontri i nani e gli orchi... Solo da noi, l'unico nano che abbiamo, beh, sì... c'è anche Brunetta, le botte ormai le prende lui. Il primo, freddissimo, giorno di guerra tra i film natalizi è andato come doveva andare. Trionfo pauroso di Peter Jackson e del suo "Hobbit" con 642.000 euro, a seguire "Tutto Tutto Niente Niente", il Cetto Laqualunque movie numero due con 226.000 euro e terzo il disastrato post-cinepanettone di De Laurentiis, "Colpi di fulmine", dove gli unici colpi di fulmine sono quelli che ha scagliato Christian De Sica contro il suo amato/odiato produttore, con solo 104.000.

Ma come dovevano andare gli incassi se non così? Ma che, davvero si poteva pensare di uscire lo stesso giorno del film dell'anno (anzi, i fan lo aspettano trepidanti da nove anni...) e far qualcosa di più? Lo sapevano anche i produttori e i distributori che non c'era guerra. Magari si poteva uscire in un giorno diverso, ma la settimana prossima arrivano "I due soliti idioti", che promette qualcosa in più o, comunque, di diverso.

E, comunque, la guerra è appena cominciata e si può sempre sperare nel passa parola fidando sul fatto che, malgrado tutte le sgangheratezze produttive e narrative che hanno i due film italiani, quattro risate te le fanno fare. O fidando sulla bruttezza del film comico concorrente. Vecchio modello di successo cinepanettonistico.

Punti tutto su un film, è una schifezza, allora trionfa quello da cui ti aspetti di meno. E' il modello di molti film di Pieraccioni che hanno vinto la guerra di Natale giocandosela negli ultimi giorni delle feste, riprendendosi il pubblico che per disperazione abbandonava il cinepanettone riuscito male.

Se "Tutto Tutto Niente Niente", almeno è un film chiaro, con la sua più che giusta satira politica contro un paese mal governato e pieno di Cetto Laqualunque, "Colpi di fulmine" è un po' una commedia né carne né pesce. Non è un cinepanettone non è proprio una commedia romantica, non è proprio una commedia sperimentale...

Inoltre è un film totalmente romano, anche se girato a Trento, cioè solo con comici romani. La vecchia regola di Aurelio De Laurentiis è sempre stata quella di metterci un romano, un milanese, un napoletano e due belle ragazze. E invece si presenta con due episodi con protagonisti romani. Ovvio che al nord e al sud il film avrà dei problemi. E ovvio che, senza volgarità, affidate ai Soliti Idioti, che si prenderanno tutto, ma proprio tutto il pubblico del nord, si perdono anche i ragazzini. Vince, da sempre, chi presenta un film chiaro e mantiene quello che promette.

"Lo Hobbit" non è un film perfetto, ma è esattamente quello che i fan della Trilogia si aspettavano. In tutta sincerità, ma posso sbagliare, credo che se De Laurentiis avesse fatto un cinepanettone più o meno tradizionale, viste le modeste riuscite delle commedie prenatalizie, avrebbe avuto il suo pubblico.

Alla fine scegli Bersani, insomma, sarà vecchiotto ma è più affidabile. Inoltre, quanto dovrebbero incassare questi film per essere dei successi? Tenendo conto del calo del 20% di pubblico nella stagione (ma sembra che sia anche maggiore), un film come "Tutto Tutto Niente Niente", che viene dai 18 milioni di "Qualunquemente", si potrebbe accontentare anche di 12 milioni, malgrado tutta la campagna pubblicitaria che ha avuto. Li farà? Chissà...

Ricordiamo che "Il peggior Natale", primo incasso italiano, è fermo a 7 milioni. Anche "Colpi di fulmine" difficilmente riuscirà a raggiungere i 12-13 milioni del "Vacanze di natale a Cortina" dell'anno scorso. Diciamo che potrà farne 7-8? Certo è brutto parlare solo di soldi. Ma se volete parlare di cinema, andate a vedere i film di Ken Loach o di Wes Anderson. Quelle sono commedie e sono anche grande cinema.

 

oscar2004 peter jacksonLO HOBBIT - LOCANDINA DEL FILMLO HOBBIT - SCENA DEL FILMLO HOBBIT - SCENA DEL FILMTUTTO TUTTO NIENTE NIENTE FRENGO TUTTO TUTTO NIENTE NIENTE locandina colpi di fulmine di neri parenti jpegTUTTO TUTTO NIENTE NIENTE

Ultimi Dagoreport

orcel giorgetti nagel castagna bpm unicredit

DAGOREPORT - RISIKO INDIGESTO: LA PROTERVIA DI GIORGETTI A DIFESA DI BPM DALLE GRINFIE DI UNICREDIT, INDISPETTISCE FORZA ITALIA E I FONDI CHE HANNO INVESTITO MILIARDI IN ITALIA - GLI SCAZZI SUL DECISIONISMO DI ORCEL NEL BOARD DI UNICREDIT: IL CDA PRENDE TEMPO SULL'OFFERTA DI SCAMBIO SU BPM, CHE LA LEGA CONSIDERA LA "SUA" BANCA - LA STILETTATA DI NAGEL A LOVAGLIO ("PER BUON GUSTO NON RIPERCORRO LA STORIA DEL MONTE DEI PASCHI") E L'INSOFFERENZA DI CALTAGIRONE PER IL CEO DI BPM, CASTAGNA...

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN