
A BRUMOTTI PIACE PRENDERE CAZZOTTI? – L’INVIATO DI “STRISCIA” E CAMPIONE BIKE TRIAL PARLA DELLE AGGRESSIONI SUBITE: “MI COLPISCONO ESTERIORMENTE, MA DENTRO DI ME RIDO. SE LO SPACCIATORE MI VUOLE UCCIDERE, BENE, COSÌ IN QUEL POSTO FARANNO PULIZIA. A OGNI SERVIZIO HO UNA COLLUTTAZIONE, NE HO GIRATI CIRCA MILLE” – LA PASSIONE PER LE DONNE: “CERCAVO QUELLE PIÙ GRANDI, DA CONQUISTARE. SALTAVO CON LA BICI SUL PALCO PER FARMI NOTARE. E FUNZIONAVA, COME PER VALENTINO ROSSI. IL 101% DELLE STORIE CHE ABBIAMO AVUTO È STATO PER QUESTO, SENNÒ NON SI SPIEGA” – LA STORIA CON LA BOMBASTICA ANNACHIARA ZOPPAS (“LA TENGO NASCOSTA”) – VIDEO
Estratto dell’articolo di Giovanna Cavalli per il “Corriere della Sera”
Era piccolo e mamma Lisa le disse: «Occhio che se ti affacci il destino ti tira di sotto».
VITTORIO BRUMOTTI AGGREDITO A NAPOLI
«E io mi sono lanciato dal terzo piano. Ho dato una lieve testata però è andata bene. Le ho dimostrato che non c’era nessun destino».
O che il suo angelo custode era pronto di riflessi.
«Da ragazzino tappavo con la carta lavandino e bidet, poi aprivo i rubinetti e allagavo casa. Quando mi sgridavano restavo muto. Forse cercavo attenzione».
E ne ha trovata (a volte pure troppa, considerando le volte in cui è stato malmenato da spacciatori e malfattori vari) Vittorio Brumotti, 45 anni, campione di bike trial, 11 tacche nel Guinness dei Record, supereroe di Striscia la Notizia e ora conduttore di Paperissima Sprint su Italia 1. […]
Prima bicicletta?
juliana moreira e vittorio brumotti con il gabibbo paperissima sprint
«A 3 anni e mezzo, azzurra, senza rotelle. La seconda fu a 6, vinta alla lotteria della scuola, con il numero 8. Papà Claudio commentò: “Hai più cu.. che anima”. Lo sostiene anche Antonio Ricci. Sono fortunato ma odio il gioco, quello che guadagno deve arrivarmi da queste mani qua».
Ginocchia sbucciate?
«Sbucciate e verdi, facevo già 7 metri di salto nella terra zappata. In Liguria ci sono tante terrazze, mi lanciavo da un olivo all’altro. Padre Pio vegliava su di me».
Cresciuto in fretta.
«A 14 anni ho aperto la partita Iva per eventi e sponsor.
Telefonavo alle aziende di auto scelte a caso dall’elenco: “Sono campione italiano, mi darebbe una macchina in uso così i miei genitori mi possono accompagnare alle gare?”. A 16 già mi comprai in anticipo la prima auto, pure se non avevo la patente. Una Clio Williams 16 valvole. La pulivi, ci mettevi l’arbre magique e ti garantivi le ragazze più belle».
vittorio brumotti e Annachiara Zoppas
Rimorchiava.
«Ero un “ciaccerin” (chiacchierone), le donne erano sempre nei miei pensieri. Cercavo quelle più grandi, da conquistare. Saltavo con la bici sul palco per farmi notare».
Funzionava?
«Sì. Come Valentino Rossi. Il 101 per cento delle storie che abbiamo avuto è stato per questo, sennò non si spiega».
Prima prodezza?
«Riuscire a pagare le tasse a 15 anni. A 19 mi sono rotto i legamenti della gamba destra, mi consigliarono di operarmi ma non potevo fermarmi. Usavo un tutore in carbonio, ho speso i soldi dell’assicurazione per gli strumenti. Per finanziarmi ho fatto il muratore, gli eventi, Buona Domenica. E il lunedì tornavo in fabbrica tutto sporco. Mi ha formato».
Campione del mondo.
«Gara a tappe. In Spagna ero primo, in Francia terzo. A Singapore cado e mi sfascio la faccia, svengo, mi rianimano, ero secondo, sono partito lo stesso pieno di punti. Alla finale in Giappone faccio un salto nel fiume, sotto il fango c’era un bidone di petrolio, mi si gira il ginocchio, ho finito la gara senza una gamba, con un solo pedale».
Highlander.
«Ho vinto. E mi sono buttato come un pazzo in un cespuglio gridando: “Datemi il sakè”. L’ho bevuto. E sono salito sul podio con un perizoma militare».
In tv.
«Tornato in Italia mi scova Ricci e mi mette a Striscia ad occuparmi di opere incompiute e fondi sperperati. Da ragazzino sono diventato omettino. Disposto a morire per aiutare un prossimo che non conosco nemmeno».
L’impresa mancata.
«L’Everest. Mi hanno bloccato dopo anni di preparativi.
Camper militare, allenamenti in solitaria, mezza maratona, maschera ad ossigeno, petto di pollo, riso, zero alcol. Controlli medici continui. Visita dal dentista».
Pure?
«Se ti viene mal di denti in quota sono guai. Bromuro, perché non puoi distrarti, devi concentrarti. Stavo per partire, hanno negato il permesso».
Sulle dita delle mani Brumotti ha tatuati dei numeri: 1-9-6-2 e 1-9-5-8.
«Sono le date di nascita di Mum and Dad , quando mi hanno avuto erano giovanissimi e bellissimi».
Le rinunce.
«Non sono troppo fissato con la dieta. Vino, niente superalcolici. Tutto quello che è sballo lo tengo lontano. Bresaola, tacchino. Evito le paste al forno. Mi piacciono cibi semplici: la mela cotta, il bollito, i brodi, le patate lesse. Quando mi cartellano e vado in ospedale il menù mi piace».
La picchiano spesso.
«Mi colpiscono esteriormente, ma dentro di me rido. Se lo spacciatore mi vuole uccidere, bene, così in quel posto faranno pulizia».
Quante volte, ha contato?
«A ogni servizio ho una colluttazione, ne ho girati circa mille. Ma vuoi mettere con una mamma calabrese che sa crescere i figli maschi? Bastava che alzasse la mano, così». La mette di taglio. «Oggi vedo tanti bambini maleducati e mi dispiace. Gli dico sempre: “Ascoltate i vostri genitori, vogliono il vostro bene”. Io devo tutto all’educazione dei miei.
È così bello andare alle sagre paesane e chiacchierare con gli anziani, oggi non ci parla più nessuno. Un tempo si chiedeva consiglio a loro, oggi all’intelligenza artificiale».
vittorio brumotti e Annachiara Zoppas
Ha assicurato le gambe?
«Il giusto, mi obbligano. Se me le tagliano, ho le braccia».
Tre imprese spettacolari.
«Mi sono inerpicato sul monolite più alto d’Europa. Mi sono tuffato in mare con la bici da 17 metri. Ho scalato il Burj Khalifa,a Dubai. Lo abbiamo fatto solo io, l’Uomo Ragno e Tom Cruise in Mission Impossible».
Le hanno sparato e lanciato addosso blocchi di pietra. Ha avuto paura?
«Sul lavoro mai. Ci vado con una testa che non può immaginare, dentro ho Vivaldi e Beethoven. Ho avuto rioni interi che volevano distruggermi. Me ne strafotto, ne esco sempre fuori».
E quando allora ha fifa come tutti?
«Mi sono iscritto a Scienze Politiche. Agli esami la mia carica non funziona, sono uno normale. Mi viene il buio, non ricordo nemmeno il mio nome. È dura, meglio stare sul cornicione».
[…]
In amore va «Abbombazza» o è timido?
«Tendenzialmente non sono quello che parte per primo, scherzo e rido però non ci credo mai. Se non mi dicono “guarda che le piaci” non mi butto. Sono sempre stato fidanzato, da solo valgo poco, sto meglio in coppia. Il single in fondo è sfigato. Poi gli amori finiscono, però devono ricominciare subito».
Non è tipo da mille conquiste.
«Seguire l’istinto non ti lascia proprio niente. Se vai al Grand Canyon, ci sarà una persona sola che vorrai chiamare per raccontarle la meraviglia, certo non una di passaggio».
SPACCIATORE PUNTA LA PISTOLA CONTRO VITTORIO BRUMOTTI
Fa il piacione con la bici?
«Fa parte del fascino. Però mi piace essere gentile, corteggiare, sono un gentiluomo alla Julio Iglesias».
Ha detto: «L’amore, se te la giochi bene, dura».
«Non c’è una tecnica. L’amore è una roba sacra da gestire. Quando arriva il momento basso, sbattiti, fai di tutto, non compensare con i gatti» (ha appena visto passare uno dei miei).
È difficile starle accanto?
«Nooo. Sono l’opposto di come mi si vede. Mi piace cucinare la carne, le Harley-Davidson, sono godereccio. Amo il silenzio, riflettere, scrivo tantissimo. Con la mia compagna sono una geisha, è lei che viene servita da me. Preparo la cena, risolvo problemi, anche perché non so stare fermo».
Controindicazioni?
«Ci vuole pazienza. Da un momento all’altro posso dirti: “Ciao, domani parto” o “vado in Procura”, oppure “lì non possiamo andare perché mi tirano le pietre”».
Da qualche anno sta con Annachiara Zoppas.
juliana moreira e vittorio brumotti paperissima sprint
«Rispetta il mio lavoro, è una santa. La tengo nascosta, non pubblichiamo quasi niente perché subito arrivano minacce di morte».
Non la costringerà a seguirla in bici?
«Nooo. In bilico sullo strapiombo preferisco starci da solo».
vittorio brumotti e Annachiara Zoppas
brumotti 1
vittorio brumotti picchiato
juliana moreira e vittorio brumotti con il gabibbo paperissima sprint