massimo cacciari

CACCIARI A OTTOBRE ROSSO: “LE GRANDI NAVI A VENEZIA? PRIMA O POI L’INCIDENTE CAPITERÀ. TONINELLI PARLA SENZA SAPERE NULLA - I MIGRANTI? SALVINI SA CHE SOLO PER IL LOMBARDO-VENETO DA QUI AL 2020 SARANNO NECESSARIE 70MILA PERSONE, MA ANZICHÉ GOVERNARE IL FENOMENO FA PROPAGANDA. LE ONG INVOLONTARIAMENTE GLI PORTANO VOTI. TUTTI I DISCORSI SUI DIRITTI UMANI SONO ANDATI A FARSI FOTTERE. È IN CORSO UNA MUTAZIONE ANTROPOLOGICA, PERCHÉ…"

Da www.radiocusanocampus.it

 

massimo cacciari (3)

Il filosofo Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

 

Sul caso grandi navi a Venezia. “Questo ultimo episodio è ancora più incredibile dell’altro perché la nave è stata lasciata partire pur essendo ampiamente prevista una situazione meteorologica fortemente negativa –ha affermato Cacciari-. Non so chi sia stato il genio della capitaneria di porto che ha autorizzato la partenza della nave. Si è sfiorato il disastro forse più della volta precedente. Prima o poi capiterà l’incidente, per la legge dei grandi numeri.

salvini migranti

 

MASSIMO CACCIARI

Toninelli parla senza sapere nulla di ciò che dice, questo fa parte del suo nobile mestiere. La soluzione rapida è una sola: mandare le navi giù per il Canale dei petroli, attraccarle a Marghera e lì attrezzare un porto passeggeri decente e poi portare i turisti con dei pullman lungo il Ponte della libertà. Soluzione ovvia che in qualunque Paese del mondo sarebbe stata realizzata 15 anni fa. Il Comune non ha alcuna responsabilità sulla vicenda perché non ha alcun potere sul traffico delle grandi nave. Il Comune da anni prova a relazionarsi invano su questo e altri temi. Laddove entrano in funzione i poteri burocratici romani cessa ogni possibilità di decisione rapida. Il Comune non ci guadagna una sola lira. Quando c’ero io, malgrado avessi chiesto: almeno datemi qualche cosa, la risposta è stata: no, neanche un euro. Adesso non so se le cose siano cambiate”.

SALVINI MIGRANTI

 

Sulla questione migranti. “La Lega non va al 38% solo per la propaganda sui migranti, ma perché non si riesce a risolvere nessuno dei problemi di questo Paese. E allora chi grida al nemico e dice: ‘questi problemi esistono perché ci sono i barbari alle porte che ci minacciano’, vince perché almeno dice qualcosa. Il PD entra nella questione migranti solo per litigare al suo interno. Io non ho mai fatto il tifo per Minniti, la sua linea è quella che invano ha cercato di perseguire anche Salvini: scarichiamoli tutti in Libia e chi s’è visto s’è visto, che li ammazzino, li torturino chi se ne frega, basta non vederli. Questa linea si sta però rivelando impotente.

massimo cacciari (1)

 

Questo è il dramma di Salvini, anzi forse non è un dramma perché così può continuare a speculare. L’immigrazione clandestina continua, ma soprattutto fallisce totalmente la linea dei rimpatri. Per coprire questo fallimento totale sul fronte delle politiche di migrazione, ecco che provvidenzialmente ogni settimana arriva una nave da tenere al largo, mentre decine di barchini sbarcano lo stesso, mentre al confine del Friuli Venezia Giulia continuano a passare immigrati.

 

matteo salvini con i migranti

E allora bisogna coprire tutto con la propaganda, sostenuta poi da tutti i media, della nave che si tiene al largo per giorni. E’ l’immagine clamorosa del fallimento totale italiano ed europeo della politica sull’immigrazione, quando tutti sanno che soltanto per il Lombardo-Veneto per tenere insieme i nostri servizi e la nostra economia da qui al 2020 saranno necessarie 70mila persone. Lo sanno tutti quelli che conoscono le cose, lo sa anche Salvini.

cacciari

 

Allora invece di programmare questa esigenza, in modo da governare questi fenomeni inevitabili, si va avanti cercando di raccattare qualche voto. Il livello di incompetenza, di barbarie, di dilettantismo a cui siamo giunti è incredibile, da parte di tutti. Non è che ci sia un tentativo di discorso razionale da parte di qualcuno, perché all’interno del PD fanno casino tra di loro. Quando c’è un ministro che dice: questo mio collega di governo se la veda lui, manca ogni cultura istituzionale. O governiamo questi processi, senza alcun buonismo, facendo politiche di immigrazione mirate oppure affidiamoci alla buona stella, sperando che qualche santo provveda. Guerra alle ong? E’ pura propaganda.

danilo toninelli palestrato.

 

Molte volte le ong, secondo me involontariamente, hanno portato qualche voto a Salvini. Loro i naufraghi li trovano e li prendono a bordo, sapendo benissimo che in Libia la situazione è un inferno. Tutti i discorsi sui diritti umani sono andati completamente a farsi fottere. Secondo me è in corso una mutazione antropologica, perché se a qualcuno di noi avessero raccontato 20 anni fa che si restava indifferenti di fronte a donne e bambini che muoiono annegati per fuggire da miseria e guerra non c’avremmo creduto”.

MASSIMO CACCIARIdanilo toninelli palestrato 2MASSIMO CACCIARI danilo toninelli palestrato MASSIMO CACCIARImassimo cacciari (2)

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...