phica

"CALABRESINE PORCELLINE" - SUL SITO "PHICA.NET" LE DONNE VENIVANO "CATALOGATE" ANCHE PER PROVENIENZA GEOGRAFICA, OLTRE CHE PER TIPOLOGIA: "MILF", "VIP ITALIANE", "STAR STRANIERE" - UNA VOLTA SCOPPIATO LO SCANDALO, GLI UTENTI ANONIMI (I CUI SOPRANNOMI ERANO, TRA GLI ALTRI, "AMORLIBERO69" E "ADORABILECANAGLIA") ERANO SORPRESI: "DA CHE MONDO È MONDO C'È IL MERCATO DEL BESTIAME" - OLTRE AL FORUM "PHICA.NET", DOVE VENIVANO POSTATE FOTO, PIÙ O MENO HOT, DI CELEBRITÀ, C'ERA ANCHE IL GRUPPO FACEBOOK "MIA MOGLIE", DOVE I MARITI PUBBLICAVANO FOTO DELLE LORO PARTNER SENZA CHE LORO LO SAPESSERO. SOTTO LE IMMAGINI IMPAZZAVANO I COMMENTI DEI PIPPAROLI: "FACCELA DEGUSTARE PURE A NOI, MICA SI CONSUMA", "PENSI CHE 20 CENTIMETRI LE FACCIANO PIACERE?"

VIAGGIO NELLA RETE MISOGINA TRA INSULTI, VIDEO E PORNOGRAFIA "LA DONNA IN PASTO AL BRANCO" 

Estratto dell'articolo di Oriana Liso per "la Repubblica"

 

phica.net 1

I cancelli sono stati chiusi quando già tanti erano scappati.  Chissà se Amorlibero69 e ladorabilecanaglia — sulla scelta dei nickname ci sarebbe tanto da dire — erano tra i superstiti di un forum che, forse su questo dovremmo riflettere, esisteva dal 2005. E che pensava di mettersi al riparo con avvisi come "se non hai più di 18 anni o non vuoi accettare i cookie, premi exit".

PAGINA FACEBOOK MIA MOGLIE

 

Perché gli uomini che in tutti questi anni navigavano e postavano su phica.net e sicuramente su altri siti simili dovevano essere informati dei loro diritti. Le donne fotografate come pezzi di carne, no. E del resto, proprio uno di loro, a caso già esploso, si chiedeva sinceramente affranto il motivo dello scandalo: «Da che mondo è mondo c'è il mercato del bestiame». Vacche e porcelle, le donne bestiame. Catalogate anche su base territoriale, vedi le pagine dedicate alle "calabresine porcelline", ma — alla fine — seguendo il vecchio detto del "basta che respiri". 

 

gruppo mia moglie

C'è una linea sottile tra i forum e i siti di cui, in questi giorni, si parla. "Mia moglie", e quelli gemmati intorno e da quel sito, è il tradimento della fiducia di coppia e di legame affettivo — mariti che mettono online foto rubate delle mogli, ma anche padri di figlie, figli di madri — portato al livello forse più alto, perché al corpo della donna considerato merce si somma il concetto padronale del possesso: se mia moglie è mia, del suo corpo faccio quello che voglio, e posso anche mettere online una foto invitando gli altri maschi a dire e immaginare ogni sconcezza.

phica.net 3

 

Quasi offendendosi quando qualcuno mette in dubbio che siano foto vere, rilanciando con immagini ancora più casalinghe, per ottenere il consenso, «faccela degustare pure a noi, mica si consuma». Una logica da branco, pura e semplice. Ed è la stessa che anima — animava? — i 700mila iscritti a phica.net.

 

Dove non serve neanche che le donne fotografate fossero in costume, in biancheria intima o nude: non sono solo Meloni, Schlein e l'elenco sempre più lungo di politiche, attrici, conduttrici che stanno denunciando di aver trovato le loro foto su quel sito. Ma ragazzine «con la metà dei miei anni — racconta ora una ragazza — che sorridevano nelle loro foto pubblicate con le amiche, magari al mare o a una serata. E ho visto uomini col doppio della mia età scrivere robe allucinanti, bava alla bocca come fossero animali. E forse lo sono».  Ma lo sarebbero anche se fossero soli? Il contesto: questo conta. 

escort

 

Quello di un forum che per anni ha prosperato sottotraccia, e vai a capire come sia stato possibile, quello di pagine che l'hanno copiato, e basta cercare su Google "altri siti come phica.net" per entrare in decine di cataloghi di video e foto, sicuramente molti a pagamento, ma che partono dalla stessa base, uomini che condividono — virtualmente — foto e video di donne conosciute o perfette sconosciute, prese per strada o selezionate su Instagram.

 

C'è un sito dove vengono catalogate le escort città per città, con le valutazioni dei clienti, un tripadvisor del sesso. «Questa gogna deve finire», dicono le tantissime donne che hanno scoperto che anche le loro foto — innocenti, in qualsiasi altro contesto — in occasioni pubbliche sono diventate pasto per il branco.

 

il sito phica

Con giacca e pantaloni, magari nell'aula del Parlamento, immagini che su un sito di informazione sono neutre e che invece sui forum — "piattaforma di discussione per condividere i propri contenuti in un ambiente sicuro" — diventano pretesto per sfogare non fantasie ma perversioni. Per loro, per le politiche, c'era la sezione vip, una delle tante: "milf bionda nuda", "in casa", scendendo nell'abisso delle descrizioni fisiche violente.  [...]

 

VIAGGIO NELLA GALASSIA SESSISTA ECCO PERCHÉ È COSÌ DIFFICILE FERMARLA 

Estratto dell'articolo di Irene Famà per “La Stampa” 

PAGINA FACEBOOK MIA MOGLIE

 

Punto primo: i siti sessisti sono schematici e raggruppano le donne in categorie. Famose, comuni; nude, vestite; al mare, a passeggio per strada. E così via, come se si trattasse di un grande supermercato dove il corpo femminile è lì, esposto, da osservare, giudicare, insultare. È la mappa dello squallore, della violenza. E Phica. eu non faceva eccezione con la sezione «Vip», quella «Politiche arrapanti», quella «ragazze non nude».

 

Con adolescenti sedute al bar, in costume in piscina, fuori da scuola ad aspettare l'autobus. Punto secondo: chi gestisce i siti sessisti, e soprattutto chi li commenta, si nasconde dietro al più completo anonimato. Nickname fasulli, molto spesso con riferimenti alla cultura machista. E c'è «Virgix» e «Domepitya», «Ciappelletto» e «Orco», «20cm» e «Popeye». Le inchieste della polizia postale raccontano che dietro quei nomi inventati ci sono gli insospettabili: dall'imprenditore al meccanico, dal padre di famiglia al marito "modello". In un paio di casi, addirittura, c'erano un insegnante e un volontario della Croce Rossa.

il gruppo facebook mia moglie 1

 

[...] Così su Phica. eu, così sulla pagina Facebook da oltre trentamila followers «Mia moglie», dove venivano condivisi scatti privati di mogli, fidanzate, amiche con a corredo la domanda: «E tu cosa le faresti? ». Simone commenta una foto rubata a donna che dorme in biancheria intima: «Venti centimetri le farebbero piacere? ». Un altro: «Mmmm sexy». La rete è «una giungla», lo spiega bene Cristiano Leggeri, primo dirigente della polizia di Stato in servizio alla polizia postale.

 

«La rete profila i peggiori aspetti dell'uomo perché vive di anonimato. Ed è proprio nell'anonimato che c'è chi si sente libero di dare seguito alle pulsioni più basse». Gli investigatori informatici presidiano il web, lo monitorano, cercano di risalire alle identità degli utenti di queste piattaforme e di chi le gestisce. «Di siti del genere – spiega Leggeri – ce ne sono un'infinità». Fermarli, però, non è semplice. Molti di questi portali «sono ospitati su piattaforme con sedi legali all'estero».

phica.net 4

 

[...] Un esempio tra tante sono le foto della leader Pd Elly Schlein mentre gioca a calcio, lo scorso anno, in occasione della partita del cuore e poi postate su Phica. eu. Oppure quelle di altre deputate: scatti di eventi istituzionali o frame di interviste televisive. Foto pubbliche, dunque. «Che trovano una loro connotazione di illiceità perché vengono inserite in un contesto in cui il protagonista non avrebbe mai autorizzato la pubblicazione».

 

revenge porn 2

[...] La battaglia è giuridica. E culturale. E lo dimostrano i tanti post, su Twitter, Instagram, portali web, che seguono il caso di Phica. eu o della pagina Facebook «Mia moglie». Ci sono uomini che mostrano insofferenza. «Miii basta bastaaaaa», scrive Francesco. E Vince aggiunge: «Se non volete apparire in posti così non mettete foto succinte alla portata di tutti». Riflessioni che si commentano da sole.  

revenge porn 1phica.net 2Revenge Porn il gruppo facebook mia moglie 8Revenge Porn il gruppo facebook mia moglie 6il gruppo facebook mia moglie 7il gruppo facebook mia moglie 4il gruppo facebook mia moglie 5COMUNICATO DI CHIUSURA DEL SITO PHICA.EU

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