barbera fremaux cannes venezia

LA GRANDE FRATTURA CANNES-VENEZIA - I FRANCESI PROIBISCONO I SELFIE, CACCIANO NETFLIX/AMAZON E CANCELLANO LA PROIEZIONE MATTUTINA PER LA STAMPA, PER EVITARE CHE LE STRONCATURE SOCIAL - BARBERA NON FARÀ NULLA DI TUTTO CIÒ: ‘SE LA STAMPA VEDE IL FILM SOLO DI SERA, NON USCIRÀ SUI QUOTIDIANI. SE SCORSESE AVRÀ PRONTO IL SUO FILM NETFLIX, LO PRENDO DI CORSA’

1. SOLO FILM PER LE SALE NETFLIX BANDITA DA CANNES

MSac. per il Giornale

THIERRY FREMAUX CANNES

 

Quest' anno Netflix non potrà essere in concorso al festival di Cannes. Il primo colosso dello streaming, che oltre a produrre serie come House of Cards e Black Mirror produce ormai un gran numero di film, è tagliato fuori da tutte le Palme d' oro della prossima edizione della rassegna francese, in programma dall' 8 al 19 maggio. Lo ha precisato il direttore artistico, Thierry Fremaux, all' Hollywood Reporter. Netflix potrà presentare i suoi film, ma solo fuori concorso.

 

Thierry Fremaux

«L' anno scorso, quando ho selezionato due film di Netflix, speravo di poter convincere la compagnia a farli uscire nei cinema», ma «sono stato presuntuoso: ha rifiutato», ha affermato Fremaux. «La gente di Netflix vorrebbe essere presente con altri film» anche quest' anno, «ma capirà che l' intransigenza della sua politica è l' opposto della nostra». Netflix ha preso parte al festival di Cannes per la prima volta nell' edizione 2017, quando è stata in concorso con due film: Okja di Bong Joon-ho e The Meyerowitz Stories di Noah Baumbach.

baumbach meyerowitz2

 

La partecipazione del gigante del web aveva però fatto scoppiare una dura protesta tra gli addetti ai lavori. Specie da parte del regista spagnolo e presidente della giuria Pedro Almodóvar: «Non credo che la Palma D' Oro dovrebbe essere conferita a un film che non si veda su grande schermo». La contestazione aveva portato Fremaux a scrivere in tutta fretta la nuova regola, valida da quest' anno.

 

 

2. CARA CANNES VENEZIA REPLICA: "NON SI FERMA COSÌ LA MAREA"

Arianna Finos per “la Repubblica

 

adamsandlerbuzzcannes 640x480

Dove stanno andando i festival? Per quello di Cannes, che s' apre l' 8 maggio, il delegato generale Thierry Frémaux ha indicato la via della rivoluzione: un ritorno al futuro che punta a ritrovare glamour e attesa inseguendo atmosfere antiche e arginando derive social e piattaforme streaming. Via la pratica triviale dei selfie sulla Montée Des Marches, anteprima unica dei film in gara per cast, invitati e stampa per contrastare le stroncature istantanee via social. Ribadita la "cancellazione" dei film Netflix dal concorso.

 

pedro almodovar paolo sorrentino will smith jessica chastain fan bingbing

Alberto Barbera, direttore della Mostra di Venezia, prova a ragionare sulla presa di posizione del collega: «Quello di Frémaux è un gesto coraggioso che va rispettato: non credo che sia inconsapevole del fatto che creerà un piccolo terremoto.

La messa in pratica però ritengo sarà difficile. Ma non ci sono soluzioni semplici, solo tentativi complessi».

 

I PROTAGONISTI DI OKJA

La cancellazione delle proiezioni mattutine per i giornalisti, dice Barbera, «è il tentativo di rispondere a un problema che non si può ignorare: i giudizi feroci dati a caldo sui social da parte di chi ha accesso alle proiezioni stampa. La proiezione unica serale però penalizzerà la critica sui grandi quotidiani, che uscirà in grande ritardo».

Il caso più eclatante di film "bruciato" prima della prima: È solo la fine del mondo di Xavier Dolan, che arrivò sul tappeto rosso con Marion Cotillard a Vincent Cassell quando il film era stato sbertucciato in rete.

ALBERTO BARBERA VENEZIA

 

Quanto ai selfie proibiti, per Barbera si tratta «più di una posizione di principio che di qualcosa di applicabile in concreto. Cosa si fa, si sequestrano i cellulari?

Si impedisce di portarli sul tappeto rosso? Ogni sera ci sono 2300 persone che fanno la Montée des marches, quattro quinti delle quali tirano fuori lo smartphone per farsi il selfie.

Non mi pare che i selfie abbiano mai ritardato una proiezione.

barbera baratta 2015

È una questione di eleganza: certo, non sono belli a vedersi».

 

Alla Mostra di Venezia quindi «i selfie saranno ammessi e la griglia di programmazione sarà la stessa».

Quindi, i film Netflix fuori gara: «A Venezia li accetteremo», afferma Barbera. «Anch' io credo che la sala sia da difendere, il pubblico va educato al ritornarci. Ma non fermi la marea frapponendo il tuo corpo a qualcosa d' inarrestabile. Se la maggior parte dei film d' autore oggi è prodotta dai grandi operatori commerciali del web io, come direttore di un festival, non posso farci niente. Se Scorsese finisse per tempo il suo film per Netflix e me lo proponessero per il concorso, lo prenderei di corsa».

martin scorsese 1993

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...