ma che bella sorpresa di alessandro genovesi  0b7c1d4b

IL CINEMA DEI GIUSTI – “MA CHE BELLA SORPRESA” VEDERE BISIO IN GRAN FORMA CHE COSTRUISCE CON L’ASTRO NASCENTE FRANK MATANO, UNA BELLISSIMA COPPIA

ma che bella sorpresa di alessandro genovesi  pplma che bella sorpresa di alessandro genovesi ppl

Ma che bella sorpresa di Alessandro Genovesi

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Un film che inizia con la “Madame Bovary” di Gustave Flaubert letta in classe dal professor Bisio a un gruppo di studenti napoletani che pensano a inventarsi poesie sul culo già parte bene. Inoltre prosegue ancora meglio con Bisio che canta benissimo “Chella là, chella là”. E va detto che è raro trovare nelle librerie in bella vista dei film italiani i libri che ha Bisio a casa sua in questo curioso e in gran parte riuscito Ma che bella sorpresa, diretto dall’Alessandro Genovesi di La peggior settimana della mia vita e del recente, più ambizioso ma meno funzionante Soap Opera.

soap opera alessandro genovesisoap opera alessandro genovesi

 

Ci dispiace quasi, ma è inevitabile nel mondo delle nostre commedie attuali, che il film si apra poi a un remake, più o meno (in)fedele di un grande successo brasiliano, A mulher inivisibil di Claudio Torres, prima film nel 2009 e poi serie di Rede Globo premiata con l’Emmy due anni dopo con gli stessi protagonisti, Selton Mello e Luana Piovani. Dove un uomo, abbandonato dalla moglie, si innamora di una bellissima ragazza di sua invenzione, che qui diventa la supermodella Chiara Baschetti, bella e disinvolta, anche se forse un po’ troppo Yamamay.

 

ma che bella sorpresa di alessandro genovesi  screen bg 1ma che bella sorpresa di alessandro genovesi screen bg 1

Ci dispiace non tanto perché fosse così originale l’idea che ci stavamo facendo dai primi venti minuti del film, un po’ alla Benvenuti al Sud e al Nord, col professore milanese a Napoli, Claudio Bisio, l’amico insegnante di educazione fisica, Frank Matano, alla sua prima prova di comicità tradizionale, e il problema di una moglie, l’Anna Ammirati di Monella, che lo molla perché troppo perfettino (“Mi manca l’aria, soffoco!”), ma con una bella vicina, Valentina Lodovini, con marito cafone e prepotente (“Giada, tengo fame, preparami lo spuntino!”), che è da sempre innamorata di lui.

 

alessandro genovesialessandro genovesi

Quanto perché Bisio, anche se si è molto esposto quest’anno, è in gran forma, e costruisce con l’astro nascente Frank Matano, che sembra un po’ Nino Manfredi quando faceva la spalla a Alberto Sordi, una bellissima coppia. Non solo. Alessandro Genovesi, che è sceneggiatore con Giovanni Bognetti e regista attento, sembra particolarmente interessato alla costruzione di un piccolo mondo napoletano originale, pieno di personaggi, di vita e di canzoni napoletane, tutte ben utilizzate. Come se avesse trovato un terreno fertile nei vicoli di Napoli.

 

E gli attori che troviamo nel film, piccoli e grandi, sono tutti perfetti. Dalla Lodovini, moglie frustata di un marito mostruoso, Giovanni Ludeno, e che per fortuna morirà dopo aver mangiato l’ennesimo piatto davanti al televisore (“Bone ‘ste purpette!”), alla moglie infedele Anna Ammirati, che scappa con uno skipper belga rosso e barbuto, tal Olivier Langhendries, che si presenta così a Matano, “C’est la maison d’Anna’?” – “Come anna’, io so appena arriva’”.

ma che bella sorpresa di alessandro genovesi  0b7c1d4bma che bella sorpresa di alessandro genovesi 0b7c1d4b

 

Dal portinaio di Enzo Casertano al cameriere altissimo di Antonio Fiorillo ai ragazzini della scuola. Senza scordare i non napoletani, l’avvocatessa supersexy di Galatea Ranzi che ha un numero magistrale alla 50 sfumature di grigio che è un piccolo film a sé assieme alla ragazza invisibile, né la coppia di genitori milanesi del protagonista, Renato Pozzetto che costruisce modellini di barche e una Ornella Vanoni col bicchiere sempre in mano, che ci fa un infinito piacere vedere.

 

ma che bella sorpresa di alessandro genovesi  pplma che bella sorpresa di alessandro genovesi ppl

Con un cast e un’ambientazione così, insomma, l’inserimento del “remake” del film brasiliano, con la ragazza che non esiste se non nella testa di Bisio, la bellissima Silvia, pur calandosi con una certa grazia, lascia ovviamente fuori ogni altra possibile idea narrativa, e ci obbliga a concentrarci sulla storiella fantasy-romantica del professore innamorato della ragazza che vive solo nella sua testa, al punto che divide con lui anche la passione per Daniele Massaro del Milan.

 

L’amico Frank Matano, ovviamente, se ne accorge e svela l’assurda relazione ai genitori, Vanoni-Pozzetto, arrivati a Napoli per capirne di più. Quando lo stesso professore si rende conto della verità, entra in scena, da comprimaria che era, la vicina bona, Giada, cioè la Lodovini, finalmente vedova. E si sa, “non c’è niente di più single di una vedova”.

 

Solo che in un primo tempo Bisio la scambia per un’altra ragazza invisibile, e poi, quando accetta il rapporto, finisce per tradirla con Silvia, coinvolgendola in un rapporto a tre piuttosto buffo, che riprende in pieno l’impianto del film originale. Il film prende così l’aspetto, che forse aveva fin dall’inizio, della commedia romantica con fantasma, e sviluppa in quella direzione le sue potenzialità. Ma ci interessa davvero?

ma che bella sorpresa di alessandro genovesi   ma che bella sor 1ma che bella sorpresa di alessandro genovesi ma che bella sor 1

 

Matano, che sui cartelloni è un co-protagonista, pur diretto benissimo, rimane un bel po’ in ombra, e il film è tutto giocato su Bisio e le due ragazze. La Lodovini è perfetta, come sapevamo dai tempi di Benvenuto al Sud, la modella Chiara Baschetti è meno glamour di Elisa Sednaoui, la supermodella di Soap Opera con una pesante zeppola in bocca, ma più funzionale.

 

Una volta che il film è portato in una direzione quasi da soap, il gioco per Genovesi è facilitato, grazie anche a Bisio, solo che il film perde, come dicevamo, le possibilità per diventare proprio un’altra cosa, sfruttando inoltre una Napoli vista con occhi originali e un’attenzione particolare.

 

Alla fine, però, è una commedia garbata, molto ben diretta e interpretata che servirà parecchio per lanciare Bisio e Matano come la coppia maschile di “Italia’s Got Talent”, che parte più o meno negli stessi giorni. E potrebbe non rivelarsi il terzo insuccesso della stagione per il produttore Maurizio Totti, dopo Tutto molto bene e Soap Opera. Solo che ci sarebbe piaciuto vedere un film davvero di Genovesi girato a Napoli e ancora aspettiamo Matano in una prova più originale. In sala dall’11 marzo.

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO