COME MAI PER AIRONE PASSERA LA PUGLIA, E SOPRATTUTTO TARANTO, È OFF LIMITS? - ALFANO AMA IL “MORO”: DOPO L’ATTOVAGLIAMENTO CON IL DIRETTORE DEL TG1 MACCARI E MOLLICA, OGGI È TOCCATO A VERDINI, FITTO E MAURI - CHE L'EX GENERO DI PIERFURBY ABBIA DECISO DI ROTTAMARE I FERRI VECCHI DELL’UDC? - CHE CI FACEVANO INSIEME IERI A MILANO BENEDETTA TOBAGI E GHERARDO COLOMBO? - VELENI, LITI E DOSSIER TRA I CONSIGLIERI GRILLINI - L’INCREDIBILE ARRESTO DI UNA CAMPIONESSA INDIANA DI ATLETICA ACCUSATA DI ESSERE UN MASCHIO E DENUNCIATA DALLA “FIDANZATA” PER STUPRO…

1- Avviso ai naviganti: quest'estate Passerotto in Salza non potrà spostarsi da Sabaudia. Voleva passare qualche giorno di vacanza in Puglia. Ma la Puglia e soprattutto Taranto sono off limits per il nostro ministro senza Sviluppo. Sono previste bufere. Di che tipo?

2- Sabato si è tenuta, a Sirmione, la convention degli amministratori del Nord del partito di Pierfurby Casini. Molti gli interventi dei più giovani amministratori settentrionali critici con il partito per l'appiattimento nei confronti di Monti e per la mancata nascita dello strombazzato Partito della Nazione. Tra questi molto applaudito quello del trentenne Capogruppo Udc di Udine, Fabrizio Anzolini, ultimamente in coppia fissa con il Coordinatore Provinciale di Milano, Sancini, e con il casertano coordinatore nazionale Gianpiero Zinzi, oltre che con altri ragazzi del nord Italia.

Il giovane udinese ha approffittato della convention sul Lago di Garda per attaccare duramente la leadership nazionale: mancanza di chiarezza nella linea politica, lancio del Partito della Nazione e di nuovi volti nell'agone politico solo a parole, totale arresto del ricambio generazionale nel partito con il gruppo parlamentare con l'età media più alta della Camera di Deputati...

Chiari applausi tra il pubblico a cui sono seguiti fischi a esponenti della vecchia guardia...
Quello che pochi sanno, però, è che lo stesso Anzolini è stato il fidanzato della giovane primogenita di Azzurro Caltagirone... Che l'ex genero abbia deciso di rottamare i ferri vecchi del partito dell'ex suocero?! Ah, saperlo...

3- Alfano ama il "Moro", il noto ristorante alle spalle di Fontana di Trevi: dopo l'attovagliamento con il direttore del Tg1 Maccari e Mollica, oggi è toccato a Verdini, Fitto e Mauri.

4- Ah il destino! Proprio nei minuti in cui le agenzie battevano la notizia di Benedetta Tobagi e Gherardo Colombo candidati del Pd al consiglio Rai, i nostri eroi si sono ritrovati in piazza del Duomo, all'ingresso di Palazzo Reale, per la mostra antologica in gloria del grande artista Fabio Mauri. Erano in compagnia di Stefano Mauri, editore del Fatto e di Chiarelettere, la casa editrice che ha pubblicato il libro di Nuzzi sul Vaticano, quando hanno girato i tacchi, saltando la mostra, per correre a dare il loro curriculum di esperti di mass-media...

5- Beppe Persichella per "la Repubblica" - Volano stracci e dossier tra i 5 Stelle bolognesi. La ricerca del "giuda" che passerebbe informazioni riservate contro alcuni eletti a Beppe Grillo, porta a un duro scambio di accuse tra il consigliere Massimo Bugani e Antonia Lula Dejeu, fuoriuscita dal M5Stelle. Per rispondere agli attacchi della Dejeu (che accusa il consigliere di voler far espellere il collega Giovanni Favia), Bugani invita su Facebook gli attivisti a consultare nel suo ufficio «un meraviglioso dossierino su chi invece parecchie cose da nascondere le ha». Favia minimizza: «bagattelle» create ad hoc dalla stampa.

6- Da "Libero" - Espulsa dalla Lega Nord, l'ex pasionaria federalista Rosi Mauro si tiene comunque il sindacato padano. Un colpo basso per il Carroccio che forse speravadi essersi liberato, il12aprile scorso, di una prima donna scomoda, coinvolta nello scandalo legato all'uso dei soldi del movimento. In un voto che suona come una beffa è stata riconfermata all'unanimità segretario generale del Sin.pa (organismo comunque autonomo dalla Lega), nel terzo congresso confederale del sindacato, che si è tenuto ieri all'hotel Holiday Inn di Milano.

7- P. DM. per "la Stampa" - L'arresto di una campionessa indiana accusata di essere un maschio e denunciata dalla «fidanzata» per stupro, è stato convalidato oggi da un tribunale di Calcutta. I giudici hanno disposto 14 giorni di carcerazione preventiva per Pinki Pramanik, 26 anni, vincitrice di una medaglia d'oro ai Giochi asiatici e di un argento ai Giochi del Commonwealth.

Dopo il fermo di giovedì in seguito a una denuncia per tortura e tentata violenza sessuale, è emerso che la sportiva si è finora rifiutata di sottoporsi a un esame clinico ufficiale. Ma secondo un medico di un laboratorio privato che l'ha visitata subito dopo l'arresto, avrebbe «sia gli organi sessuali femminili che quelli maschili».

Nell'udienza di oggi, il tribunale ha ordinato alle autorità sanitarie di effettuare il test per chiarire il «giallo» che rischia di ripercuotersi sul prestigio dell'atletica femminile indiana che conta rarissime campionesse. Nel frattempo le è stata negata la libertà su cauzione.

L'atleta, campionessa asiatica nella staffetta 4x400 nel 2006, è stata accusata da una donna divorziata, Anamika Acharya, che viveva nel suo appartamento da diversi mesi. La convivente ha detto alla polizia che Pinki l'aveva ripetutamente stuprata e anche torturata per diverso tempo.

Sono venuti alla luce anche altri dettagli sulla carriera agonistica interrotta da un incidente stradale tre anni fa e su alcuni sospetti sul suo sesso emersi fin dall'epoca della vittoria ai Giochi asiatici di Doha nel 2006 (unico oro indiano). Secondo quanto riporta The Times of India, a Pinki «fu chiesto di ritirarsi dall'atletica» in seguito alla scoperta della sua natura. Il giornale rivela che l'atleta «fu discretamente rinviata in India dopo aver vinto la staffetta a Doha per evitare imbarazzi».

 

 

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