NON SOLO CANZONETTE - DALLA BUSTARELLA PER FAR SUONARE ARBORE SULLA PIAZZA ROSSA AI POKER DI CELENTANO: LE STORIE PIÙ PAZZE DEL MONDO DELLA MUSICA - A LONDRA NON VOLEVANO ELTON JOHN - “L’AZZARDO” BOB MARLEY

SALVINI COVER LIBROSALVINI COVER LIBRO

Antonio Lodetti per “il Giornale”

 

Nel 1969 Alberico Crocetta, fondatore del Piper e produttore, stava pensando come preparare la strada a Patty Pravo per il prossimo Festival di Sanremo. Gli venne un'ideona...Far incontrare l'artista con gli astronauti che si apprestavano a sbarcare sulla Luna!

 

Non si sa come (cose che accadevano negli anni '60) la Nasa accettò e fu fissato un incontro a Houston. Neil Armstrong e Buzz Aldrin arrivarono da Cape Canaveral e Patty - con la sua corte - da Roma. Nella corte di Patty, purtroppo per Crocetta, c'era una «maga» che aveva una grande influenza sulla cantante, che la convinse a non muoversi dalla stanza perché il momento non era propizio.

 

Grande affollamento di fotografi italiani, grande attesa ma nulla, nessun incontro. Patty barricata in camera e gli astronauti che se ne tornano alla base senza aver capito cosa sia successo...È uno dei mille episodi, poco noti o curiosi, narrati dal discografico Lucio Salvini (era lui il destinatario de Il gatto e la volpe di Bennato) nel divertente libro Non erano solo canzonette (Skira), che racconta la storia della nostra musica attraverso gustosi aneddoti. 
 

Renzo Arbore e l orchestra Italiana Renzo Arbore e l orchestra Italiana

Salvini, che è stato alla guida delle più importanti case discografiche, ne ha passate di tutti i colori. Nel '96 c'era in programma un concerto di Renzo Arbore a Mosca, sulla Piazza Rossa (con collegamento in diretta con Domenica in) ma poche ore prima dello show un militare bloccò la costruzione del palco mettendo a rischio lo spettacolo.

 

Momenti di paura e costernazione...Ma, mentre il graduato mangiava salame affumicato e beveva cognac di marca dal collo di una bottiglia, Salvini gli fece scivolare davanti 5mila dollari in una busta...

 

Renzo Arbore e l orchestra Italiana Renzo Arbore e l orchestra Italiana

Risultato? I soldati aiutarono a costruire il palco e si riuscì perfino (caso più unico che raro a Mosca) a bloccare le campane della chiesa di San Basilio, quando Arbore (informato di quell'intoppo dopo lo show) attaccò O ciciornie in napoletano. Salvini era anche molto amico degli artisti; una sera, nel gennaio 1970, in un hotel di Sanremo, durante il festival, giocava a poker con Celentano, Ricky Gianco e altre due persone.

 

Tra un rilancio e un bluff, quella notte Adriano perse 100mila lire con Salvini, ma i componenti del Clan, che assistevano alla partita, dissero: «tanto giocavate per ridere, poi Adriano non perde mai e non ha soldi in tasca». E se ne andarono tutti...La mattina dopo, Salvini trovò nella hall un assegno di Adriano a lui intestato. «Adriano era stato più serio della sua corte», fu il commento.
 

Salvini alla Ricordi rappresentava anche i Beatles in Italia attraverso la Northern Song di Dick James, ex cantante di successo in Inghilterra. Un giorno James convoca Salvini in una sala d'incisione. In studio c'è un pianista piccoletto con degli occhiali enormi.

PATTY PRAVOPATTY PRAVO

 

«C'è un ragazzo che mi ossessiona da tempo - esordisce James - voglio che lo ascolti, magari può essere interessante per l'Italia. Le parole le scrive il suo boyfriend, Bernie, io non voglio dargli nessun anticipo».

 

Il ragazzo era Elton John, che tra le altre suonò Your Song, il brano più odiato da James, che poco tempo dopo urlava ai quattro venti di aver scoperto il talento di Elton John. Salvini fu anche uno dei (benemeriti) responsabili del lancio di Bob Marley in Italia. Fu convocato a Londra da Chris Blackwell per organizzare una campagna promozionale in Italia per mostrare le peculiarità del nuovo suono della Jamaica. 

PATTY PRAVOPATTY PRAVO

 

Arrivarono camion e bus per montare in spazi pubblici mostre fotografiche e filmati sul reggae, piatti dell'Isola e una martellante propaganda radio e tv su Marley. Il debutto al Parco Sempione di Milano fu un azzardo.

 

«Assaggiando jerk di maiale con riso e fagioli - ricorda l'autore - mi chiedevo come sarebbe finito quel tentativo di lanciare il reggae in Italia. Certamente non immaginavo le dimensioni di quello che sarebbe poi accaduto. Come il concerto di San Siro del 27 giugno 1980, di cui Salvini possiede una preziosa registrazione non autorizzata.

 

CELENTANOCELENTANObob marleybob marleybob marley bob marley eltonelton

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?