
DIO, PATRIA E BACCHETTA (NERA) – BUFERA SULLA NOMINA DI BEATRICE VENEZI, VICINA ALLE SORELLE MELONI, A DIRETTORE MUSICALE DEL TEATRO "LA FENICE" DI VENEZIA - CRITICHE DA PD (“LA FENICE MERITAVA SCELTE TRASPARENTI, NON CALATE DALL’ALTO. METODO TIPICO DELLE DESTRE AL GOVERNO”) E DEL SINDACATO (“BLITZ SCANDALOSO”) – “BEATROCE”, GRANDE STAR DI MARKETING E SPOT TRICOLOGICI (BIOSCALIN) LAMENTA “UNA CERTA MISOGINIA” CONTRO DI LEI: “RIFAREI QUELLA PUBBLICITA’. LE POSIZIONI POLITICHE? CREANO SOLO POLEMICHE E IO HO 35 ANNI E CE L’HO MESSA TUTTA PER EMERGERE” - VIDEO
Pierluigi Panza per il "Corriere della Sera" - Estratti
Dopo un paio d’anni di rumors e relative smentite sino all’altro ieri, è stata nominata direttore musicale del Teatro La Fenice di Venezia Beatrice Venezi. Assumerà l’incarico dall’ottobre 2026 con un mandato fino a marzo 2030.
«La decisione — si legge nella nota del Teatro — è maturata a seguito di proficui colloqui e della disponibilità manifestata dal Maestro, è stata approvata all’unanimità dal Presidente della Fondazione, il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, e da tutti i consiglieri di indirizzo sottolineando come la nomina del Maestro Venezi rappresenti un valore aggiunto in professionalità, visibilità internazionale, energia e rinnovamento». La nomina è stata fatta dal sovrintendente, al quale spetta.
giorgia meloni beatrice venezi
Non è chiaro, pertanto, perché la nota faccia cenno a una «approvazione all’unanimità» visto che non c’è stato (e non serve) un Consiglio di indirizzo con all’Ordine del giorno una discussione su Venezi.
La musicista, nota alle cronache anche per la vicinanza al centrodestra e per una allusiva pubblicità a un prodotto di bellezza, si è diplomata a pieni voti in composizione e direzione d’orchestra al Conservatorio di Milano, è direttore ospite o principale di vari teatri del mondo, consigliere per la musica del ministro per la Cultura (2022-2024), ha diretto interpreti e orchestre di livello internazionale, ricevuto numerosi premi e ritenuta da diversi media tra le giovani donne più influenti. Ha anche tenuto corsi universitari e pubblicato per Warner Music Italy. Nel dicembre 2022 Venezi, che in una intervista al «Corriere» disse di voler essere chiamata direttore e non direttrice, è stata invitata a dirigere il Concerto di Natale in Senato.
Da Bangkok, dove oggi dirige un concerto con Placido Domingo («qui è esposta ancora la bacchetta di Toscanini»), Venezi accoglie «con emozione e gratitudine» la scelta: «La Fenice è una istituzione a cui ho sempre guardato con grande rispetto ed ammirazione: sono onorata di ricevere questo incarico, che mi impegnerò ad onorare sia a livello nazionale che internazionale, con l’obiettivo di condurre tutti i corpi del Teatro verso successi sempre maggiori».
Rifarebbe quella pubblicità? «Ci sono anche altri colleghi che hanno fatto pubblicità e non hanno suscitato scalpore, intravvedo una certa misoginia». Venezi preferisce sorvolare sulle posizioni politiche:
«Creano solo polemiche e io ho 35 anni e ce l’ho messa tutta, dal punto di vista artistico, per emergere». La musicista ritiene Venezia, dove è nato il primo teatro pubblico, «il posto ideale dove incontrare il pubblico e cercarne di giovane e nuovo, anche attraverso sperimentazioni e collaborando con le altre istituzioni sul territorio. Non vedo l’ora — conclude — di iniziare questo dialogo umano, artistico e musicale con il Teatro, la città e il suo pubblico».
«Ho approfondito con cura tutti i profili possibili per il ruolo — afferma il sovrintendente, Nicola Colabianchi — e ho deciso di puntare su Venezi in quanto è un ottimo direttore d’orchestra e perché è una donna che a soli 35 anni si è già affermata a livello internazionale. Ho avuto modo di apprezzare le sue qualità musicali ed umane e non posso che fare mie anche le parole di autorevoli critici».
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Di tutt’altro tenore le reazioni dell’opposizione e dei lavoratori del Teatro. Per Giuseppe Saccà, capogruppo del Pd in Consiglio comunale, «la Fenice meritava scelte trasparenti, non calate dall’alto...
metodo ormai tipico delle destre al governo». «Da mesi — afferma Marco Trentin, rappresentante Fials del Teatro — circolava la voce e mercoledì avevano chiesto informazioni al sovrintendente. Il quale ci aveva rassicurato che il percorso era lungo, c’erano vari nomi e avrebbe fatto un passaggio con orchestra e lavoratori prima di ogni decisione. Passaggio che non c’è stato. Penso sia un atto grave.
Adesso faremo passaggi con tutti i lavoratori. Per me è un blitz scandaloso».
BEATRICE VENEZI VIVA PUCCINI
beatrice venezi
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