2022divanogiusti0703

IL DIVANO DEI GIUSTI - IERI MI SONO RIVISTO “ACCATTONE” DI PIER PAOLO PASOLINI, CON CUI NON NASCE SOLO UN GRANDE REGISTA MA ANCHE UNA CORRENTE DI BATTUTARI ROMANI CHE PERCORRE TUTTO IL CINEMA ITALIANO - ATTENTI CHE TORNA NADIA CASSINI IN “TUTTA DA SCOPRIRE” DI GIULIANO CARNIMEO CON YORGO VOYAGIS, AL TEMPO SUO MARITO E COPRODUTTORE, RENZO MONTAGNANI, BOMBOLO E CANNAVALE. NADIA MOSTRA IL SEDERE GIÀ DAI FLANI DEI MANIFESTI CHE SONO, GIUSTAMENTE, TUTTI CENTRATI SU QUEL SUO PARTICOLARE ANATOMICO - VIDEO

 

 

FRANCO CITTI PIER PAOLO PASOLINI - SUL SET DI ACCATTONE

Marco Giusti per Dagospia

 

E stasera che vediamo? Intanto ieri mi sono rivisto “Accattone” come omaggio al centenario della nascita di Pasolini. “Io vojo morì con’ tutti gli ori addosso come li faraoni!” urla Franco Citti prima di buttarsi nel Tevere dopo essersi mangiato un chilo di patate. Che battuta! Me ne ero proprio scordato.

 

Con “Accattone” di Pier Paolo Pasolini non nasce solo un grande regista e un nuovo modo di fare cinema, nasce anche una corrente di battutari romani che percorre trasversalmente tutto il cinema e la cultura italiana, da Sergio Citti, ovviamente, a Carlo Verdone, Totti, Zerocalcare.

Adua e le compagne

 

Arriva dritta, insomma, al Mario Brega di “sta mano po’ esse fero e po’ esse piuma”, celebre battuta di “Bianco, rosso e Verdone” che, leggo oggi, Carlo Calenda ha fatto stampare sulle magliette del suo partito. Ottima idea, ma non credo che ci sia tutta questa affinità tra Calenda e Brega.

 

Detto questo ieri in tv c’era poco da vedere e mi sono rivisto su Amazon prima “Adua e le compagne” di Antonio Pietrangeli con Simone Signoret (identica a Emma), Emmanuelle Riva, Sandra Milo, Gina Rovere e un Marcello Mastroianni meraviglioso e poi “Accattone” di Pasolini.

 

 

FRANCO CITTI - ACCATTONE

Adua, si sa, è bellissimo, girato benissimo con continue invenzioni visive, anche se le battute di Scola e Maccari che devono per forza chiudere ogni scena oggi sono un po’ eccessive, ma Accattone è un capolavoro. Non scopro niente, è vero, ma pensavo che un film come “Adua”, schiacciato tra “La dolce vita” e “Accattone” era ovvio che non potesse arrivare allo stesso status.

 

viggo mortensen a history of violence

Con Pasolini che prima lavora sul casting e la sceneggiatura de La dolce vita e poi gira Accattone, dopo il tradimento di Fellini che doveva produrlo e invece abbandonò il progetto tagliando di netto la sua amicizia con Pasolini.

 

Torniamo a stasera in chiaro. Avete un capolavoro di David Cronenberg su Iris alle 21, “A History of Violence” con Viggo Mortensen che, da buon padre di famiglia in un paesino americano, con l’arrivo di due killer dalla città, uno è un cattivissimo Ed Harris, si rivela per quello che è.

 

marco giallini edoardo leo loro chi?

Più che un grande noir è un complesso ragionamento di Cronenberg sulla violenza americana. Ci sono scene incredibili, l’inizio con Ed Harris, la seconda parte con William Hurt col pizzetto, ma anche la scena di sesso con Maria Bello. Ogni tanto va rivisto.

 

Non era male “Loro chi?”, Cine 34 alle 21, commedia sulle truffe diretta a quattro mani da Fabio Bonifacci e Francsco Micciché con la coppia Marco Giallini e Edoardo Leo. C’è pure il mio amico G Max in un ruolo alquanto bizzarro. Certo, non è Cronenberg…

 

 

Adua e le compagne

Rai Movie presenta il polpettone “La battaglia di Alamo”, diretto da John Wayne, con una mano per le scene di battaglia da parte del suo nume John Ford. Da ragazzino lo attesi davvero tutti i giorni impazientemente. Ma quando esce? Quando esce? John Wayne era Davy Crockett, con cappello di pelo, Richard Widmark era Jim Bowie coi suoi due coltelli, Laurence Harvey il colonnello Travis.

 

a history of violence

E poi l’esercito di messicani del generale Santa Ana, i texani. 7000 comparse! Ovvio che fosse una trombonata americana, non certo all’altezza dei film di Ford, ma sullo schermone faceva il suo effetto. Wayne era anche il produttore del film , ci aveva messo un sacco di soldi suoi e era talmente sotto pressione, leggo, che fumava incessantemente tutto il tempo.

 

viva l'italia

Fuma anche sul manifesto originale italiano del film. In un primo tempo avrebbe voluto Charlton Heston come Davy Crockett, che rifiutò sapendo che sarebbe stato lui il regista. Poi chiese a Richard Widmark di farlo, mentre lui come Sam Houston, un ruolo non così importante, per poter curare la regia. Ma non andò così.

 

E i costi erano stati talmente alti che alla fine, malgrado gli alti incassi, fu un flop e Wayne pagò i debiti solo dieci anni dopo con i diritti televisivi. Sammy Davis Jr si offrì di fare il ruolo di uno schiavo liberato che lotta per il Texas, ma Wayne, pieno di investitori razzisti rifiutò dal momento che Sammy Davis si era sposato una bianca, May Britt.

 

viva l'italia

Il film uscì di 3 ore e 11’, ma venne tagliato qualche settimana dopo a 2h e 42’. La copia integrale che aveva conservato un fan e che venne recuperato quarant’anni fa, si deteriorò.

 

Su Canale 9 alle 21, 25 avete invece “Viva l’Italia” di Massimiliano Bruno con Raoul Bova, Alessandro Gassman, Michele Placido, Ambra e Edoardo Leo. E’ il film che santificò la fine del governo Berlusconi e del suo periodo storico. “La prossima volta che la dò chiedo il certificato medico”, si lamenta l’escort che vede accasciarsi tra le sue braccia il politico corrotto Michel Placido.

 

i fiumi di porpora

O anche: "Mannaggia! Gli potevo chiede' na pippa!", è la conclusione del brutto stalker (Edoardo Falcone, anche co-sceneggiatore) liquidato con un bacetto dopo tre anni di agguati da Ambra, star della fiction con zeppola raccomandata dal padre onorevole Placido. E’ l’Italia dei Fiorito e delle Minetti.

 

E il film, nel bene e nel male, è anche giustamente fracassone, volgaruccio, non tenuto, esibizionista, romanissimo, ma anche divertente, pieno di idee e di gag da riempire altri dieci film. E non si fa proprio mancar nulla.

 

tutta da scoprire 4

 

Le escort, il politico corrotto e trombante, un Michele Placido scatenato che può spiegare in maniera semplice il sistema sanitario nazionale: "Non c'è nessuna anomalia. Io so’ ricco e passo avanti, tu sei povera e ti attacchi al cazzo".

 

Il mondo della fiction alla "Boris", ma pure Patrizia Pellegrino che conduce un talk ultratrash in tv, Rocco Papaleo in versione gaia, Malgioglio, Frankie Hi-NRG che torna a "Quelli che benpensano", Mannarino che canta "Svegliatevi italiani" sul tram, "Ragazzo mio" di Tenco cantato da Fossati, le battute sui laziali, Paola Minaccioni logopedista sadomaso che cura la zeppola a Ambra, Alessandro Gassman con moglie mignotta che si innamora della verace Sarah Felberbaum, la grande Isa Barzizza come vecchietta buona ricoverata assieme a Remo Remotti e Sergio Fiorentini, il figlio rapper di Gassman che si fa chiamare "Crepa MC" e canta dedicandola al padre "...mio padre è una merda, un uomo senza palle, che passa tutto il giorno in ufficio a cercarle... Crepa papà...".E Maurizio Mattioli, presenza di gran classe come portantino con la battuta migliore del film: "E che.. La gente ancora si suicidano!?".

 

i fiumi di porpora

In seconda serata vedo che passa l’ottimo noir “I fiumi di porpora” di Mathieu Kassovitz con Jean Reno, Vincent Cassel, Nadia Fares e Dominique Sanda, Tv8 alle 23, 40. Per non parlare del super-action “Faster” di George Tillman Jr. con Dwayne Johnson, e Billy Bob Thornton, Nove alle 23, 40.

 

I fan del western ritroveranno il personaggio di Django di Franco Nero interpretato da Terence Hill nel prequel “Preparati la bara!” di Ferdinando Baldi, scritto da Franco Rossetti. Quentin lo adora. Giustamente.

 

tutta da scoprire 2

 

Attenti che torna Nadia Cassini in “Tutta da scoprire” di Giuliano Carnimeo con Yorgo Voyagis, al tempo suo marito e coproduttore, Renzo Montagnani, Bombolo e Cannavale, Cine 34 all’1, 05. Nadia Cassini mostra il sedere già dai flani dei manifesti che sono, giustamente, tutti centrati su quel suo particolare anatomico. Anche se è notevole pure la spagnola Maria Luisa San José, grande star sexy degli anni ’70. E gran contorno di maschi assatanati, come Bombolo e Cannavale, anche en travesti.

 

fratello homo, sorella bona 3

“Quei due insieme funzionavano a meraviglia”, ricordava Carnimeo a “Cine70”, “Il film, una coproduzione italo-spagnola, lo girammo tra Lecce e Madrid. Fu una lavorazione simpaticissima. Era uno spettacolo vedere Bombolo che entrava nei bar spagnoli, dove si degustano gli antipasti locali, come i bocherones, e parlando romanesco, cercava di farsi capire dagli spagnoli: e ci riusciva. Era veramente uno spettacolo: roba da farci un altro film”. Il film si gira a Lecce tra novembre e dicembre 1980, come ricordano i giornali locali.

velluto blu

 

Per la vostra gioia torna anche “Fratello homo sorella bona” di Mario Sequi con Sergio Leonardi, Krista Nell, Nazzareno Natale, Antonia Santilli, Rete 4 alle 2, 20. Svegliatevi alle 3, 25 perché su Iris passa un capolavoro come “Velluto blu” di David Lynch con Kyle MacLachlan, Isabella Rossellini, Dennis Hopper, Laura Dern.

 

E su Rai Movie alle 3, 55 passa il non meno interessante “C’era una volta un piccolo naviglio” di Gordon Douglas con Stanlio e Ollio, Ben Turpin che fa l’idraulico, ma siccome ha gli occhi storti fa storti anche i collegamenti…

nadia cassini tutta da scoprire

 

Su Cine 34 alle 4, 20 passa ancora una volta il trashissimo erotico “Erotic Family” di Mario Siciliano con Karin Well, Giorgio Ardisson, Raquel Evans. Chiudo con un raro erotichello del 1967, “Una pelle più calda del sole” del maestro José Benazeraf con la stupenda Valerie Lagrange, Iris alle 5, 20.

fratello homo, sorella bona 6tutta da scoprire 3fratello homo, sorella bona tutta da scoprire blue velvet velluto blu adua e le compagne 1fratello homo, sorella bona 3

 

Ultimi Dagoreport

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…