IL DIVANO DEI GIUSTI – STASERA CHE VEDIAMO? VI PROPONGO SU IRIS L’OTTIMO “KURSK”, FILMONE CHE RICOSTRUISCE FEDELMENTE IL DRAMMATICO CASO DEL SOTTOMARINO RUSSO A TESTATA NUCLEARE K-141 KURSK – ALTERNATIVE? C’È IL DIVERTENTE “ODIO L’ESTATE” CON ALDO GIOVANNI E GIACOMO SU CINE 4, MENTRE CIELO RIPROPONE “ROCKY II” – IN SECONDA SERATA TROVATE “LA DEA DELL’AMORE”, BELLA COMMEDIA DI WOODY ALLEN CON MIRA SORVINO – NELLA NOTTE, CINE 34 SPARA UN GRANDE TORTILLA WESTERN, “VAMOS A MATAR COMPANEROS” DI SERGIO CORBUCCI CON FRANCO NERO, TOMAS MILIAN… – VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Stasera che vediamo? Bella domanda. In chiaro, stasera vi propongo su Iris alle 21, 15 di recuperare l’ottimo “Kursk” diretto nel 2019 da Thomas Vinterberg, scuola Dogma, solo un anno dopo l’Oscar con “Un altro giro”, prodotto da Luc Besson, scritto dal Robert Rodat responsabile anche di “Salvate il soldato Ryan” e interpretato da Matthias Schoenaerts, Colin Firth, Léa Seydoux, Peter Simonischek, August Diehl e un magistrale Max Von Sydow in uno dei suoi ultimi ruoli.
Un filmone che ricostruisce fedelmente il vero, drammatico, caso del sottomarino russo a testata nucleare K-141 Kursk che nell’agosto del 2000 si inabissò a 100 metri sul fondo del Mare di Barents dopo l’esplosione interna di un siluro durante un’esercitazione con siluri senza carica esplosiva.
Si cercò così di salvare i 23 marinai sopravvissuti (su 118) chiusi dentro il compartimento Nove del sommergibile. Nel film a mettere i bastoni tra le ruote dell’operazione e a dilatarne i tempi è la tracotanza e la presunzione della marina russa, impersonificato dal personaggio dell’ammiraglio Petrenko di Max Von Sydow, che stenta a accettare l’aiuto degli occidentali, inglesi e norvegesi. Al punto che preferirebbe veder morire come topi i suoi uomini che ringraziare le marine degli eserciti occidentali, più preparate e più attrezzate.
La storia punta tutto sui personaggi realistici del marinaio Mikhail Averin di Matthias Schoenaerts, qui piuttosto a suo agio come soldato russo, e di sua moglie Tanya, interpretata da Léa Seydoux. Vinterberg ce li mostra nella vita di tutti i giorni nelle case caserme popolari per poi dividerli quando il marinaio entrerà nel sommergibile.
Più attento a fare una ricostruzione dell’accaduto che a trovare dei colpevoli, il film funziona grazie soprattutto alla regia di Vinterberg e a qualche buona performance, da Colin Firth al comando dei soccorsi inglesi a Von Sydow al massiccio Magnus Millag come Oleg che ritroveremo anche in “Un altro giro”.
Alternative? Ci sarebbe il divertente “Odio l’estate” con Aldo Giovanni e Giacomo anche registi con Massimo Venier, Cine 4 alle 21. Accanto ai tre donne, comiche, vero motore del film, Maria De Biase, Lucia Mascino, Carlotta Natoli. Occhio che nel finale arriva Pupo.
Canale 20 alle 21, 10 offre il thriller politico “Attacco al potere” diretto da Edward Zwick con Bruce Willis, Denzel Washington, Annette Bening, Graeme Revell, con gli integralisti islamici che attaccano Brooklyn già nel 1998. All’epoca fu un fiasco, con tanto di manifestanti musulmani e arabi che presidiavano i cinema. Ma, come ricorda lo sceneggiatore, Lawrence Wright, "è stato il film più noleggiato in America dopo l'11 settembre". Wright ha anche affermato che l'uscita iniziale è stata un fiasco perché " Erano furiosi di essere stati stereotipati come terroristi".
matt damon penelope cruz passione ribelle
Rai Movie alle 21,10 propone “Passione ribelle”, western moderno tratto dal romanzo di Cormac McCarthy “All the Pretty Horses”, diretto da Billy Bob Thornton con Matt Damon, Henry Thomas, Penélope Cruz, Ruben Blades.
Su Canale 27 alle 21,15 arriva “Il professore matto” di Tom Shadyac con Eddie Murphy, Jada Pinkett Smith, James Coburn, Larry Miller, remake del celebre “The Nutty Professor” di e con Jerry Lewis, cioè parodia del celebre Doctor Jekyll e Mister Hyde.
Ma Eddie Murphy non si ferma ai due personaggi chiave, il goffo Sherman Klumps e il suo doppio figo, Buddy Love, interpreta anche la famiglia del professore matto, Mama Klump, Papa Klump, Grandma Klump, Ernie Klump e Lance Perkins il coach di fitness. Jerry Lewis doveva fare un cameo, ma il film era troppo pieno di scorregge e battute triviali per i suoi gusti.
Fu il primo film di Eddie Murphy a superare i 100 milioni di incasso. Fu un grande successo e è ancora un film molto divertente.
Su La7 Cinema alle 21,15 trovate il buon poliziesco “Out of Time” di Carl Franklin con Denzel Washington, Eva Mendes, Sanaa Lathan, Dean Cain, Alex Carter. Cielo alle 21,20 ripropone invece “Rocky II” diretto dallo stesso protagonista Stallone, con Talia Shire, Burt Young, Burgess Meredith, Carl Weathers. John Avildsen, che aveva diretto il primo Rocky, non lo diresse perché stava girando “Saturday Night Fever” con John Travolta. Stallone pensava a una trilogia che si concludesse col successivo Rocky III.
Rai4 alle 21,20 propone “Man on Fire”, action di Tony Scott con Denzel Washington nel ruolo di un ex agente CIA distrutto d tutto, senso di colpa, alcol e passato, con Dakota Fanning, Radha Mitchell, Christopher Walken, Mickey Rourke.
Rai Due alle 21,20 propone un bel war thriller diretto da Guy Ritchie nel 2023, “The Covenant” con Jake Gyllenhaal, Dar Salim, Emily Beecham, Antony Starr, Jonny Lee Miller, dove in piena guerra un interprete afgano e un sergente americano se la vedono brutta per tornare a casa con chilometri di deserto pieno di pericoli e di talebani cattivissimi.
Su Italia 1 alle 21,25 tornano i piloti e i loro bolidi in “Fast & Furious 9” di Justin Lin con Vin Diesel, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, John Cena, Nathalie Emmanuel, Ludacris.
Passiamo alla seconda serata con “La dea dell’amore”, bella commedia con pretese diretta e interpretata da Woody Allen con Mira Sorvino, Helena Bonham Carter, F. Murray Abraham, Michael Rapaport.
Non ho visto, e magari è buono malgrado abbia critiche terribili (leggo “…ai limiti della ripugnanza”), la comedy poliziesca “Poliziotti fuori” di Kevin Smith con Bruce Willis, Tracy Morgan, Adam Brody, Seann William Scott, Michelle Trachtenberg, Canale 27 alle 23,05, che vede due poliziotti in bolletta e un gangster pazzo per le memorabilia sportive. Già vi sento cambiar canale.
Rai Movie alle 23,10 passa un western ignoto di Walter Hill del 2005, “Un viaggio pericoloso” con Robert Duvall protagonista e produttore, Thomas Haden Church, Greta Scacchi, Gwendoline Yeo, Chris Mulkey. Non è un film per la tv, ma una miniserie piuttosto bizzarra, zio e nipote attraversano il West e salvano cinque ragazze cinesi dalla prostituzione, unita per diventare un film da 184 minuti. Mai Visto. Rarità! Ha vinto 4 Emmy nel 2006.
La7 Cinema propone una buona commedia con colpo, “Un colpo perfetto” di Michael Radford con Michael Caine, Demi Moore, Lambert Wilson, Joss Ackland, Jonathan Aris, Simon Day. Cine 4 alle 23,30 passa “Totò, Peppino e la dolce vita” di Sergio Corbucci con Totò, Peppino De Filippo, Mara Berni, Francesco Mulè, Rosalba Neri. Iniziato da Camillo Mastrocinque alla regia, prodotto da Gianni Buffardi, genero di Totò, venne presto affidato al più giovane Sergio Corbucci, che si presentò mezzo assonnato al Principe De Curtis perché impegnato su un altro set.
toto, peppino e … la dolce vita
“Totò mi disse: ‘Allora giriamo’.’ Sì, ma cosa? Non c’è niente, nemmeno la sceneggiatura?’. E Totò: ‘Non ti preoccupare, poi con Peppino ci mettiamo, scriviamo cose, facciamo una scaletta’. E così cominciai senza niente”, ricordava Corbucci.
Fu il film che lo lanciò davvero, dopo anni di gavetta e di film non sempre di successo. La censura pretese dei tagli su scene ritenute un po’ volgari. Come quella di Totò che dice a Peppino: “Qui guardati attorno, sono tutti Proci” – “Me ne sono accorto” – “Oggi essere Proci è un titolo d’onore. Io per esempio se fossi in te, dato che hai anche il fisico, modestamente, fatti Procio!” – “Tu sei scemo!” – “Fatti Procio!” – “Ma vattene!”. Venne censurata anche la scena col ministro democristiano e Totò che gli chiede un posto di lavoro migliore.
toto, peppino e … la dolce vita 1
Rai 4 alle 23,45 propone “Il diritto di opporsi”, film civile su un avvocato nero laureato a Harvard che dice di seguire solo cause legate ai diritti civili diretto da Destin Daniel Cretton con Michael B. Jordan, Jamie Foxx, Brie Larson, Rob Morgan, Tim Blake Nelson, Rafe Spall.
Rai Movie alle 0,50 passa un film di William Friedkin mai visto, “The Hunted – La preda” con Tommy Lee Jones, Benicio Del Toro, Connie Nielsen, Jenna Boyd, una specie di sotto-Rambo con Benicio Del Toro in fuga. Lo vedrei lo stesso, ma non ha buone critiche, ma ci sono parecchi fan.
Rete 4 all’1 spara un filmone come “Dunkirk” di Christopher Nolan con Fionn Whitehead, Aneurin Barnard, Harry Styles, Kenneth Branagh, James D'Arcy. Un po’ sprecato.
Su Cine 34 all’1,10 arriva un grande tortilla western, “Vamos a matar compañeros” di Sergio Corbucci con Franco Nero, Tomas Milian, Fernando Rey, Jack Palance, Gino Pernice, Francisco Bodalo, forse il film più amato dai rivoluzionari degli anni ’60. E quindi cult di una generazione cresciuta a lotta politica e spaghetti-western, più o meno come i Cuchillo-movies con Tomas Milian diretti da Sergio Sollima. La febbre prese soprattutto i vertici e la base di Potere Operaio di allora.
Così scrive Roberto Silvestri: “I western “extraparlamentari” di Corbucci accompagnarono il nostro movimento con un certo entusiasmo e molta curiosità: del ’70 è Vamos a matar compañeros con Tomas Milian e Franco Nero immersi nella rivoluzione messicana, con tutto il bagaglio di saggezza antica di un cinematografaro romano che la sa lunga, ha visto tutto e addita ai più fresconi la lezione del disincanto” (Roberto Silvestri, “Il manifesto”).
franco nero vamos a matar companeros
Per Steve Della Casa “Non sarà il miglior western, ma è il miglior esempio di quanto il Sessantotto sia penetrato negli strati più popolari e perché, quando i cortei stavano per scontrarsi con la polizia, mi veniva sempre in mente la scena finale e la musica del film”. Milian, qui, è Chato detto El Blasco, che ha proprio un basco guevariano ed è socio del mercenario Franco Nero (doppiato da Sergio Graziani), tal Yodlof, uno svedese esperto d’armi, contattato dal generale Mongo Alvarez, il notevole Francisco Bodalo, per liberare da Fort Yuma il professor Xantos, Fernando Rey, l’unico in grado di aprire una cassaforte in mano del generale.
franco nero vamos a matar companeros
Lo svedese, assieme a Milian, lo liberano, ma si ritrovano alle calcagne il terribile americano John, cioè Jack Palance, pagato per uccidere il professore. Notevoli moltissime battute che scorrono nel film, come la risposta del barista allo Svedese: “Il Generale Mongo in questo momento è occupato. Sta facendo la rivoluzione”. O la freddura dello Svedese ai giovani xantisti: “La nostra causa è giusta... Questa l’ho già sentita...”.
Si può fare un film tutto chiuso dentro una macchina con un solo attore alla guida, un viaggio che deve fare e una serie di persone che parlano con lui col vivavoce del telefono. Sì, se hai un protagonista come Tom Hardy, uno sceneggiatore qui anche regista come Steven Knight.
tomas milian vamos a matar companeros
Il film è “Locke”, lo trovate su Cielo all’1,40. Rai Movie alle 2,30 ripropone il vecchio e glorioso “Papillon” di Franklin J. Schaffner con Steve McQueen, Dustin Hoffman, Don Gordon, Victor Jory. Rai Due alle 3, 20 passa una commedia sulla maternità di due coppie, una etero e una lesbica, diretta da Sergio Colabona, famoso regista televisivo, “Attesa e cambiamenti” con Martina Stella, Roberta Giarrusso, Samuela Sardo, Paolo Conticini, Corrado Fortuna, Eleonora Giorgi, Corinne Cléry, Antonio Catania. Mai visto.
Cine 34 alle 3,25 punta su un vecchio decamerone diretto da Joe D’Amato, “Sollazzevoli storie di mariti gaudenti e mogli penitenti” con Monica Audras, Marzia Damon, Francesca Romana Davila, Attilio Dottesio. Tre storie, raccontate da un gruppo di allegri fratacchioni giunti in un convento di monache. Secondo film girato da Joe D’Amato - Aristide Massaccesi, anche se è accreditato il suo aiuto, Romano Scandariato, che si firma Romano Gastaldi.
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«Siccome io facevo già il direttore della fotografia, non ho voluto firmare la regia (anche perché pensavo che non fosse un grande film…)» diceva Massaccesi. E resta il mistero della versione inglese accreditata nei titoli a Ralph Zucker. Massaccesi avrebbe dovuto dirigere il film gemello, Fra’ Tazio da Velletri, che interrompe per disaccordi con la produzione e che completa il solo Scandariato, firmandolo Romano Gastaldi.
Il produttore, Franco Gaudenzi, già scenografo, aveva qualche problema col titolo; aveva già bocciato il primo, “Novelle grasse et sollazzevoli historiae”, stavolta ha qualcosa da ridire su gaudenti perché ricordava il suo cognome, ricordava Scandariato.
«Il carrozzone dei Sotto-Pasolini si rotola (come fa, presumibilmente, il povero Geoffrey Chaucer nella tomba)», scrive Nigel Gearing su Monthly Film Bulletin, «Ancora una volta, vecchi cornuti impotenti vengono rimpiazzati da giovani maschi virili, non c’è gara di resistenza per le loro insaziabili amanti. Ancora una volta, un tripudio di doppi sensi e molto di nascosto sotto i tavoli quando i mariti tornano prima del previsto».
Su Iris alle 4,05 torna il bellissimo “Le ceneri di Angela” di Alan Parker con Emily Watson, Robert Carlyle, Michael Legge, Joe Breen, Ciaran Owens, Ronnie Masterson, dramma di irlandesi poveri e pieni di figli nella Brooklyn degli anni ’30, di mariti alcolizzate. Di mogli che rimangono sole. E senza soldi. Al punto che l’unica scelta è quella di tornare da dove erano partite.










