
LA BOMBA ESPLODE, LO SCAZZO DI CARTA PURE - DOPO L'ATTENTATO CONTRO RANUCCI, MARCO TRAVAGLIO LANCIA UNA FRECCIATONA AD ALDO GRASSO: "C'E' UNA PLETORA DI 'GIORNALISTI' E 'CRITICI TELEVISIVI' CHE, NON CONTENTI DI LECCARE IL POTERE, SI SCAGLIANO CONTRO 'REPORT' PERCHÉ HA L’ARDIRE DI SMASCHERARLO, METTENDOLO IN MUTANDE" - ALDO GRASSO, IN PASSATO, HA ARMATO LA TASTIERA PER DESCRIVERE IL PROGRAMMA DI RANUCCI: "SE MAI AZZECCASSE QUALCHE VOLTA UN SERVIZIO, VERREBBE COMUNQUE MACCHIATO DALLE CIALTRONATE" E ANCORA "SCOOP O MASCALZONATA?", "SPAZZATURA SPACCIATA PER GIORNALISMO D'INCHIESTA", AGGIUNGE "DISCREDITO SUL SERVIZIO PUBBLICO..."
“QUELLO DI ‘REPORT’ È UNO SCOOP O SOLO UNA MASCALZONATA?” – ALDO GRASSO ARMA LA TASTIERA E VERGA UN ARTICOLO DURISSIMO CONTRO LA TRASMISSIONE DI SIGRIDO RANUCCI: “NON È LA PRIMA VOLTA CHE ‘REPORT’ DI SIGFRIDO RANUCCI (DESCRITTO MOLTO VICINO AI 5STELLE) S’INCANAGLISCE CON QUESTI AUDIO RUBATI, CON QUESTA SPAZZATURA SPACCIATA PER GIORNALISMO D’INCHIESTA. SE MAI AZZECCASSE QUALCHE VOLTA UN SERVIZIO, VERREBBE COMUNQUE MACCHIATO PER SEMPRE DA QUESTE CIALTRONATE. QUESTO FINTO GIORNALISMO D’ASSALTO (TOGLIAMO PURE GIORNALISMO) NON AGGIUNGE NULLA DI NUOVO, SE NON DISCREDITO SUL SERVIZIO PUBBLICO” – IL VIDEO È STATO CANCELLATO DAI SOCIAL DEL PROGRAMMA
https://www.dagospia.com/media-tv/report-e-scoop-mascalzonata-aldo-grasso-arma-tastiera-verga-417696
Estratto dell'articolo di Marco Travaglio per "il Fatto Quotidiano"
La bomba contro Sigfrido Ranucci non è un attentato o un avvertimento a tutti i giornalisti. Magari lo fosse: vorrebbe dire che la democrazia è sana e il “quarto potere” funziona. Ma allora colpirne un singolo esponente sarebbe inutile, perché poi bisognerebbe colpirli tutti; anzi dannoso, perché si scatenerebbe la reazione di tutti.
Invece di giornalisti come Sigfrido e gli altri di Report ce ne sono pochi, pochissimi: li conosciamo per nome e cognome perché quelli che danno notizie proibite e fanno domande indiscrete si contano sulle dita delle mani di un monco.
La stragrande maggioranza degli iscritti all’albo nessuno si sognerebbe di toccarla, perché non ha mai dato fastidio a nessuno e ha sempre fatto comodo a tutti. Quindi la bomba – qualunque ne sia la matrice – era contro Ranucci e Report, non contro una categoria popolata di soggetti che Sigfrido si vergognerebbe di chiamare “colleghi”.
E chi l’ha piazzata è andato a colpo sicuro, nel senso che intorno a lui c’è quasi il vuoto. Contro Report – da Gabanelli a Ranucci – gran parte della politica si esercita da trent’anni al tiro al bersaglio, dalle destre al Pd alle frattaglie “riformiste” (la Gabanelli, uscita da Report per lavorare al portale delle news Rai, fu messa alla porta nella luminosa èra renziana, che aveva pure Ranucci nel mirino ben prima dell’avvento di “Telemeloni”).
SIGFRIDO RANUCCI A OTTO E MEZZO
La lista dei politici che chiedono di punire o di chiudere Report, e intanto lo coprono di cause civili e querele, è sterminata, fino alla patetica sceneggiata di Gasparri in Vigilanza con carota e cognac contro Ranucci “per dargli coraggio” (di cui carota e cognac sono notoriamente i simboli), essendo il Gasparri un celebre cuor di leone che denuncia chi lo critica e corre a piangere da mammà per l’immunità quando qualcuno lo querela perché lui l’ha insultato.
Poi c’è la lista dei grandi gruppi economici e finanziari che, appena Report li sfiora, corrono in tribunale, peraltro con grave sprezzo del pericolo. Infine c’è la pletora di “giornalisti” e “critici televisivi” che, non contenti di leccare il potere, si scagliano pure contro Report perché ha l’ardire di smascherarlo, mettendoli in mutande. [...]
bomba distrugge le auto di sigfrido ranucci e della figlia 8
bomba distrugge le auto di sigfrido ranucci e della figlia 9
bomba distrugge le auto di sigfrido ranucci e della figlia 7
bomba distrugge le auto di sigfrido ranucci e della figlia 5
bomba distrugge le auto di sigfrido ranucci e della figlia 4
marco travaglio