CIAK, ELISAB-OND! - LA PARTE DAVVERO MEMORABILE DELLA CERIMONIA D’APERTURA OLIMPICA È STATA IL FILMATO IN CUI ELISABETTA HA RECITATO AL FIANCO DI JAMES BOND - QUANDO GLI ORGANIZZATORI SONO ANDATI A PROPORLE LA PARTE, PENSAVANO GIÀ A UN CAZZIATONE, E INVECE LEI HA ACCETTATO SUBITO - FORSE MEMORE DI QUANDO SUSCITÒ L’INDIGNAZIONE DEI SUDDITI MOSTRANDOSI GLACIALE DOPO LA MORTE DI DIANA - IL REGISTA: “ABBIAMO GIRATO TUTTO IN UN’ORA, CON UN SOLO CIAK”…

1 - ATTENTI, NON AVRETE ALTRA BOND GIRL AL DI FUORI DI ME
Vittorio Sabadin per "la Stampa"

Quando nel marzo scorso Lord Sebastian Coe, presidente del comitato organizzatore di Londra 2012, è andato a Buckingham Palace per convincere la Regina a fare la Bond girl nella cerimonia inaugurale era sicuro di un rifiuto. Ai tempi di Elisabetta I chiunque avesse fatto una proposta analoga avrebbe finito i suoi giorni nella Torre, se era così fortunato da conservare la propria testa.

Ma Elisabetta II ha ascoltato in silenzio, ha valutato i rischi e i vantaggi, ha sorriso e ha detto sì. «Non sapevamo se avrebbe accettato l'idea - ricorda Frank Cottrell Boyce, autore della sceneggiatura - figuriamoci di interpretare se stessa nel film».

Quando le è stata proposta una controfigura, la Regina ha risposto che non le sembrava una buona idea e che quello che poteva fare una sosia poteva farlo meglio lei.

Il regista della cerimonia Danny Boyle l'ha incontrata diverse volte in marzo e aprile per discutere insieme le riprese. Elisabetta era molto divertita e collaborativa, dava suggerimenti che venivano ovviamente accettati. «Non bisognava mai ripeterle una cosa due volte - ricorda Boyle -. Anche le questioni riguardanti la macchina da presa e le angolature le afferrava subito».

Da questi incontri è nata l'idea che nel filmato fossero presenti anche il paggio Paul Whybrew e i tre cani corgi preferiti dalla Regina, Holly, Monty e Willow. Anche l'abito doveva essere all'altezza di una Bond girl e ne è stato scelto uno un po' frivolo per gli standard della sovrana, un vestito color pesca da cocktail, disegnato da Angela Kelly, la sua stilista personale.

Il film è stato girato nella East Gallery e nella stanza delle udienze, e comincia nello studio privato di Elisabetta, intenta ad esaminare alcuni documenti. Anche se doveva dire solo «Good evening, Mr. Bond» all'apparire di Daniel Craig, Danny Boyle è rimasto sorpreso dalla naturalezza con la quale la Regina ha recitato la propria parte: in un'ora di lavoro, non è stato necessario rifare nessuna ripresa e tutte sono risultate ottime al primo ciack. Elisabetta, d'altra parte, ha sempre amato recitare. Si è esibita per beneficenza sul palcoscenico quando ancora non era regina durante la Seconda Guerra Mondiale, e in famiglia diverte tutti imitando perfettamente le persone che ha incontrato, importanti capi di stato compresi.

In 60 anni di regno, ha poi dovuto recitare molte volte la parte della sovrana interessata a quello che dicono le persone che incontra, e per gran parte della vita ha dovuto rinunciare a fare trapelare i propri sentimenti e le proprie emozioni. A Hollywood, nessun attore è probabilmente più preparato di lei quando si tratta di interpretare la parte della Regina d'Inghilterra.

A Buckingham Palace molte persone vicine a Elisabetta erano preoccupate per la scelta della sovrana: poteva essere un grande successo, ma poteva anche rivelarsi un disastro, se la cerimonia di apertura non fosse riuscita così bene e se il clima non fosse stato quello giusto. Ma dopo l'errore commesso dopo la morte di Diana, quando tardò a mostrare in pubblico almeno un poco di commozione, la Regina ha imparato a interpretare i sentimenti dei suoi sudditi e questo spiega perché abbia voluto essere, dando una prova di grande senso dell'umorismo, al centro della cerimonia di apertura di un evento che sta riempiendo d'orgoglio il Paese.

Elisabetta ha voluto mantenere un segreto assoluto sulla sua decisione. Anche all'interno della famiglia poche persone ne erano al corrente e tra queste non c'erano i nipoti William e Harry ai quali la nonna ha voluto fare una sorpresa totalmente riuscita. Il primo aprile il Daily Mail aveva scritto che forse alla cerimonia di apertura la regina avrebbe recitato con James Bond, ma tutti pensarono che fosse solo un pesce d'aprile.

A salire sull'elicottero al suo posto è stata Julia McKenzie, un'attrice che interpreta Miss Marple in una nuova serie tv dedicata ad Agata Christie. A vestire i suoi panni nel lancio con il paracadute è stato Gary Connery, uno stuntman che ha lavorato nei film di Indiana Jones.

«A bordo ridevamo e scherzavamo - ricorda ma quando si è aperto il portellone e ho visto sotto lo stadio illuminato, ho provato una emozione indicibile. Quando mi sono lanciato con gli abiti della Regina ho sentito il boato della folla, non lo dimenticherò mai più e sono orgoglioso di averlo fatto». A lanciarsi nei panni di James Bond c'era Mark Sutton, un fuciliere dei Gurkha. «Vedere Gary Connery con gli abiti della Regina era qualcosa di surreale - ha detto -. Aveva persino la borsetta. Io ho osservato che dallo stadio nessuno l'avrebbe notata e lui mi ha risposto: mi lancerò con la borsetta. Come farebbe lei».

2 - QUELLA GRANDE ATTRICE DI ELIZABETH "ALLA REGINA È BASTATO UN SOLO CIAK"...
Enrico Franceschini per "la Repubblica"

È bastato un solo ciak. «E' una brava attrice, non c'è bisogno di ripeterle le cose due volte», racconta il regista. E per forza: sono sessant'anni che recita in modo impeccabile la sua parte, per un serial chiamato "monarchia britannica". Ma stavolta era qualcosa di diverso: un film vero e proprio, sebbene lungo soltanto 5 minuti, accanto a un divo di Hollywood, Daniel Craig, nella parte di James Bond.

L'"effetto speciale" della cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi, hanno concordato tutti, è stato questo: il mini-sceneggiato sull'agente 007 che va a trovare la regina nello studio di Buckingham Palace, sale con lei a bordo di un elicottero e insieme a lei si getta con il paracadute sopra lo Stadio Olimpico. Per la parte sull'elicottero, e per il volo con il paracadute, si è fatto ovviamente ricorso a una controfigura, anzi due. Ma nella prima parte, come hanno visto 80 mila spettatori sul grande schermo dello stadio e un miliardo davanti alla tivù, recitava Elizabeth II di Windsor in carne ed ossa, al suo esordio, a 85 anni, nel cinema.

Pronunciando in modo impeccabile la sua unica battuta: «Good evening, mister Bond». Ora il regista, Danny Boyle, racconta come è andata dietro le quinte. Quando la regina ha ricevuto la proposta, in primavera, attraverso lord Sebastian Coe, il campione olimpionico diventato presidente del comitato organizzatore di Londra 2012, «è stata felice della richiesta e felice di accettarla».

Non c'è voluto molto a convincerla: «È apparsa subito compiaciuta di partecipare a un avvenimento così eccezionale». Forse ha aiutato il fatto che la sovrana è da sempre un fan dei film di Bond. Ma è difficile immaginare molti altri capi di stato al mondo in simili circostanze. La regina è sempre attenta a mantenere la dignità e il mistero del proprio ruolo. Poteva pensare che recitando la parte della "Bond girl", o al limite del boss di Bond, si sarebbe abbassata un po' troppo: un capo di stato, per non parlare di una monarca, in genere non fa intrattenimento. Lei invece è stata al gioco, dimostrando una buona dose di humour e autoironia. Forse non bisogna sorprendersi: non per nulla sono tipiche caratteristiche inglesi.

Sua Maestà ha ricevuto il regista, la troupe e Craig nel proprio studio a palazzo reale. Il
valletto che si vede nel filmato è l'autentico valletto della regina. E anche i tre corgie che vi appaiono sono i suoi veri, adorati cagnolini. «È stata davvero brava, non ho dovuto ripeterle due volte niente, abbiamo girato tutto in un'ora e in un solo ciak», spiega Boyle.

«La regina ha posto una sola condizione: scegliere lei stessa l'abito che avrebbe indossato». Julia McKenzie, un'attrice che interpeta Miss Marple in tivù, ha fatto da controfigura in elicottero. E Gary Connery, uno stuntman professionista, ha preso il suo posto, vestito da donna, nel lancio con il paracadute. La regina ha completato la "missione" tenendo nascosto a tutti fino all'ultimo, anche ai nipoti William e Harry, il suo esordio cinematografico. È stata una particina, commentano i giornali, ma meriterebbe l'Oscar. Da attrice protagonista, of course.

 

PIERCE BROSNAN E HALLE BERRY CON LA REGINA ELISABETTA ALLA PRIMA DE JAMES BOND LA MORTE PUO ATTENDERE DANIEL CRAIG E LA REGINA ELISABETTA LA REGINA ELISABETTA VERSIONE BOND GIRL NEL VIDEO DEL REGISTA DANNY BOYLE GIUGNO SEAN CONNERY E LA MOGLIE DIANE CILENTO DANNO IL BENVENUTO ALLA REGINA ELISABETTA ALLA PRIMA DI AGENTE SI VIVE SOLO DUE VOLTE

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....