
“MASTROIANNI SI INFATUÒ DI ME: UNA VOLTA DISSE: ‘STO STRONZO DI ORSINI HA PRESO UNA BELLA RAGAZZA’” – AMORI, BOLLORI E DOLORI DI ELLEN KESSLER: “ORSINI ERA GENTILE, LA NOSTRA STORIA È DURATA VENT’ANNI, IO NON L’HO MAI TRADITO, LUI SI’ PIU’ VOLTE. MI HA LASCIATO PER UNA DONNA PIÙ GIOVANE DI LUI DI 26 ANNI, CHE HA SAPUTO ADULARLO” – “IL METOO? AI MIEI TEMPI DARE UNA PACCA SUL SEDERE A UNA SOUBRETTE ERA CONSIDERATO UN COMPLIMENTO” - LA RIVOLUZIONE SESSUALE DELLA CARRÀ, FRANK SINATRA IRASCIBILE, LA SCAZZOTTATA DI NUREYEV A CASA DI ZEFFIRELLI, L’ASSICURAZIONE ALLE GAMBE E IL RAPPORTO CON LA SORELLA GEMELLA: “ABBIAMO RISCHIATO PIÙ VOLTE DI SCIOGLIERE IL DUO KESSLER, POI TUTTO SI RICOMPONEVA…”
Estratto dell'articolo di Valerio Cappelli per il “Corriere della Sera”
Ellen Kessler condivideva con la sorella gemella Alice il primato delle gambe più belle della tv italiana negli Anni 60. Le riviste erano piene della storia di Ellen con Umberto Orsini in piena Dolce Vita: loro due mano nella mano per le strade di Roma, o al ristorante, o mentre si scambiavano un bacio sotto il portone di casa. È durata vent’anni. […]
Ellen, come ricorda la storia con Umberto Orsini?
«Era dolce, intelligente, passavamo giornate intere da soli, diceva che avevo portato ordine nella sua vita. Era un rapporto sereno. Mi ha lasciato per una donna più giovane di lui di 26 anni, che ha saputo adularlo. Valentina Sperlì, un’attrice. Mi nascose la loro relazione fino all’ultimo. Ci sono stata male per 4 mesi. Mi sono rassegnata, la vita riprende ».
[…] Vi siete traditi?
«Io assolutamente no, lui sì, più volte. Io lo sospettavo ma non ne ero sicura».
Lei e Alice eravate severe nel giudicare l’uomo dell’altra?
«Beh, sì, eravamo severe. Ma se eravamo felici non c’erano problemi. Non è facile innamorarsi di due gemelle. Per esempio, Alice stava anche bene con Enrico Maria Salerno, grande attore, il problema è che era sposato e c’era una discreta folla ad aspettarlo, lui tradì sempre sua moglie».
Quante proposte di matrimonio ha ricevuto?
«Veramente una sola volta, da Umberto Orsini. Stavamo insieme da tre mesi, mi chiese: vuoi sposarmi? Sì, risposi. Poi non me l’ha più chiesto. Però era generoso, e amava cucinare».
[…] Lei e Alice eravate le star della stagione d’oro dei varietà tv.
«Raffaella Carrà col suo Tuca Tuca è stata protagonista di una rivoluzione sessuale, lei ha innescato il libera tutti; Mina invece se ne stava sulle sue, gentile e distaccata; poi abbiamo lavorato con Frank Sinatra che era irascibile e una volta gettò il telefono con tutta la presa contro la parete; con noi era delizioso ma negli hotel lo odiavano, poteva essere molto aggressivo; Anna Magnani una volta, dopo lo spettacolo Viola, violino e viola d’amore, ci vide entrare al ristorante, si alzò in piedi, ci applaudì e esclamò: siete meravigliose».
È vero che Mastroianni si infatuò di lei?
«Una volta disse: ‘sto stronzo di Orsini ha preso una bella ragazza».
Ellen, cosa ricorda delle fantastiche estati a Positano nella villa di Franco Zeffirelli?
«Succedevano delle cose incredibili in un ambiente internazionale. Franco lo conobbi nel 1963 attraverso Umberto Orsini che recitava a teatro Chi ha paura di Virginia Woolf? con la regia di Zeffirelli. A Positano Alice ed io facevamo ginnastica tutte le mattine e ogni tanto ci univamo a Carla Fracci; ricordo Gregory Peck carino e gentile e il grande direttore d’orchestra Carlos Kleiber, ogni estate con una ragazza diversa, che non voleva mai parlare di musica».
Lei fu testimone di una scazzottata memorabile.
«Sì, ho assistito alla rissa tra Luciano, che con Pippo è uno dei due figli adottivi di Franco, e Rudolf Nureyev, che era di pessimo umore perché era stato lasciato fuori del cancello di notte, dopo un appuntamento d’amore finito male. Mi ritirai nella mia stanza perché avevo paura che un pezzo del vaso di porcellana in frantumi mi cadesse in testa».
[…] Cosa pensa del Me Too?
«Non saprei cosa rispondere, ai miei tempi dare una pacca sul sedere a una soubrette era considerato un complimento. Lo so, era un altro mondo, ma è quello in cui sono cresciuta».
La mancata maternità?
«Meglio così, non avendoli avuti non sappiamo cosa ci manca. Ho sempre voluto essere indipendente e con i figli non sarebbe stato possibile. Abbiamo scelto il lavoro».
Ogni tanto parla al plurale, anche per sua sorella.
«Ma siamo diverse di carattere, eh. Lei più espansiva, ordinata e pigra; io più inquieta, sportiva e attiva. Dicevano che Alice ha gli occhi di un angelo e io di un diavolo».
Avevate assicurato le vostre gambe?
«No, ma nei contratti con la Rai o nei teatri dovevamo firmare la clausola che non potevamo usare le scale, solo l’ascensore. Ci era proibito».
[…] Litigate?
«Sì ma per delle stupidaggini, magari io parlo e lei non capisce cosa sto dicendo. Cose così. Poi se il giorno che cucina lei qualcosa non mi piace me lo caccio in gola e lo tengo per me».
E sul lavoro litigavate?
«Abbiamo rischiato più volte di sciogliere il duo Kessler, poi tutto si ricomponeva. Erano motivi futili».
[…] Tra cent’anni, quando dovrà separarsi da sua sorella gemella…
«Noi abbiamo chiesto di essere cremate e seppellite con nostra madre e il nostro barboncino Yellow. Però non credo sarà possibile perché in Germania c’è una legge molto severa sulla cremazione».
Ci stavamo dimenticando di Don Lurio, il coreografo della Rai.
«Aveva il complesso dell’altezza e si comportava da sadico. Costringeva a esercizi che ci faceva sbucciare le ginocchia. Per giustificarsi diceva che anche le sue erano rovinate. Ma noi che c’entravamo?».
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aldo balocco con le gemelle kessler nel 1975
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gemelle kessler sulla copertina di playboy
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