donna giornali quotidiani

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - DAL “CORRIERE DELLA SERA”: “UN COLONNELLO DEL SERVIZIO DI SICUREZZA UCRAINO (SBU) IVAN VORONYCH È STATO UCCISO A COLPI D’ARMA DA FUOCO A KIEV. IERI MATTINA UN UOMO SI È AVVICINATO E HA SPARATO 5 COLPI DI PISTOLA: L’UOMO È MORTO SUL COLPO". I SICARI HANNO VITA BREVE” – ”LIBERO” DEDICA IN CULTURA UN’INTERA PAGINA A LUCHINO VISCONTI E A VILLA ERBA DI CERNOBBIO, DOVE CREBBE IL REGISTA. PECCATO CHE A CORREDO DEL SERVIZIO PUBBLICHI UNA FOTO DI MICHELANGELO ANTONIONI...

Dalla rubrica “Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto, pubblicata da Il Foglio – Estratto

 

maurizio belpietro

Trinchetto. «Anche gli Agnelli pagano le tasse. Ricordo, era l’estate del 2009, quando circolò la notizia di un tesoretto di duemila miliardi di euro che l’Avvocato aveva nascosto al fisco», scrive in prima pagina Maurizio Belpietro, direttore della Verità.

 

Dopo questo incipit dirompente, osserva scandalizzato come nessun organo d’informazione all’epoca avesse dato la notizia: «L’unica eccezione fu costituita dal giornale che allora dirigevo», si vanta (era Libero).

 

gianni agnelli 1

Siamo in grado di svelargli il motivo dell’imperdonabile omissione: le entrate previste dallo Stato italiano per il 2025 ammontano a soli 729 miliardi di euro. Un po’ improbabile che Gianni Agnelli nel 2009 nascondesse all’estero più del doppio, 2.000 miliardi, cioè quanto il bilancio dell’Ue per il 2028-2034.

 

Non basta: Amazon nel 2024 ha fatturato 638 miliardi di dollari, Apple 391, Google 350, Microsoft 245. Totale: 1.624 miliardi di dollari, pari a 1.477 miliardi di euro. Ma, tenendo conto dell’inflazione, i «duemila miliardi di euro» del 2009, citati da Belpietro, oggi corrispondono a 2.680 miliardi.

 

GIANNI AGNELLI E JOHN ELKANN ALLO STADIO NEGLI ANNI 90

Agnelli imboscò quasi il doppio dell’attuale fatturato annuo delle Big Tech? Al direttore della Verità ben si adatta il coro del carosello anni Sessanta dell’acqua di Recoaro: «Cala, cala Trinchetto!». [14 luglio 2025]

 

Humour. Nel medesimo editoriale, Belpietro fornisce ulteriori prove della sua accuratezza. Sempre a proposito di Agnelli, rammenta che «aveva la battuta pronta e anche lo humor lo rendeva affascinante».

 

Ipotizziamo che non si tratti dell’humor che in latino designa gli umori corporei, bensì dell’humour (senso dell’umorismo, in lingua inglese). Poi, in ossequio al suo ben noto conflitto permanente con le virgole, Belpietro infila questa frase: «Ma si tratta anche della fine di un’epoca, con la caduta di un mito e, un po’ anche della sua impunità». Il secondo segno di punteggiatura è ovviamente sbagliato. [14 luglio 2025]

 

killer di ivan voronych

Colpo. Dal Corriere della Sera: «Un colonnello del Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) Ivan Voronych è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco nel quartiere Holosiivskyi di Kiev. Ieri mattina un uomo si è avvicinato al colonnello dei servizi e ha sparato contro di lui 5 colpi di pistola: l’uomo è morto sul colpo». I sicari hanno vita breve. [11 luglio 2025]

 

• Beatificazioni. In un’intervista con Jacopo Scaramuzzi sulla Repubblica, il cardinale Marcello Semeraro accenna alle prossime «beatificazioni di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati». Ma i due giovani, molto popolari nel mondo cattolico, sono già beati: il primo dal 2020 e il secondo addirittura dal 1990.

 

Il prossimo 7 settembre saranno dunque celebrate le loro canonizzazioni, cioè diventeranno santi. Resta però il dubbio se la macroscopica svista sia del prelato o del vaticanista.

 

carlo acutis

Il quale comunque non si è accorto della didascalia che definisce il cardinale pugliese «prefetto del dicastero per le Cause dei Santi», mentre la dizione esatta è «delle Cause dei Santi». [7 luglio 2025]

 

Orrore. Titolo dalla prima pagina del Manifesto: «Siria, torna l’orrore settario». Se invece fosse un orrore imparziale, tutto a posto. [16 luglio 2025]

 

Mattarella. «Nel 2008 Meloni ha paventato la messa in stato di accusa per alto tradimento o attentato alla Costituzione (figurarsi) di Sergio Mattarella perché aveva osato impedire a un impenitente antieuropeista, Paolo Savona, di diventare ministro dell’Economia», scrive Gianluca Passarelli su Domani.

 

pier giorgio frassati

Si dà il caso che nel 2008 l’attuale capo dello Stato non ricoprisse alcun incarico: aveva lasciato la Camera, dov’era stato eletto la prima volta per la Dc nel 1983. [10 luglio 2025]

 

Titolare. In una notizia del sito Vatican News si legge che papa Leone XIV durante il suo primo soggiorno a Castel Gandolfo celebrerà la «Messa nella Cattedrale di Albano, quella che all’allora cardinale Prevost era stata assegnata come Chiesa titolare nel Concistoro della creazione cardinalizia».

 

leone xiv a castel gandolfo

A parte le quattro inutili maiuscole e il pleonastico «allora», l’errore è da matita blu, trattandosi della testata giornalistica unica che, con la riforma voluta da papa Francesco, di fatto ha sostituito sia L’Osservatore Romano sia la Radio Vaticana, sotto la direzione di Andrea Tornielli.

 

La sede suburbicaria di Albano solo all’inizio del 2025 è stata infatti assegnata da Bergoglio a Prevost, il quale al momento della creazione cardinalizia nel concistoro del 2023 ebbe invece la diaconia di Santa Monica. [4 luglio 2025]

 

libero antonioni al posto di visconti

Santo Graal. Simonluca Pini del Sole 24 Ore si reca alla Lamborghini e annuncia estasiato: «Durante la nostra visita abbiamo potuto accedere all’Archivio Storico, vero e proprio “Santo Graal” del marchio di Sant’Agata Bolognese». Paragone assai improprio: il Santo Graal è non è il tesoro che si possiede, bensì l’oggetto della ricerca, l’obiettivo ideale irraggiungibile. [6 luglio 2025]

 

Visconti. Libero dedica in Cultura un’intera pagina a Luchino Visconti e a Villa Erba di Cernobbio, dove crebbe il regista. Peccato che a corredo del servizio pubblichi una foto di Michelangelo Antonioni. [4 luglio 2025]

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962 (10)jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962 (2)

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…