#2023pulci0711

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI – “OPEN” DÀ NOTIZIA DI UN UOMO MORTO A 45 ANNI DOPO UN INTERVENTO: “AVEVA SCELTO QUELLA CLINICA PERCHÉ PRATICAVANO LA SEDAZIONE AL POSTO DELL’AUTOPSIA”. IL FAMOSO SONNO ETERNO - "L’UNIONE SARDA": "SOSTA GRATIS PER DUE ORE ALL’AEROPORTO DI CAGLIARI. RIMOZIONE SFORZATA PER CHI SFORA". REPRIMIAMO GLI SFORZI DI VOMITO - "IL FATTO QUOTIDIANO" CONFONDE "RIDER" (FATTORINO) CON "RAIDER" (FINANZIERE CHE SPECULA IN BORSA) . TESTA BASSA E PEDALARE!

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

open, sedazione al posto dell'autopsia

Incipit di un articolo di Massimiliano Panarari sull’Espresso: «L’intelligenza artificiale in redazione. Bild, la testata tedesca simbolo del giornalismo tabloid (una corazzata da 5 milioni di copie giornaliere), ha annunciato nei giorni scorsi una massiccia adozione dell’Ia». Come già accaduto in passato sulla Stampa, Panarari ha la brutta abitudine di irrobustire i suoi editoriali prendendo per oro colato quello che trova in Wikipedia.

 

I 5 milioni di copie si riferiscono in realtà al luglio 2002, come peraltro specificato dalla stessa Wikipedia alla voce «Bild». Il fatto è che da 40 anni a questa parte la tiratura del quotidiano popolare tedesco è calata dell’80,84 per cento: da 5,5 milioni di copie giornaliere nel 1983, record assoluto, a 1.053.897 copie registrate nel bollettino di gennaio 2023 dell’Ivw, l’Informationsgemeinschaft zur Feststellung der Verbreitung von Werbeträgern, un’associazione con sede a Berlino, formata da società di media, inserzionisti e agenzie pubblicitarie, che dal 1949 verifica in modo neutrale i dati diffusionali.

 

•••

 

domani senza l'articolo

Di Arnaldo Forlani, morto a Roma all’età di 98 anni, Virginia Piccolillo scrive sul Corriere della Sera: «Due volte segretario della Dc, ministro degli Esteri, della Difesa e delle Partecipazioni Statali, più volte presidente del Consiglio arrivò ad essere candidato alla Presidenza della Repubblica». Non è così. Forlani fu presidente del Consiglio una sola volta e per meno di un anno: il suo governo restò in carica dal 18 ottobre 1980 al 27 giugno 1981.

 

•••

 

Titolo dalla prima pagina del Fatto Quotidiano: «Conad è nei guai: quegli strani patti col rider Mincione». Lo svarione viene ripetuto nell’occhiello a pagina 12: «Terremoto. Il gigante è scosso dalle accuse di alcuni azionisti per l’operazione Auchan in cui era coinvolto il rider imputato in Vaticano: “Danni per centinaia di milioni”».

 

Il finanziere che compie in Borsa operazioni speculative acquistando grosse partite di titoli per poi rivenderli si chiama raider. Raffaele Mincione qui è stato trasformato nel rider, cioè il fattorino che effettua in bicicletta le consegne a domicilio. Testa bassa e pedalare!

 

il fatto quodiano, il raider diventa rider, prima pagina

•••

 

Notizia dell’Unione Sarda su Twitter: «Ora è ufficiale: dal 3 luglio area di sosta gratis per due ore all’aeroporto di Cagliari. Rimozione sforzata per chi sfora». Reprimiamo gli sforzi di vomito.

 

•••

 

Dalla rubrica Pietre di Paolo Berizzi sulla Repubblica: «L’hanno spintonato e insultato con queste parole, “ricchione di merda”. Aggressione omofoba a Torino per Christian Floris, direttore artistico del Festival della Cultura di Alassio. Il noto speaker torinese, reduce dal concerto di Marco Mengoni allo stadio Grande Torino, si trovava in un locale del centro con degli amici. È andato in bagno, ha bussato ad una porta chiedendo di fare in fretta perchè chi si trovava all’interno del servizio lo occupava da un po’ facendo selfie e rispondendo al telefono». A parte il perchè con l’accento grave anziché acuto, significa che Floris vede attraverso le porte chiuse quello che fa la gente dentro le toilette?

 

•••

Arnaldo Forlani

 

Sergio Romano nella sua rubrica L’ago della bilancia sul Corriere della Sera: «Gli avvenimenti internazionali degli ultimi anni ci avevano indotti a ritenere che l’epoca dei grandi leader (Mussolini, Hitler, Franco, Chamberlain) fosse finita». Un grande leader Arthur Neville Chamberlain, primo ministro del Regno Unito dal 1937 al 1940, il quale cedette alle rivendicazioni della Germania nazista su Sudeti, Austria e Cecoslovacchia, nonché a quelle dell’Italia fascista e della Spagna franchista? Forse Romano intendeva riferirsi a Winston Churchill, che infatti succedette allo screditato Chamberlain.

 

•••

 

Open, giornale online, dà notizia di un uomo morto a 45 anni dopo un intervento dal dentista: «La moglie ha riferito che aveva scelto quella clinica perché praticavano la sedazione al posto dell’autopsia». Il famoso sonno eterno.

 

•••

 

veronica gentili

Editoriale di Lucia Annunziata sulla prima pagina della Stampa: «La lettera cui risponde è contro Il Domani e il suo editore De Benedetti, e in difesa della Santanché». O Annunziata non sa leggere o non ci vede bene: la testata è Domani, senza l’articolo determinativo. Questione di poco conto? Non proprio, se persino Domani ha dovuto pubblicare su Twitter un meme, tratto dal film Harry Potter e la pietra filosofale, con il quale ha rimproverato al ministro Daniela Santanchè d’aver «nominato tante volte» il giornale storpiandone il nome con quell’inesistente Il.

 

•••

 

Veronica Gentili all’inizio della sua rubrica del lunedì sul Fatto Quotidiano: «Venerdì mattina Il Corriere della Sera riporta che Leonardo Apache La Russa, figlio dell’attuale Presidente del Senato, è indagato per violenza sessuale». Dev’essere andata a scuola da Lucia Annunziata.

 

•••

 

UMBERTO GALIMBERTI

Titolo dalla prima pagina del Corriere della Sera: «Perseguita la ex dai domiciliari / Si toglie la vita per la paura». Il soggetto sottinteso della prima parte del titolo è il persecutore che tormentava la sua ex. Si deve presumere che resti il soggetto sottinteso anche della seconda parte. Ma a togliersi la vita per paura non è stato lui, bensì la sua ex. Come uscirne? Bastava scrivere: «Perseguita la ex dai domiciliari / Lei per la paura si toglie la vita».

 

•••

 

Simonetta Sciandivasci intervista sulla Stampa il filosofo e psicoanalista Umberto Galimberti e in una risposta gli fa pronunciare la seguente frase: «Lei leggerebbe il mio streptease culturale?». Non che Galimberti sia un cultore della lingua inglese, ma, conoscendolo, escludiamo che possa aver detto streptease (in luogo di striptease, spogliarello): detesta gli strepiti.

RAFFAELE MINCIONE

 

•••

 

Per la serie In viaggio con le firme, Manuela Croci presenta sul Corriere della Sera un’escursione di tre giorni a Trento e dintorni: «Ci si recherà alle Cantine Ferrari per una visita con degustazione che poi proseguirà a Villa Marangon, residenza signorile del ’500 ora di proprietà della famiglia Lunelli fino a chiudersi con un cena stellata nel bistrot della Locanda Marangon». Peccato che siano la Villa Margon (dove, secondo la tradizione, dormì l’imperatore Carlo V, raffigurato degli affreschi della magione) e la Locanda Margon.

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…