
CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI A GIORNALI - TITOLO DA "AFFARI & FINANZA", SETTIMANALE DELLA "REPUBBLICA": "PRESENZIARE I MERCATI ESTERI UNA LEVA PER IL SUCCESSO". ORMAI SIAMO ALLA TITOLAZIONE PER ASSONANZA: PRESENZIARE AL POSTO DI PRESIDIARE - TITOLO DA "ANTEPRIMA": "L’HOSTESS MERA CON IL FIDANZATO PRIMA DI PRECIPITARE DAL TERZO PIANO". CIOÈ ERA UNA HOSTESS PURA, LIMPIDA, SEMPLICE?
“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)
la repubblica presenziare i mercati esteri
Maurizio Belpietro, direttore della Verità, intervista Giuseppe Conte, ex presidente del Consiglio. Ecco la terza domanda: «Questa del tappetino da camera è un’immagine che gli piace molto, perché la ripete più volte. Cerco allora di stuzzicarlo, provocandolo su altro: lei fa l’antiamericano, ma sul suo profilo Whatsapp ha l’immagine di John Kennedy, che invase la Baia dei porci e autorizzò l’intervento militare in Vietnam, e Trump la chiamava “Giuseppi”.
Avrebbe rotto con gli Stati Uniti?». Complimenti per la concordanza. «Gli piace»: pronome personale maschile di terza persona singolare. «Stuzzicarlo» e «provocandolo»: lo, pronome personale maschile di terza persona singolare, usato come complemento oggetto. «Lei fa l’antiamericano»: pronome personale femminile di terza persona singolare.
La forma corretta doveva essere: «Questa del tappetino da camera è un’immagine che le piace molto, perché la ripete più volte. Cerco allora di stuzzicarla, provocandola su altro: lei fa l’antiamericano». Inoltre, benché l’invio di truppe statunitensi in Vietnam abbia coinvolto più presidenti, il primo di essi ad autorizzare formalmente un intervento armato su larga scala fu Lyndon Johnson, e non Kennedy come scrive Belpietro.
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Luca Bottura nella rubrica Minimum pax che tiene sulla Stampa: «In Italia, almeno un ragazzo su cinque è stato vittima di bullismo. Gli altri quattro riprendevano col telefonino». Se, su cinque, uno le prende e un altro le dà, diremmo che a filmare con il telefonino saranno gli altri tre, non quattro. Bisogna riconoscere che il Malabrocca della freddura è un fuoriclasse irresistibile quando si cimenta con l’aritmetica.
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«A questo punto non resta che vedere sullo schermo una 007 vestire i gloriosi panni di James Bond». Con queste parole si conclude, sul Corriere della Sera, un articolo di Luigi Ippolito, corrispondente da Londra, che commenta la nomina di Blaise Metreweli, 47 anni, alla guida del MI6, il servizio segreto estero del Regno Unito. Ippolito è in ritardo di quattro anni, cinematograficamente parlando. Infatti, nel film No time to die (2021), James Bond (Daniel Craig) muore e il numero di matricola 007 viene temporaneamente assegnato a una nuova agente del MI6, Nomi, interpretata da Lashana Lynch.
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la repubblica san polo diventa san paolo
In una cartina di Venezia, pubblicata dalla Repubblica in occasione del matrimonio fra Jeff Bezos e Lauren Sánchez, fa brutta mostra di sé la dicitura «San Paolo» per indicare la seconda piazza più grande della città dopo quella antistante alla basilica di San Marco. Si tratta infatti del Campo San Polo, che prende il nome da uno dei 6 sestieri di Venezia. Nella lingua locale, Polo sta per Paolo, ma nessuno userebbe mai il nome italiano dell’apostolo, motivo per cui la basilica dei Santi Giovanni e Paolo è chiamata dai veneziani San Zanipolo (dove Zan sta per Giovanni). Così come, per rimanere alle chiese, San Stae sta per Sant’Eustachio e San Trovaso per San Gervasio e Protasio.
••• Titolo dal Giornale: «Tre film su quattro pagati dallo Stato non hanno mai visto la sala di un cinema». Pleonasmo ridicolo. Il significato di cinema è «sala cinematografica» (Lo Zingarelli 2026). Sarebbe come scrivere «è salito in alto» o «recitare nel ruolo di attore».
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corriere della sera cognome sbagliato
Titolo dal Corriere della Sera: «Bezos e Sánchez sbarcati a Venezia / Le tre (blindatissime) feste vip». Sommario: «La coppia ieri ha fatto visita a Diane Von Furstenberg». Due errori in un cognome: la stilista si chiama Diane von Fürstenberg, con il von minuscolo (come d’obbligo nei cognomi di origine tedesca) e l’Umlaut sulla u.
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Il coltissimo Mephisto Waltz ci regala un’altra delle sue castronerie sin dall’incipit della rubrica che firma sul Sole 24 Ore: «Da sempre Mephisto adora i proverbi, le sentenze, gli aforismi, soprattutto quelli dei secoli lontani. Ad esempio Virgilio (70-19 a.C.) che nelle Egloghe dichiara: “Omnia vincit amor: et nos cedamus amori”, in risposta alla sofferenza di Cicerone (106-43 a.C.) che diceva “Tecum possum vivere, nec sine te”». Ma il povero diavolo non sa che la massima «Sic ego nec sine te nec tecum vivere possum» (Così io non posso vivere né senza di te né con te) fu scritta invece da Ovidio, precisamente in Amores (libro III, poema 11, verso 39). Venne poi ripresa da Marziale (non certo da Cicerone) nei suoi Epigrammi (libro XII, 46), in una forma leggermente diversa: «Nec tecum possum vivere, nec sine te».
la verita' 20 miliardi di aumenti
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Titolo da Affari & Finanza, settimanale della Repubblica: «Presenziare i mercati esteri una leva per il successo». Ormai siamo alla titolazione per assonanza: presenziare al posto di presidiare.
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Andrea Rinaldi sul Corriere della Sera: «Oggi, o al più tardi domani, è attesa l’ordinanza del Tar del Lazio a cui l’ex popolare si è appellata chiedendo Banco Bpm contestando la delibera Consob del 21 maggio scorso con cui l’authority di Borsa ha sospeso l’offerta di Unicredit (ieri a sconto del 6,7%) spostando la conclusione al 23 luglio». Tutto chiaro.
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il giornale la sala di un cinema
Titolo da Anteprima: «L’hostess mera con il fidanzato prima di precipitare dal terzo piano». Cioè era una hostess pura, limpida, semplice?
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Titolo dalla Verità: «La batosta al voto non serve a Landini / Ancora un no a 20 miliardi di aumenti». Quando ci sono di mezzo gli stipendi, un aumento vale parecchio, ma se gli aumenti sono 20 miliardi si perde il conto. Infatti il 20 non è riferito al numero degli aumenti, bensì alla loro entità complessiva. Bastava scrivere: «Ancora un no ad aumenti per 20 miliardi».
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Dopo averlo già fatto in un editoriale contro l’editore Carlo De Benedetti, Libero cambia anche in un titolo la testata del quotidiano dell’Ingegnere: «Toh, su Occhiuto indagato “il Domani” sapeva già tutto». Il nome del giornale è Domani, non Il Domani.