giornali quotidiani

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI – TITOLO DAL SITO DEL “CORRIERE DELLA SERA”: “FRANCESCO GUCCINI DIVENTA NONNO: È NATO PIETRO, IL FIGLIO TERESA”. IL GENDER DILAGA – DAL SITO DELLA “GAZZETTA DEL SUD”, QUOTIDIANO DI MESSINA: “‘FELIZ NAVIDAD’ DI JOSÉ FELICIANO TRA LE CANZONI DI NATALE 2023 PIÙ AMATE IN ITALIA”. SI SONO PORTATI AVANTI CON IL LAVORO 

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

Intervistato da Raffaella De Santis sulla Repubblica, Sebastiano Mondadori, nipote di Alberto Mondadori, al quale ha dedicato la biografia Verità di famiglia (La nave di Teseo), racconta del padre di Alberto: «Arnoldo», il leggendario editore originario di Poggio Rusco, «era nato in una famiglia poverissima della Bassa mantovana e con la licenza elementare aveva messo su una tipografia trovando finanziatori».

 

Il giovane Sebastiano Mondadori, classe 1970, non sembra conoscere molto bene la storia di famiglia. Arnoldo Mondadori non «aveva messo su» nessuna tipografia: nel 1907, diciottenne, si era limitato a rilevarne una già esistente, dove lavorava da pochi mesi come garzone, la tipografia Manzoli di Ostiglia, ribattezzata La Sociale nel 1912. In questa avventura non ebbe finanziatori, bensì solo il «supporto di un imprenditore locale», come si legge nell’Album Mondadori 1907/2007.

 

***

 

ANDREA MONDA CON PAPA FRANCESCO

Andrea Monda, direttore dell’Osservatore Romano, scrive nell’editoriale di prima pagina: «Anche oggi, nelle tante Betlemme del mondo, i bambini ci guardano. E ci interrogano. Betlemme oggi è non solo in Israele ma anche in Ucraina». Sfondone da incidente diplomatico: Betlemme si trova in Cisgiordania, non in Israele, e dal 1995 la cittadina è sotto la giurisdizione dell’Autorità nazionale palestinese. Non basta chiamarsi Monda per avere uso di mondo.

 

***

 

francesco guccini

Titolo dal sito del Corriere della Sera: «Francesco Guccini diventa nonno: è nato Pietro, il figlio Teresa». Il gender dilaga.

 

***

 

Dal Fatto Quotidiano: «“Per diventare un bambino, c’ho messo anni”». Premesso che il titolo riferisce una frase di Roberto Saviano, del quale non abbiamo ancora ben capito se parla come scrive o scrive come parla, il ripugnante costrutto colloquiale c’ho per i linguisti Francesco Sabatini e Luca Serianni non è ammesso nella lingua scritta: il ci si elide solo davanti a parole che cominciano per i e con c’è e c’era. La nota d’uso dello Zingarelli 2023 su elisioni e troncamento conferma: «La particella pronominale o avverbiale ci si elide soltanto davanti a e o i: c’è, c’era, c’eravamo, c’incontrammo, ma non c’andai, c’urlò, bensì ci andai, ci urlò».

 

***

 

michela murgia

Sotto il titolo «I cattolici amano un Dio Bambino perché rifiutano la complessità», La Stampa ospita alla vigilia di Natale un’articolessa di Michela Murgia che comincia così: «Il cattolicesimo è l’unica tra le confessioni cristiane a infantilizzare il suo Dio». A parte l’uso improprio del verbo, la scrittrice palesa una conoscenza francamente modesta del cristianesimo nella sua complessità. Murgia ignora che la figura del Christkind o Christkindl, il Gesù Bambino, è di origine luterana, non cattolica. A imporla fu lo stesso Martin Lutero (1483-1546).

 

Per tacere della lussureggiante tradizione teologica e liturgica di tutte le Chiese orientali, ortodosse e cattoliche senza distinzione, sulla nascita di Gesù. Prendendosela con il concetto dell’incarnazione finalizzata alla divinizzazione dell’uomo, che sarebbe ancora una volta solo cattolica, Murgia conferma di non sapere proprio nulla dei cristianesimi orientali.

 

***

 

NATALIA ASPESI MATTEO RENZI

Natalia Aspesi intervista Matteo Renzi sul Venerdì di Repubblica e gli fa dire: «Adele ed io abbiamo trovato un modo nostro di stare insieme. Ed è un modo che funziona».

 

Dovendo escludere che Renzi non sappia che sua moglie si chiama Agnese, sospettiamo che vi sia di mezzo una libagione prenatalizia di Natalia.

 

***

 

STEFANO LORENZETTO

Stando a ciò che scrive Gianni Barbacetto sul Fatto Quotidiano, Francesco Polidori sarebbe «il fondatore della Scuola Radio Elettra e del Cepu». Difficile che Polidori possa aver fondato qualcosa all’età di 3 anni, considerato che lui è nato nel 1948 e la Scuola Radio Elettra nel 1951. Infatti si è limitato a rilevare da adulto l’istituto torinese che stava per fallire.

 

***

 

Libero, vero crollo del finto ponte

Libero dedica un titolo a tutta pagina alla serie tv di Amazon che attribuisce a ipotetiche infiltrazioni mafiose il cedimento di un’opera pubblica immaginaria: «Ira di Salvini per il finto crollo del Ponte».

 

Il titolo avrebbe un senso se il ponte sullo Stretto di Messina fosse vero. Ma il ponte non c’è, non esiste. In altre parole è finto (inventato per la fiction, appunto). Quindi come fa Matteo Salvini ad arrabbiarsi per un crollo finto di un ponte finto? Il titolo corretto doveva essere: «Ira di Salvini per il crollo del Ponte finto».

 

***

Corriere, case e camere separate

 

Titolo dal sito del Corriere della Sera: «Sonia Bruganelli: “Io e Bonolis? In case separate, è il segreto per stare insieme”». S’incontreranno ai giardinetti? Non proprio, a giudicare dall’occhiello: «L’imprenditrice: “Dormire in camere separate è un segno di civiltà”».

 

***

 

Dal sito della Gazzetta del Sud, quotidiano di Messina: «“Feliz Navidad” di José Feliciano tra le canzoni di Natale 2023 più amate in Italia». Si sono portati avanti con il lavoro.

Gazzetta del Sud, già Natale 2023stefano lorenzetto per la quinta volta nel guinness dei primatiStefano Lorenzetto

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - MA "LA STAMPA"

DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI (POI SBARCHERA' FLAVIO CATTANEO?)

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?