“FACEVO L’AUTOSTOP DOPO NOTTI PASSATE A DORMIRE CHISSÀ DOVE…” – LA VITA PAZZA DEL 63ENNE BRUNO BARBIERI, CHE HA SEMPRE RIVENDICATO IL PIACERE DI "SPERIMENTARE" (“RAPPORTI OMOSESSUALI NON NE HO MAI AVUTI, MA È CAPITATO CHE FOSSIMO IN TRE O QUATTRO E CI FOSSERO ANCHE UOMINI") - LE ACCUSE DI PUBBLICIZZARE I TOPPER IN “QUATTRO HOTEL” (“UNA FESSERIA”), IL FRATELLO CRITICATO PER I PANETTONI VENDUTI ANCHE A 70 EURO, LA POLITICA (“QUALCOSA AL MINISTERO DEL TURISMO POTREI SUGGERIRLA”), LA CUCINA ITALIANA PATRIMONIO UNESCO E LA STILETTATA ALLA BUROCRAZIA (“SIAMO DEI DEMENTI, DA NOI OCCORRONO ANCORA ANNI E TONNELLATE DI CARTE PRIMA CHE UN RAGAZZO POSSA APRIRE ANCHE UN BISTROT”) - LA FERRARI GIALLA DI WARHOL E QUEL SALMONE CUCINATO PER SENNA…
Carmine Saviano per repubblica.it - Estratti
antonino cannavacciuolo giorgio locatelli bruno barbieri
«Siamo dei dementi», ci dice Bruno Barbieri quando gli chiediamo se l’Italia sta valorizzando come si deve la propria cultura enogastronomica, candidata a diventare patrimonio immateriale dell’Unesco.
«Nelle ultime settimane sono stato a Miami e qui, come ovunque nel mondo, ogni prodotto italiano crea status symbol. Dal pacco di pasta al ristorante. E da noi occorrono ancora anni e tonnellate di carte prima che un ragazzo possa aprire anche un semplice bistrot. Ma siamo pazzi? Siamo seduti sull’oro e facciamo zero».
E allora chef Barbieri le tocca la politica se vuole migliorare qualcosa.
«Non ho mai pensato a un impegno diretto e non mi hanno mai proposto una candidatura. Ma qualcosa al ministro del Turismo la potrei suggerire».
Intanto cosa suggerirà ai nuovi concorrenti di Masterchef? Si torna in onda giovedì 11 dicembre.
«Che il futuro della cucina, come quello del pianeta intero, è nella sostenibilità. Non bisogna buttar via niente. Neanche lo scarto della verdura».
Neanche le ricette della nonna.
«Quelle sono il vero pilastro del nostro patrimonio culinario. Bisogna innovare però. Diventare un po’ più green. Ricercare la qualità, cuocere poco gli alimenti»
Da cosa si accorge se un concorrente ha talento?
«Da come tocca il cibo. E se ha capito cosa è diventato Masterchef».
Cosa è diventato?
«Niente più dilettanti allo sbaraglio. Bisogna arrivare molto preparati. E non intendo che basta avere un sacco di erudizione».
(...)
Il Barbieri ventenne…
«…cioè quello di dieci anni fa…».
…avrebbe partecipato a Masterchef?
«Mi sarei buttato subito. All’inizio serve anche tanta incoscienza».
Il giovane Barbieri era uno scapigliato?
«Ho fatto autostop in autostrada per arrivare in tempo a una fiera a Bordeaux dopo una notte passata a dormire chissà dove».
Spericolato anche oggi?
«Ho aggiunto disciplina. Niente più maratone culinarie fino alle cinque del mattino, continuare a studiare, dieci chilometri di camminata ogni giorno».
A proposito di sport e visto che le piace il tennis: si metta nei panni di uno dei Big three.
«Ma scelgo Federer, senza pensarci un attimo».
Locatelli?
«Lui è un Djokovic».
Cannavacciulo\Nadal un po’ ce lo aspettavamo.
«Antonino è un gigante di perseveranza. Lo chiamo per qualsiasi cosa, ogni tanto mi dice che dovrei pagarlo come psicologo. Lo reputo mio fratello».
bruno barbieri e il topper a 4 hotel
E quindi ha un fratello accusato di vendere panettoni anche a 70 euro.
«Divento pazzo quando leggo queste cose. Ma questi leoncini da tastiera lo sanno quanto tempo e quanta ricerca ci vuole per arrivare a quel prodotto? E lo sanno che tutta quella ricerca viene poi presa dalle grandi aziende per migliorare ogni singolo panettone?».
Torniamo ai carboidrati. Ricorda cosa cucinò per Andy Wharol?
«Sono passati più di 40 anni… arrivò con una Ferrari gialla. Però ricordo cosa cucinai per Ayrton Senna».
Una feijoada?
«No, un meraviglioso salmone».
(...)
E tra i suoi colleghi c’è la consapevolezza che Masterchef è una vetrina per la cucina italiana?
antonino cannavacciuolo bruno barbieri giorgio locatelli
«Migliorano. Sa quanti che ci hanno detto di no adesso chiamano per dirmi: “Oh, ma che cazzata ho fatto?”. E l’hai fatta sì, caro mio».
È scaramantico?
«Moltissimo…».
Un gatto nero prima di un’esterna?
«Non si va in trasmissione!».
Consigli ai nuovi aspiranti masterchef un film e un libro.
«Il pranzo di Babette, da vedere mille volte. E la biografia di Steve Jobs. Sa, sto scrivendo anche la mia. Ma mica bisogna aspettare il trapasso per pubblicarla?».
Certo che no.
«E allora ci penso. È già un bel mattoncino. Speriamo non ne venga fuori un mappazzone».
bruno barbieri 4 hotel 1
bruno barbieri
bruno barbieri
gli spaghetti alle vongole di bruno barbieri
gli spaghetti alle vongole di bruno barbieri
bruno barbieri

