
“IL PENSIERO SUICIDA È UN FETO CHE CRESCE NEL CRANIO OGNI GIORNO E TI SUSSURRA ‘BASTA’” – FEDEZ HA ANTICIPATO SU INSTAGRAM ALCUNI BRANI DEL SUO LIBRO, IN CUI SI MOSTRA “VITTIMA” DEGLI EVENTI E RACCONTA IL TENTATO SUICIDIO, SEGUITO ALL’INTERRUZIONE DEGLI PSICOFARMACI: “QUELLE PILLOLE BASTARDE ERANO DIVENTATE LA MIA PELLE, IL MIO PENSIERO. E QUANDO LE HO MOLLATE, IL CERVELLO HA COMINCIATO A URLARE” – I DETTAGLI SULLA PARTECIPAZIONE A SANREMO E SULLA FINE DEL MATRIMONIO CON CHIARA FERRAGNI: “ERO INCAPACE DI GESTIRE IL CAOS. TORNARE SU QUEL PALCO, DOVE È INIZIATA LA FINE DI TUTTO. DOVE HO ESAGERATO, MI È STATO DETTO, URLATO. DOVE NON HO AVUTO RISPETTO...” – VIDEO
Estratto dell’articolo di Stefania Rocco per www.fanpage.it
Fedez ha condiviso nelle sue Instagram stories due estratti del suo primo libro, in attesa della pubblicazione. Pagine intime in cui racconta la sua versione dei fatti riguardo i momenti più difficili della sua vita, inclusa la crisi del matrimonio con Chiara Ferragni.
Dai due passaggi che il rapper ha scelto di rendere pubblici emergono diversi dettagli sulla partecipazione a Sanremo, sulla fine della lunga storia d’amore con l’ex moglie e sul tentato suicidio. Quest’ultimo è un tema che l’artista aveva già toccato nella canzone Allucinazione collettiva.
La partecipazione a Sanremo e la fine del matrimonio con Chiara Ferragni
fedez anticipa su instagram brani del suo libro
“Uno scontro tra due parti di sé stessi, che non prevede che entrambe sopravvivano. Il corpo resterà in vita dopo l’amputazione? Ero su quel palco, incapace di gestire il caos, ma anche in mille altri posti. In tutte le case dell’ultimo anno, su tutti i letti d’ospedale, sui divani dei litigi, nei locali dove mi sono rifugiato e ho fatto casini. Davanti alle facce che ho lasciato si coprissero di lacrime, le facce di chi, sfinito, sfinita, mi ha detto basta»
Con queste parole si apre il primo estratto pubblicato da Fedez, in cui il cantante rievoca il palco dell’ultimo Festival di Sanremo. All’Ariston aveva portato Battito, un brano nato per raccontare il rapporto complicato con gli psicofarmaci.
Proprio dopo Sanremo 2023 e il chiacchierato bacio con Rosa Chemical, sarebbe iniziata la crisi con Chiara Ferragni. […]
Fedez spiega di aver interrotto bruscamente l’assunzione dei farmaci, contrariamente a quanto prescritto da qualsiasi specialista.
«Ho tenuto gli occhi chiusi per non essere travolto, per arrivare alla fine della sola canzone che avrei potuto cantare in questo momento: tornare su quel palco, dove è iniziata la fine di tutto. Dove ho esagerato, mi è stato detto, urlato. Dove non ho avuto rispetto. Tornarci con un pezzo che è stato il mio modo di vedere davvero quello che ci è successo, quello che ho fatto. Poi ho aperto gli occhi, le pupille nere, ultradilatate. Petrolio, buco nero. ‘Il paziente non è cosciente’»
Quindi una riflessione personale sull’identità, la malattia e la fama:
«Come con le sostanze, come coi farmaci che avrebbero dovuto salvarmi e non l’hanno fatto. Questa che leggerete è la storia di uno che non ce l’ha fatta. Le persone credono che io decida, pianifichi, organizzi: io sono il manipolatore, lo stratega, io sono la falena. Ma la verità è che, dall’inizio, c’è una parte di me che non ha deciso quasi niente.
Sin dal principio è stata una corsa, una fuga. Assecondare tutti gli impulsi, specie quelli sbagliati. Come l’attacco della base di Battito. Avevo vent’anni: era esattamente già così. Non voler più prenderle, non voler accontentarsi solo della seconda scelta, umanità di serie C.Dai margini al centro. Così, inizi a correre: arraffi, agguanti, fai male agli altri, ti fai molto male.
Dai margini al centro, per poi tornare indietro, e ricominciare. La fama è simile a un girone infernale: c’è tanta luce ed è un massacro che tutti amano spiare. Ambizione? Narcisismo? Io so solo che ho quasi smesso di vivere: io non so quanto mi resta da vivere.
Quando sto da solo, i demoni arrivano. Proprio i demoni, senza volto o con il mio: con gli occhi neri, come i miei a Sanremo. Dita lunghe e sguardi vuoti. E quindi esco. Parlo con gente. Gente che conosco da sempre o che ho appena conosciuto, non importa. Tutti loro hanno lo stesso problema. Le persone che frequento soffrono della stessa patologia».
Il tentato suicidio
Nel secondo estratto condiviso, Fedez entra nel dettaglio del tentato suicidio. Ne racconta la genesi, il “prima” devastante, più dell’atto stesso: “Non è il salto. Non è il colpo. Non è l’atto in sé. È tutto quello che succede prima. È la gestazione. Figlia di un lungo periodo di progettazione di tale atto. Un feto che cresce nel buio del cranio, che ti sussurra piano, ogni giorno, ‘basta’”.
A scatenare la crisi più profonda sarebbe stata la sospensione improvvisa degli psicofarmaci:
«Ci sono arrivato dopo aver mollato gli psicofarmaci di botto, come si butta via un pacchetto di sigarette vuoto. Uno dice: ‘sono solo pillole’. Ma quelle bastarde erano diventate la mia pelle, la mia lingua, il mio pensiero. E quando le ho mollate, il cervello ha cominciato a urlare. Come quando ti disintossichi dall’eroina. Dieci giorni. Crampi.
fedez marco masini a sanremo - foto lapresse
Le gambe come blocchi di carne molle. I sogni si mangiavano la realtà, mi svegliavo e non capivo se ero sveglio o solo in un altro livello di inferno. Un tunnel. Ma mica con la luce in fondo. Solo cemento e buio e i miei occhi. Il dopo è stato peggio. Perché il corpo ha smesso di tremare, ma la testa era una stanza chiusa a chiave. Il mio cervello gridava per avere la sua dose e non c’era nessuno»
chiara ferragni fedez
fedez chiara ferragni
fedez chiara ferragni
fedez chiara ferragni