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“BERLUSCONI MI VOLEVA CANDIDARE” – FIORELLO SI CONFESSA A GIANMARCO CHIOCCI: “PER CHI HO VOTATO? GUARDO LE PERSONE, SE MI PIACE UNA PERSONA, VOTO QUELLA. SE STA A DESTRA O A SINISTRA, MI INTERESSA POCO” – “GIORGIA MELONI? LA TATA IDEALE, HO UN BEL RICORDO, NULLA DA DIRE SU GIORGETTA. STUDIAVA E NON FACEVA GIOCARE LA BIMBA CON LE BAMBOLETTE, MA AMAVA I LEGO” – L’ANSIA PER LE INTERVISTE, LA PRESSIONE E IL POSSIBILE RITIRO: “CREDO CHE CI STIAMO AVVICINANDO” – BAUDO, BONGIORNO E COSTANZO: “È STATO DETERMINANTE” - VIDEO

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SPECIALE TG1 – INTERVISTA A FIORELLO BY GIANMARCO CHIOCCI

https://www.raiplay.it/video/2023/12/Stasera-parlo-io-Rosario-Fiorello---Speciale-Tg1---Puntata-del-30122023-0c1a5253-2a8b-4103-b89a-d71748142c1d.html

 

FIORELLO: “BERLUSCONI VOLEVA CANDIDARMI. GIORGIA MELONI UN’OTTIMA TATA, FACEVA GIOCARE MIA FIGLIA CON I LEGO. I MIEI MAESTRI? COSTANZO, BAUDO E MIKE”

Estratto dell’articolo di Andrea Pascoli per www.repubblica.it

 

fiorello al tg1

È stato un Fiorello come non lo si era mai visto né sentito quello su Rai 1 sabato 30 dicembre a Stasera parlo io, il programma di access prime time che ha visto lo showman intervistato dal direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci.

 

Un faccia a faccia in cui i due hanno ripercorso la “vita spericolata” del conduttore in un ritratto inedito e intimo. Sebbene fuori dalla sua comfort zone: “Entro in ansia con le interviste” ha infatti esordito Fiorello, “nonostante sia ormai alla soglia dei quarant’anni di carriera, le interviste mi mettono un po’ ansia, perché a volte mi sembra di non essere all’altezza della domanda, o di essere banale. Mentre l’intervistatore ti fa la domanda, penso nel mio cervello ‘questo l’ho già detto, questo non si può dire’. Poi, adesso, con il politicamente corretto diventa ancora più difficile, bisogna misurare le parole qualunque cosa si dica”.

 

A Sanremo con il Glass

fiorello meloni

A condurre i giochi, dopotutto, è lui. Proprio come con Viva Rai 2, il suo programma mattutino quotidiano: “Dove trovo la voglia ogni mattina? Me lo chiedo pure io. C’è questa magia e non c’è niente da fare, quando metti il primo passo sul palcoscenico immediatamente si crea la magia, sparisce tutto. E si spegne immediatamente quando dici ‘Ci vediamo domani’”.

 

Una postazione […] che […] si sposterà a breve a Sanremo in previsione dell’imminente Festival 2024, di cui Fiorello sarà co-conduttore al fianco dell’amico Amadeus nell’ultima serata di sabato 10 febbraio.

 

berlusconi ritwittato da fiorello

“Ci sarà il glass di Viva Rai 2 all’Ariston, avrò la possibilità di entrare in teatro ma non di andare sul palco – ha anticipato – ci siamo dati una regola con Amadeus, io devo andare sul palco sabato, l’ultima serata del Festival, la sua ultima.

 

Quindi lo devo prendere e portare via. Fino ad allora potrò entrare in sala, ci saranno dei cartelli sul palcoscenico con scritto ’Io non posso salire’ con la mia faccia. Posso arrivare in cima alle scale ma non scendere e in platea ma non salire. […] Chi lo sa. Se sarà davvero il suo ultimo Festival? Sì, ma secondo me fra due anni torna”.

 

fiorello intervistato da gianmarco chiocci al tg1 2

[…]  Fiorello ha voluto quindi spendere due parole […] sui suoi maestri: “Pippo Baudo? Una figura di riferimento per tuti i siciliani che hanno intrapreso la carriera. La data del suo compleanno per noi è come Natale. Io il suo erede? Diciamo che facciamo cose diverse. Per me il suo erede è Amadeus. Mi bocciò a un provino, non mi prese perché mi disse che dovevo fare altro, nel senso che non ero ‘un artista da tre minuti’. ‘Tu in tre minuti dici solo come ti chiami’, queste furono le sue parole, ‘Io ho bisogno di persone che in tre minuti mi facciano uno show, tu hai bisogno di un intero programma ma qui ci sono già io’”.

 

fiorello baudo

E ancora: “Mike e Maurizio Costanzo sono quelli con cui ho avuto più a che fare. Maurizio Costanzo è stato determinante nel cambio di direzione della mia vita, è arrivato nel momento in cui da Milano decisi di cambiare vita e venire a Roma. Mi accolse al Costanzo Show, poi facemmo un’edizione di Buona domenica e lì conobbi mia moglie Susanna. Con Mike abbiamo passato cinque anni bellissimi, facevamo una campagna pubblicitaria di una compagnia telefonica e ci siamo divertiti tantissimo. Lui si divertiva come un bambino”.

 

fiorello intervistato da gianmarco chiocci al tg1 10

[…]   “La Chiesa? Da poco sono stato dal Papa, siamo andati in gruppo e quando sono arrivato davanti a lui gli ho dato la mano e ha fatto un’espressione tipo ‘Guarda chi c’è’. Perché ogni tanto ho fatto qualche battutina".

 

"Se mi hanno chiesto di entrare in politica? Quando ero a Milano sì, ai tempi c'era Silvio Berlusconi, lavoravamo insieme a lui quindi era capitato". E alla domanda se gli sarebbe piaciuto diventare deputato o senatore risponde: "Non ne sarei capace".

 

fiorello costanzo

Quanto, poi, alla domanda su chi voti, o abbia votato, “faccio parte della vecchia guardia – replica - io non so Walter Chiari per chi votasse, non l’ho mai saputo. Partecipazioni a eventi politici? Mi sono sempre tenuto abbastanza pulito. Io voglio fare spettacolo. Per chi ho votato? Io guardo le persone, se mi piace una persona voto quella persona. Se sta a destra, se sta a sinistra, mi interessa poco. A me interessano le sue idee”.

 

"Giorgia Meloni, la tata ideale”

E, a proposito di politica, come non citare allora l’aneddoto della premier Giorgia Meloni babysitter della figlia: “Mia moglie diceva che era bravissima, studiava nel mentre e non faceva giocare la bimba con le bambolette, ma amava i Lego, costruiva e faceva fare costruzioni” – le sue parole – “Comunque un bel ricordo, nulla da dire su Giorgetta”.

 

amadeus fiorello jovanotti

[…] Decisamente una vita piena e una carriera lunga e costellata di successi quella di Fiore che, con i suoi “sessantaquattro anni a maggio”, si è dichiarato soddisfatto: “[…] Per me va bene così, tutto quello che c’è stato, non toccherei niente. Anche le cose brutte. Mi sarebbe piaciuto tanto essere un calciatore di quelli pazzeschi, ultimamente un tennista di quelli pazzeschi. Ma, ovviamente, non avevo caratteristiche idonee a diventare un campione di niente.

 

Rimpianti? Quello di non aver potuto studiare come avrei voluto. Io a scuola non ero male, il mio problema era la frequenza e che non ci andavo a scuola. Ma quando andavo funzionavo tantissimo. Avrei voluto leggere di più e avrei voluto tantissimo studiare la musica e imparare a suonare uno strumento. E soprattutto mi sarebbe tanto piaciuto imparare a parlare una lingua straniera come l’inglese. Ho rinunciato a tante cose bellissime solo per l’imbarazzo di parlare inglese”.

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"Avevo detto: a cinquant’anni smetto...”

Da ultimo, infine, la domanda di rito sull’eventuale intenzione di smettere e ritirarsi: “Dire basta? Sempre, volevo mollare già il terzo giorno” – ha confessato – “Ho sempre detto ‘Basta’, ma sono arrivato a sessantatré anni. Ma comunque credo ci stiamo avvicinando, non credo di essere uno di quelli che arriverà alla carriera super lunga. Credo siano le ultime battute di una carriera bellissima, non mi posso lamentare di niente. Ma non diciamo niente: una volta ho detto ‘A cinquant’anni smetto’ e sono già sessantatré, quindi…”.

claudio cecchetto jovanotti fiorellofiorello al tg1 FIORELLO VIVA RAI 2FIORELLO JOVANOTTI CECCHETTO

 

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