“FORMIDABILE DISCORING” È UNA RIEVOCAZIONE NOSTALGICA CHE UNISCE E COSTA POCO” – ALDO GRASSO IN LODE DEL PROGRAMMA IN ONDA SU RAI2: “PENSATE COM’ERANO I TEMPI: QUARANTA MINUTI DI MUSICA LEGGERA CON PUBBLICO DI RAGAZZE DAI TREDICI AI VENT’ANNI E GIANNI BONCOMPAGNI CHE POTEVA PERMETTERSI DI SCEGLIERE E PROPORRE DI SETTIMANA IN SETTIMANA I MOTIVI PIÙ VENDUTI SUL MERCATO DISCOGRAFICO MONDIALE, CON PRESENZE IN STUDIO O CON FILMATI. IL MODELLO ‘MACCHINA DEL TEMPO’ NON CONTEMPLA RIFLESSIONI, ANALISI O SEMPLICI OSSERVAZIONI: SI BASA TUTTO SULLA NOSTALGIA…” - VIDEO
Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per www.ilcorriere.it
Adesso Techetechete’ ha un altro nome, si chiama «macchina del tempo». Ovviamente non sto parlando della trasmissione ortonima (quella titolare del nome anagrafico) ma di uno dei suoi tanti spin-off: «Formidabile Discoring», in versione natalizia (Rai2).
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Pensate com’erano i tempi: dal 20 febbraio 1977 «Domenica in» inaugura un nuovo appuntamento sulla Rete 1 alle 14.30: quaranta minuti di musica leggera con Gianni Boncompagni e un pubblico di ragazze dai tredici ai vent’anni, una specie di campionario di «acquirenti-tipo» (la famosa formula «successo sicuro» di Boncompagni).
I giovani guardavano «Domenica in», cioè guardavano la televisione, la Rai era ancora all’avanguardia anche se il regime di monopolio già scricchiolava, e Boncompagni poteva permettersi di scegliere e proporre di settimana in settimana i motivi più venduti sul mercato discografico mondiale, con presenze in studio o con filmati.
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«Formidabile Discoring» ha l’andamento della commemorazione funebre: i protagonisti dell’epoca, i brani musicali più in voga, il look di moda e gli auguri di Buon Natale in video di Jocelyn, Gianni Togni, Ron, Awanagana, Loretta Goggi, Claudio Cecchetto, Sabrina Salerno, Jo Squillo, Ryan Paris, Gazebo, P.Lion, Isabel Russinova, Drupi, Ivana Spagna.
Il modello «macchina del tempo» non contempla riflessioni, analisi o semplici osservazioni: si basa tutto sulla nostalgia: c’erano i Duran Duran ma anche Loretta Goggi che cantava «Voglia di stringersi e poi/Vino bianco, fiori e vecchie canzoni/E si rideva di noi/Che imbroglio era/Maledetta primavera?».
Queste rievocazioni nostalgiche consolano, uniscono, intrattengono e, tutto sommato, costano poco, ma allo stesso tempo plasmano il modo in cui ricordiamo e interpretiamo il passato.
Avrei voluto, per esempio, che qualcuno mi spiegasse l’involuzione di Emanuela Falcetti.





