francesca reggiani imita giorgia meloni e concita de gregorio

“IO SO GIORGIA, MA NO LA CANTANTE, LA MELONI, SO POLITICA SO CRISTIANA SONO UNA MADRE DELLA GARBATELLA E DELLA MAGLIANA” - FRANCESCA REGGIANI SPOPOLA SUL WEB CON LA PARODIA DELLA DUCETTA: “IMITATRICE A CHI? IO FACCIO SATIRA. GIORGIA MELONI L’HO SEMPRE FATTA PERCHÉ È DONNA E HA UN PIGLIO FORTE- L'INTERVISTA DOPPIA CON LA DE GREGORIO? FUNZIONA PERCHÉ È IL CONTRASTO PERFETTO DI DUE MODI DI STARE AL MONDO…" - VIDEO

 

https://youtu.be/Y73zBHmXRRA

 

MARIA BERLINGUER PER LA STAMPA

francesca reggiani imita giorgia meloni e concita de gregorio14

Spopola sul web la doppia intervista, stile Iene, a Giorgia Meloni e Concita De Gregorio, rivedute e corrette da Francesca Reggiani. «Mette dei fiori nei vostri cannoni» dice la giornalista, «ma questi i fiori se li fumano, si fumano anche i cannoni», ribatte la leader della destra. «Il virus? Non è l’italiano che deve rispettare le regole è il virus che quando entra al bar se deve mettere la mascherina. Io so Giorgia, ma no la cantante, la Meloni, so politica so cristiana sono una madre della Garbatella e della Magliana». Eccola Francesca Reggiani, in teatro con il suo ultimi spettacolo, Gatta morta.

Come nasce una parodia?

francesca reggiani imita giorgia meloni e concita de gregorio13

«Nasce perché nel nostro gruppo storico, quello della Tv delle ragazze per intenderci, ci siamo rese conto che le persone cominciavano a gradire il genere. Non si tratta di imitazioni, ma di satira. Si fanno dei chiari oscuri, si prendono i modi di fare. Niente a che vedere con Alighiero Noschese. All’inizio era un genere che non apprezzavo molto. Ho cominciato con Gigi Proietti, che mi ha dato disciplina ferrea, ti mandava fuori tre giorni se ti beccava a leggere il giornale dopo otto ore di prova. Ero sicura di volar fare l’attrice drammatica, cercavo sempre di fare ruoli che mi comprimevano, Ibsen, Casa di Bambola, poi è il mestiere che ti chiama e ho avuto la fortuna di salire su quel bel carro che era la Raitre di Angelo Guglielmi. Ebbe il coraggio di fare nel 1989 una seconda serata, uno show con sedici attrici tutte sconosciute. Poi il terzo anno è entrato Corrado Guzzanti ed è lì che abbiamo tutte capito. Questo è un mestiere che si fa molto anche al ristorante».

 

francesca reggiani imita giorgia meloni e concita de gregorio12

In che senso?

«Allora andava molto Francesca Dellera, Cinzia Leone parlava tutta la sera al ristorante come lei. “Ciao, so Francesca”, e via con tutte le sue sfumature. A un certo punto le autrici proposero di fare la sigla di coda con la Dellera sopra una nuvoletta che dispensava assiomi. Fu il primo esempio».

 

Il suo primo personaggio?

«Marta Flavi. Ebbi un’influenza lunga e per dieci giorni stetti a casa. In tv alle 15 c’era questo programma che cercava di far mettere insieme le persone, quando sono tornata in redazione ho raccontato di questa signora che tutti i pomeriggi cercava di formare coppie. Ebbe successo. Poi feci Ricciarelli, Parietti, Ferilli, Loren».

 

Veniamo alle politiche, chi ha fatto nella versione della doppia intervista?

francesca reggiani imita giorgia meloni e concita de gregorio11

«La prima sulla falsa riga delle Iene è stata con Carla Bruni ed Elisabetta Tulliani. Questo genere di interviste funziona sempre sugli estremi. Poi feci Giorgia Meloni con Elena Boschi. Quest’anno Meloni e De Gregorio. Con i miei autori lavoriamo insieme da decenni, anche per l’ultimo spettacolo, Gatta morta. In genere è un termine che si usa in modo offensivo per le donne. Ma se lo stesso atteggiamento ce l’ha un uomo ecco che diventa un figo pazzesco, un seduttore. L’obiettivo è anche di insegnare qualche lezione di “gatta mortismo” alle mie amiche».

 

Perché Meloni?

«Intanto perché è donna, ha un piglio forte, una personalità decisa. La facevo anche da sola. L’intervista doppia l’abbiamo scritta prima di Natale. De Gregorio funziona perché è il contrasto perfetto di due modi di stare al mondo, Concita cerca di elaborare mondi e pensieri, l’altra un po’ con frasi fatte, un po’ con piglio ribatte per slogan. Un modo satirico senza cattiveria di contrapporre la sinistra e la destra».

 

La satira ha sempre un punto di vista?

francesca reggiani imita giorgia meloni e concita de gregorio10

«Sì. Abbiamo beccato una chiave giusta. È diventata virale in rete».

Segue la politica?

«Sono una ragazza che viene da quegli anni lì, la mia famiglia mi ha fatto fare il ciclo completo dalla Montessori all’Università. Sappiano tutto della vita delle formiche e niente di Kant».

Si sono mai offese le politiche che ha parodiato?

«No, a partire della Fumagalli Carulli Simpson, noi la chiamavamo così perché aveva i “foularini”. Lei è stata deliziosa. Poi a un certo punto feci Franca Ciampi, uno sketch voluto da Carlo Freccero . C’era un divanetto con un ritratto di Garibaldi e una comparsa con un giornale in faccia. Alla scrivania del presidente c’era la signora Franca che diceva “scusate parlo piano perché mio marito dorme, non voglio disturbarlo mentre riposa e quindi vi dirò che questa settimana è successo questo e quest’altro e lì entrava un pezzo di satira. La signora Ciampi mi ha invitato al Quirinale. Era una donna intelligente, vedeva La tv delle ragazze».

 

francesca reggiani imita giorgia meloni e concita de gregorio9

È entrata qualche scienziata nella sua galleria?

«Ilaria Capua. Rassicura tutti dicendo “diciamo la verità: di questo virus oggi si sa poco o niente, l’unica cosa certa è che è nato a dicembre del 2020, dunque è capricorno».

 

 

francesca reggiani imita giorgia meloni e concita de gregorio7francesca reggiani imita giorgia meloni e concita de gregorio6francesca reggiani imita giorgia meloni e concita de gregorio5francesca reggiani imita giorgia meloni e concita de gregorio4francesca reggiani imita giorgia meloni e concita de gregorio8

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…