carlo freccero fedez pio amedeo

“FEDEZ HA MOSTRATO LA RAI DA BUTTARE. PIO E AMEDEO DIMOSTRANO CHE A MEDIASET PUOI DIRE QUELLO CHE VUOI. E ZALONE…” - FRECCERO PIROTECNICO SUL “FESTIVAL DELLA COMUNICAZIONE” ANDATO IN ONDA NEL WEEK-END IN CUI “LA POLITICA – ANZI I VALLETTI DELLA POLITICA – HANNO DIMOSTRATO TUTTA LA LORO INAZIONE” – "FEDEZ? I CANTANTI NON SI POSSONO MAI CONTROLLARE. SE FOSSI STATA LA VICEDIRETTRICE DELLA RAI 3 GLI AVREI DETTO…” - "PIO E AMEDEO SI SONO RIBELLATI A UN DATO DI FATTO: SULLE RETI MEDIASET CI SONO GAY A OGNI ORA…"

Serena Danna per www.open.online

 

carlo freccero

Il discorso di Fedez, la comicità di Pio e Amedeo, la hit di Checco Zalone: il critico e autore televisivo, veterano del servizio pubblico, commenta «il festival della comunicazione» andato in onda nel weekend

 

fedez

Nessuno conosce la televisione italiana come Carlo Freccero. Il critico e autore televisivo, classe 1947, non è solo l’uomo che ha contribuito a creare la tv privata quando Fininvest era un’idea, ma è soprattutto un veterano del servizio pubblico.

 

ilaria capitani

In quasi 30 anni di carriera ha rivestito diversi ruoli: direttore di rete, consigliere d’amministrazione, fondatore di Rai 4. Della tv conosce tutti i meccanismi, censura compresa: era sua la Rai 2 sottoposta al famigerato “editto bulgaro” di Silvio Berlusconi che portò alla cacciata di Luttazzi, Biagi e Santoro.

 

Difficile non pensare a lui alla fine di questo weekend in cui il mondo della spettacolo – dalla nuova hit di Checco Zalone La vacinada alle polemiche per la trasmissione di Pio e Amedeo su Canale 5 fino all’attacco di Fedez sul palco del Concertone del Primo maggio – è stato protagonista assoluto. Un weekend che Freccero definisce «un piccolo festival della comunicazione».

CARLO FRECCERO RAI

 

Freccero, di recente non si è mai parlato tanto di tv e comunicazione come in questo weekend. Che è successo?

«Questo weekend ha dimostrato quanto tutto sia interconnesso. E così anche la spiegazione esige molti piani – informazione, politica, intrattenimento – dove il tema della comunicazione diventa centrale».

 

pio e amedeo

Partiamo da Pio e Amedeo. Il monologo della puntata finale di Felicissima sera ha attirato molte polemiche.

«Conosco Pio e Amedeo da anni e li ritengo molto bravi. Loro attaccano il politicamente corretto e si sono ribellati a un dato di fatto: sulle reti Mediaset ci sono gay a ogni ora. E loro che sono “trumpiani”, in quanto eterosessuali bianchi, si ribellano a questa narrativa unica.

 

Non solo hanno ragione, ma soprattutto dimostrano che Mediaset è libera. Pio e Amedeo sono solo il contraltare di un onnipresente Tommaso Zorzi (il vincitore del Grande Fratello, ndr) e dimostrano che a Mediaset puoi dire quello che vuoi. Mi hanno ricordato il 1979, quando ho iniziato a Canale 5: si poteva dire qualsiasi cosa, come nel programma Drive In».

 

fedez

Appunto, sembrava una comicità stile Drive in, inadeguata a rappresentare una nuova sensibilità… 

«Ma non è vero! Hanno preso in giro il pubblico di Mediaset, hanno portato sul palco i cantanti neomelodici che piacciono da morire al Sud e nelle tv generaliste non hanno spazio, hanno preso in giro tutte le categorie televisive. Loro sono intelligenti, astuti, e hanno continuamente dato prova di libertà immensa». 

 

E poi hanno preso in giro categorie fragili in una maniera percepita come “vecchia”.

«Vecchissima, non vecchia. Ma come è vecchio il travestimento di un uomo che si veste da donna. Sono modalità vecchie ma – vissute in un contesto diverso – diventano diverse e nuove. Prenda Achille Lauro».

 

pio e amedeo

E allora come si spiega l’indignazione di molti cittadini e cittadine?

«I motivi sono due: a criticarli non è il pubblico che consuma la televisione ma sono quei pochi che leggono i giornali e i tantissimi dell’universo social. E poi su questi temi scattano le tifoserie e si perde sempre di vista il senso di tutto». 

 

achille lauro

Solo poche ore prima della trasmissione di Pio e Amedeo, Checco Zalone ha pubblicato la sua ultima produzione: La vacinada, la storia di un uomo che si innamora di una donna anziana solo perché vaccinata. Come mai nessuno si è indignato per frasi come «Y non mi importa se trovo al mattino il suo sorriso sul mio comodino»?

«Zalone ha fatto un capolavoro di propaganda. Vaccinarsi ti rendo bravo, bello e sessualmente appetibile anche da vecchio. È la punta più alta della propaganda sui vaccini, il migliore assist possibile per Figliuolo».   

checco zalone ed helen mirren in 'la vacinada' 8

 

E poi arriva Fedez.

«E dimostra che la Rai è censurata». 

 

La Rai ha detto che è normale leggere prima i copioni… 

«Ma no, il massimo che capita è che ti chiama il Comitato di Vigilanza e ti chiede di dare la parola a chi è stato attaccato. I cantanti non si possono mai controllare. Se lo pensi, vuol dire che non hai mai fatto tv. Il cantante va per conto suo per definizione.

 

fedez 1

È portatore di un pensiero, che – al pari della canzone – commuove sull’istante ma non incide. L’arte è come la satira, non puoi pensare di mettere i paletti».

 

Da due giorni invece di parlare di Ddl Zan e delle frasi dei leghisti, il discorso dominante pare essere la Rai.

«Certo, perché Fedez arriva e in pochi minuti ti mostra la Rai vecchia e da buttare: l’opposto di Instagram, di Tik Tok, e di tutto quel mondo lì. Fossi stata la vicedirettrice della Rai 3 gli avrei detto: “Ma le vedi le nostre reti? La vita in diretta, gli opinionisti gay, il Festival di Sanremo?

 

Siamo costantemente sul tema della fluidità, non puoi non rendertene conto, non può dire che noi non vogliamo affrontare il tema”. La Rai non è così vecchia come è apparsa il Primo maggio. Lo stesso non posso dire per la politica: nel festival della comunicazione andato in onda questo weekend la politica ufficiale – anzi i valletti della politica – hanno dimostrato tutta la loro inazione».

ALESSANDRO ZAN

 

I valletti della politica?

«La politica vera è un’altra cosa: è quella che si decide a Davos oppure nelle stanze di palazzo dove si decide il Recovery Fund».

 

Fedez ha attaccato anche Draghi perché non si è espresso sul Ddl Zan.

«Certo che non si è espresso, perché la politica è altro. Draghi ha fatto solo un errore: è intervenuto sul calcio, ha voluto fare il politico alla Boris Johnson e ha sbagliato. E sa perché?»

 

CARLO FRECCERO

Mi dica.

«Perché è un tifoso: essere romanista è il suo tallone d’Achille». 

 

A sinistra è in corso il solito “si riparta da Fedez”.

«Che sinistra è quella che vuole ripartire da uno che si compra le scarpe da ginnastica con il sangue umano?»

 

Lei è stato molto vicino al M5S. Giuseppe Conte, considerato il papabile leader del Movimento, è stato tra i primi a esprimere solidarietà al cantante.

santan shoes

«Alle persone non frega nulla di quello che Conte dice su questa storia. E poi, guardi, il Movimento non c’è più. Bisognerebbe capire cosa hanno conservato del progetto originario. Per me vale solo quello che ha detto una volta Beppe Grillo: “Se non ci fossimo stati noi, chissà quante persone sarebbero state in piazza”. La fine dei Cinque stelle è scritta: essere democristiani e impacchettati bene. Ci siamo».

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT