piera degli esposti

IL NECROLOGIO DEI GIUSTI – IN QUALCHE MODO LA CARRIERA DI PIERA DEGLI ESPOSTI, CHE L’HA VISTA TOCCARE DAVVERO TUTTO, NEL TEATRO, NEL CINEMA E NELLA TELEVISIONE, È ESEMPLARE - AVEVA INIZIATO CON LA TV E IL CINEMA DALLA METÀ DEGLI ANNI ’60,  MA ESPLODE CON I DUE FILM DI FERRERI, “STORIA DI PIERA” E “IL FUTURO È DONNA”. CURIOSAMENTE, IL CINEMA NON SOLO LA RISCOPRE, MA LA RENDE UNICA E INDISPENSABILE NEL SUO RUOLO. AL PUNTO CHE NEGLI ULTIMI VENT’ANNI HA UN’ATTIVITÀ CINEMATOGRAFICA CHE NON AVEVA MAI AVUTO PRIMA - VIDEO

 

 

 

 

 

 

Piera Degli Esposti rip

Marco Giusti per Dagospia

 

storia di piera

 

Mi piacerebbe rivedere stasera “Storia di Piera”, il film che le dedicò Marco Ferreri, tratto dalla sua autobiografia cofirmata da Dacia Mariani, con Isabelle Huppert come Piera e Hanna Schygulla come sua madre.

 

E mi piacerebbe rivedere “Il futuro è donna”, il film gemello, diretto un anno dopo da Marco Ferreri e ideato e scritto da Piera Degli Esposti assieme a Dacia Maraini. Film che allora ci apparvero strani, quando anticipavano solo i tempi.

il futuro e' donna

 

Ferreri vide in Piera Degli Esposti, scomparsa oggi a Roma a 83 anni, qualcosa che gli altri registi, soprattutto di cinema non vedevano. Bolognese, nata nel 1938, come Gigi Proietti, si forma al Teatro Stabile dell’Aquila.

 

piera degli esposti marina rocco tutti pazzi per amore

La troviamo nelle grandi regie di Antonio Calenda, “Operetta” di Witold Gombrowicz con Proietti dalla fine degli anni’60, ma anche nell’”Arden di Fabershan” con la regia di Aldo Trionfo nel 1971, ne “La pazza di Chaillot” di Girardoux diretta da Giancarlo Cobelli, ne “La figlia di Iorio”, “Antonio e Cleopatra”.

 

piera degli esposti dacia maraini

Domina gli anni ’70 come protagonista del teatro più sperimentale, e vince nel 1978 il Premio Ubu, ideato da Franco Quadri, per “Molly Cara”. Mentre Proietti prende una strada di cinema, teatro e tv più popolare, Piera Degli Esposti, che aveva iniziato con la tv e il cinema dalla metà degli anni ’60, alternando “Il conte di Montecristo” di Edmo Fenoglio al censurato “Trio” di Gianfranco Mingozzi, una rilettura di “Questi fantasmi” di Renato Castellani al favoloso e innovativo “Il circolo di Pickwick” di Ugo Gregoretti, “Medea” di Pier Paolo Pasolini, “Bisturi, la mafia bianca” di Luigi Zampa a “Sogni d’oro” di Nanni Moretti, esplode però con i due film di Ferreri come paladina di un femminismo che il cinema italiano non aveva ancora trattato così in profondità.

 

piera degli esposti giocare dazzardo

 

E’ una piccola rivoluzione che la riposizione tra le attrici italiane più interessanti del momento, anche se non troverà poi i progetti adatti per portare davvero avanti un discorso così forte sul ruolo della donna.

 

La vogliono Cinzia Th Torrini per il ruolo da protagonista di “Giocare d’azzardo” e  Lina Wertmuller per “Scherzo del destino…”, la vuole di nuovo Mingozzi per “Appassionata”, un film costruito su di lei, ma il cinema la recupererà solo negli anni ’90 in ruoli di signora anziana, un po’ da caratterista, anche se con “L’ora di religione” di Marco Bellocchio e “Il divo” di Paolo Sorrentino vincerà due David.

piera degli esposti sergio castellitto l'ora di religione

 

Curiosamente, il cinema non solo la riscopre, un elenco che va da “Nerolio” di Aurelio Grimaldi a “La sconosciuta” di Giuseppe Tornatore, dove è bravissima, “L’uomo che ama” di Maria Sole Tognazzi, da “Genitori&Figli” di Giovanni Veronesi allo stracultistico “Il compleanno” di Marco Filiberti, ma la rende unica e indispensabile nel suo ruolo. Al punto che negli ultimi vent’anni ha un’attività cinematografica che non aveva mai avuto prima.

 

piera degli esposti ne il divo

Diventa una star in tv con “Tutti pazzi per amore”, la troviamo in opere prime come “Cloro” di Lamberto Sanfelice, nel divertente e folle “Favola” di Sebastiano Mauri, nello stracultissimo “Tre donne morali” di Marcello Garofalo, dove è una delle tre protagoniste, in “Assolo” di Laura Morante. Peter Marcias le dedica un documentario, “Tutte le storie di Piera” nel 2013. Un successo tardivo, ma importante, che la rende popolare e molto amata dal pubblico. In qualche modo la sua è una carriera esemplare, che l’ha vista toccare davvero tutto, nel teatro, nel cinema e nela televisione. Ma vorrei rivedere i film di Ferreri.

tre donne morali PIERA DEGLI ESPOSTI E ROBERT MITCHUMpiera degli esposti photo andrea arrigastoria di piera 2PIERA DEGLI ESPOSTIPIERA DEGLI ESPOSTI 2piera degli esposti 2PIERA DEGLI ESPOSTIpiera degli espostipiera degli esposti 1PIERA DEGLI ESPOSTI 4piera degli esposti 3piera degli esposti una grande famiglia il futuro e' donna 2piera degli esposti tutti pazzi per amore il futuro e' donna

Ultimi Dagoreport

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO