2021divanogiusti1706

IL DIVANO DEI GIUSTI - RICORDATE I BEI TEMPI DELLO SHOW EROTICO-CALCISTICO CON LA COPPIA MARINI-PARIETTI SCOSCIATISSIME SUI CANALI DELLA RAI? NON È PIÙ COSÌ. ABBIAMO CAPITO CHE IL MASSIMO CHE POSSIAMO OTTENERE È PAOLA FERRARI. FACCIAMOCENE UNA RAGIONE – OGGI È MEGLIO CHE VI SCALDIATE CON QUALCHE SERIE DI NETFLIX O PRIME, PERCHÉ VEDO DAVVERO POCO IN GIRO DI SIGNIFICATIVO, A MENO CHE NON PUNTIATE DIRETTAMENTE AL PORNO PEPLUM DI CIELO ALLE 23, 30 PURE IN REPLICA “NERONE E POPPEA”. E’ UN CAPOLAVORO? NO, È TERRIBILE, MA VA BENISSIMO COSÌ – VIDEO

PAOLA FERRARI MEJO DI SHARON STONE

 

 

 

 

valeria marini fabrizio maffei alba parietti

Marco Giusti per Dagospia

 

Ricordate i bei tempi dello show erotico-calcistico con la coppia Marini-Parietti scosciatissime sui canali della Rai? Non è più così. Abbiamo capito che il massimo che possiamo ottenere è Paola Ferrari. Facciamocene una ragione.

 

paola ferrari mejo di sharon stone 3

Per quanto riguarda film e fiction è meglio che vi scaldiate con qualche serie di Netflix o di Prime, perché di film vedo davvero poco in giro di significativo, a meno che non puntiate direttamente al porno peplum di Cielo alle 23, 30 pure in replica “Nerone e Poppea”, firmato dall’italo-francese Antonio Passalia ma in realtà diretto dal prolificissimo Bruno Mattei con Rudy Adams alias Piotr Stanislas come Nerone, Patricia Derek alias Françoise Blanchard come Poppea, Anthony Freeman alias Mario Novelli, il grande Nick Di Gioia. Piotr Stanislas, specialista della scopata in Francia, era uno che era sempre pronto come ricordava bene con un filo d’invidia Nick Di Gioia (“sto cazzo di Piotr”).

francoise blanchard, piotre stanislas nerone e poppea

 

Nel film c’è tutto quello che ci deve essere, orge, orgette, l’amore con mammà, la castrazione di un giovane di cui si era invaghito l’imperatore. Nerone muore pronunciando la frase “Popolo ingrato, tu non sai quale artista muore con me. O Roma! O mondo! L’imperatore muore!”.

 

i soliti rapinatori a milano 2

E’ un capolavoro? No, è terribile, ma va benissimo così. Forse preferite aspettare le 00, 45 si Rete 4 per vedere il più raro “I soliti rapinatori a Milano” di Giulio Petroni, poi regista di “Tepepa”, finto sequel del sequel del sequel de “I soliti ignoti”, con Maurizio Arena, Mario Carotenuto, Peter Bladwin, Jacqueline Sassard, Franco Fabrizi, Tiberio Murgia, Carlo Pisacane alias Capannelle. Assolutamente da recuperare.

 

ti presento i miei

Potete anche puntare sul classico di Pupi Avati, “La casa delle finestre che ridono”, Cine 34 all’1, 10, con Lino Capolicchio, Francesca Marciano in versione attrice e il grande Eugene Walter, sofisticato scrittore americano che a Roma si divideva tra traduzioni, adattamenti e buffi ruoli da caratterista. Tra i fan di Avati è considerato il suo indiscusso capolavoro. Non vale un’unghia di un horror di Mario Bava o di Riccardo Freda, ma è piacevole da vedere.

 

snack bar budapest

Sicuramente più di culto lo sballato, ma scatenato “Snack Bar Budapest” di Tinto Brass, Cine 34 alle 3, 36, sorta di giallo erotico tratto da un romanzo allora di moda di Marco Lodoli e Silvia Bre con Giancarlo Giannini, Philippe Leotard, Raffaella Baracchi che ricordiamo in una grande scena di nudo con pube depilato che allora turbò parecchi spettatori, la bellissima Sylvie Orcer, Valentine Demy e perfino Carlo Monni.

 

ci vuole un gran fisico 2

Musiche di Zucchero, produzione di Giovanni Bertolucci e Galliano Juso. Fu un disastro e la Baracchi, come attrice, non decollò mai. “Il problema”, ricordava Tinto, “non è che il film non è stato capito, il problema è che proprio il pubblico non sono andati a vederlo”.

 

valeria marini alba parietti serate mondiali

In prima serata c’è davvero pochino. Il film più curioso è l’action diretto da Mark Lester “Resa dei conti a Little Tokyo”, Iris alle 21, 30, con Brandon Lee, il figlio di Bruce,  Dolph Lundgren, Tia Carrere e Cary Hiroyuki Tagawa. Il film, che vanta qualcosa come otto sceneggiatori a scrivere e riscrivere le battute, venne massacrato al montaggio dalla Warner Bros e ridotto a un qualsiasi filmetto machista, quando non era così banale.

resa dei conti a little tokyo 3

 

La battuta “Tu hai il più grosso cazzo che abbia mai visto su un uomo bianco” venne tagliata e ridotta a “Tu hai il più grosso cazzo che abbia mai visto su un uomo”. 

 

Abbiamo anche un mai sentito thriller canadese su Rai Due, “Tutti i segreti di mio marito” di Troy Scott con Sarah Butler che scopre i segreti del marito, su Italia 1 alle 21, 25 il supervisto (ma non da me) “Ti presento i miei” di Jay Roach con Robert De Niro e Ben Stiller.

 

il caimano del piave

 

Magari è il momento buono per il recupero della sballatissima commedia ideata per la prima (e unica) prova da solista di Angela Finocchiaro, “Ci vuole un gran fisico”, Cine 34 alle 21, diretto dalla debuttante Sophie Chiarello con Giovanni Storti, Elio, Laura Marinoni, Rosalina Neri. L'idea era più che giusta.

 

io sono tu

Dopo averci fatto divertire in tanti film, dedicarne uno intero a Angela Finocchiaro, grande comica e grande attrice, e al tipo di donna italiana che di solito interpreta, umanissima, non strafiga, con problemi di famiglia e di pura sopravvivenza in mondi maschili e scorretti verso le donne era quanto mai interessante.

 

snack bar budapest 2

Fino a quando il film si limita a descrivere la vita di tutti i giorni della sua eroina, alle prese con una serie terribile di problemi, la figlia che la rifiuta, l'ex-marito fannullone che la sfrutta, la madre troppo frivola, l'amica che la tradisce, i maschi che la umiliano sul tram e sul lavoro, tutto scorre liscio. Ma quando si tratta di dare una reazione positiva a tutto questo malessere, le ragioni del riscatto della cinquantenne in menopausa, tutto appare confuso e grottesco.

ti presento i miei

 

Peccato perché le indicazioni, politiche e sociali c'erano tutte. Dalla battuta dell'amica "Agli uomini si fa prima a dargliela che a spiegargliela", a quella sua, molto sentita, "Se l'età diventa un criterio per licenziare, noi siamo nel pieno del criterio...". Alla fine il film funziona più come riuscita dei singoli sketch, vedi Elio con la fidanzata cinese, che come opera completa.

 

il grande jake 2

 

In seconda serata, oltre a “Nerone e Poppea” in versione ovviamente soft, posso spingervi verso il divertente “Io sono tu” di Stuart Gordon con tanto di furto di identità, interpretato da Jason Bateman, Melissa McCarthy e Jon Favreau. Nella notte vedo che passa pure il tardo western con John Wayne, Richard Boone e Maureen O’Hara “Il grande Jake” diretto da George Sherman, Iris all’1, 52. Molte scene vennero girate da Wayne perché Sherman era troppo vecchio a malconcio.

valeria marini alba parietti serate mondiali 2

 

Fu il suo ultimo film e l’ultimo della affiatata coppia Wayne-O’Hara. Non è un gran film, alterna troppa violenza a troppa commedia senza saperli dosare, ma ai fan di John Wayne farà piacere. Ci sono tutti i suoi attori amici, come Harry carey Jr.

 

Tardi, ma veramente tardi, arrivano piccoli capolavori della notte come “Il caimano del Piave” di Giorgio Bianchi con Gino Cervi e Milly Vitale, Iris alle 5, 17 e “Divorzio alla siciliana” di Enzo Di Gianni con Gina Rovere e Moira Orfei, Cone 34 alle 6.

valeria marini alba parietti serate mondiali 3nerone e poppea 2nerone e poppeanerone e poppea 1resa dei conti a little tokyo la casa dalle finestre che ridono 2valeria marini serata mondiale 2nerone e poppea 2valeria marini serata mondiale nerone e poppea il caimano del piave 2paola ferrari mejo di sharon stone 2snack bar budapest. il caimano del piave 5paola ferrari mejo di sharon stone i soliti rapinatori a milano 1alba parietti valeria marini serate mondiali io sono tu 2ci vuole un gran fisico resa dei conti a little tokyo 2la casa dalle finestre che ridono ci vuole un gran fisico 5snack bar budapest resa dei conti a little tokyo 4ci vuole un gran fisico 4la casa dalle finestre che ridonovaleria marini alba parietti ragazze mondiali i soliti rapinatori a milano

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…