russel e jackson insieme per tarantino hateful eight

IL CINEMA DEI GIUSTI - ''THE HATEFUL EIGHT'' È UN FILM MERAVIGLIOSO CHE NON CI STANCHEREMO DI VEDERE E RIVEDERE - SE POTETE, GODETEVOLO IN 70 MM E IN LINGUA ORIGINALE, CON LE FANTASTICHE INTERPRETAZIONI DI SAMUEL L. JACKSON E JENNIFER JASON LEIGH, PRONTA A ESSERE IMPICCATA

Marco Giusti per Dagospia

Hateful Eight - Jennifer Jason LeighHateful Eight - Jennifer Jason Leigh

 

The Hateful Eight di Quentin Tarantino.

 

Sciacquatevi gli occhi per l’Ottavo film di Quentin Tarantino girato in Ultra Panavision 70 mm anamorfico, The Hateful Eight. E vedetelo e ascoltatelo bene, se possibile, nel grande schermo di 21 metri per 8 al Teatro 5 di Cinecittà a Roma, a Melzo e a Bologna. Perché la fotografia di Robert Richardson e la musica di Ennio Morricone sono qualcosa di spettacolare e meritano tutta la nostra attenzione.

 

samuel l jackson in the hateful eightsamuel l jackson in the hateful eight

Per non dire dell’interpretazione di Jennifer Jason Leigh pronta a essere impiccata a Red Rock, di Samuel Jackson come Maggiore Marquis Warren cacciatore di taglie e di Kurt Russell come John Ruth, “the hangman”, di Demian Bechier e del suo Bob/Marco il messicano e di tutto il resto del meraviglioso cast. Era dalla proiezione di Kartum diretto da Basil Dearden e fotografato da Ted Scaife che non mi perdevo in uno schermo e una densità di immagine così forte.

 

fellatio in the hateful eightfellatio in the hateful eight

Si riesce a vedere il granello di neve sulla bocca di Jennifer Jason Leigh o quel che sta scrivendo Joe Gage, il cowboy che va a trovare la mamma a Natale di Michael Madsen (ci credete?, poco eh?) in alto a destra o in alto a sinistra. O la caramella rossa che nota Samuel Jackson per terra nella locanda di Minnie e capisce che qualcosa non funziona. Certo, alla proiezione in super 70 mm avremmo dovuto aggiungerci un mese, anche due di grandi manifesti del film a 27 fogli sparsi per le città italiane. E tutta una preparazione di film precedenti in 70 mm.

the hateful eightthe hateful eight

 

Che era poi la nostra memoria storica di spettatori di una stagione di cinema spettacolare che non abbiamo più vissuto negli anni successivi. Perfino Apocalypse Now, che a Roma era proiettato in 70 mm al Sueprcinema, era girato in 35. Ma in sala a vedere Ben Hur, Cleopatra e La battaglia dei giganti c’ero. E devo dire che si è persa quel tipo di visione, quell’attenzione tutta particolare al cinema come spettacolo popolare.

 

tarantino regista in the hateful eighttarantino regista in the hateful eight

Tarantino ci prova sia per farci vedere cosa era davvero il cinema, a noi che siamo sprofondati nei divani a vedere le serie in tv, sia per costruire finalmente un film esattamente come lui voleva, complesso, difficile, fitto di tutto, dialoghi, metafore, riferimenti più o meno impossibili, un misto di western classico, di di spaghetti stagey western (Prega il morto e ammazza il vivo di Giuseppe Vari), di spaghetti western innevati (Il grande silenzio, certo), di western americani innevati (Day of the Outlaw di André De Toth in primis), di thriller innevati (Neve rossa di Nichoals Ray scritto da A.I.Bezzerides, ovvio, ma Bezzerides è anche autore di molte puntate di Bonanza e del Virginiano, quindi…), di spaghetti western horror innevati (Condenados a Vivir di Joaquim Romero Marchent, capolavoro gore con storia analoga e una sola donna), di fantascienza horror, infine, con il doppio riferimento alle due Cose, quella facile di John Carpenter, c’è Kurt Russell, e quella di Howard Hawks.

Russel e Jackson insieme per tarantino hateful eightRussel e Jackson insieme per tarantino hateful eight

 

Ma non è Hawks il maestro indiscusso di Carpenter come di Tarantino? E non è Hawks il maestro della costruzione narrativa del cinema moderno (Un dollaro d’onore)? Tarantino gioca con noi spettatori come Samuel Jackson, il maggiore Marquis Warren gioca con i suoi co-protagonisti della storia. Cerca di decifrare la trama, di capirla, nella sua costruzione da film western classico, per poi ritrovarcisi dentro come personaggio fittizio nel diario di Joe Gage, ma è poi il primo a raccontarci altre storie, che forse non sono vere o forse sì. E’ il primo a diventare un altro da sé.

KURT RUSSEL IN HATEFUL EIGHTKURT RUSSEL IN HATEFUL EIGHT

 

Come il Lee Van Cleef di Il buono, il brutto, il cattivo. Chi è il buono? Chi è il brutto? Chi è il cattivo? Siamo proprio sicuri? Solo Kurt Russell e Jennifer Jason Leigh, la coppia americana, uniti da una taglia, da una catena, da un braccio, dall’odio, sono quello che sono e non potrebbero essere altro. The Hateful Eight è un capolavoro.  E se gli darete tre ore (2 ore 48) della vostra più completa attenzione sarete d’accordo con me, E’ un film più profondo e importante anche di Django Unchained.

THE HATEFUL EIGHTTHE HATEFUL EIGHT

 

E, comunque, va in quella stessa direzione. Cioè la costruzione-distruzione della società americana e della sua violenza di nascita, fra razze, classi, e sessi diversi. Per questo è così attuale e pericoloso. E non ha avuto il successo che doveva. I dialoghi tra Bruce Dern e Samuel Jackson ci riportano intatto lo scontro fra bianchi razzisti e neri di oggi. Lo scontro fra Jennifer Jason Leigh e tutti gli altri maschi ci riportano intatta la visione maschile della donna e la sua demonizzazione.

 

The Hateful EightThe Hateful Eight

La finta politica di Oswaldo Mowbray, il boia di Red Rock di Tim Roth ci spiegano come uccidere possa essere un atto di giustizia e legalità in America. La lettera di Abramo Lincoln al Maggiore Marquis Warren, è il cuore della storia, che non possiamo svelare, ma che ci porterà dritti al finale. The Hateful Eight è un film meraviglioso che non ci stancheremo di vedere e rivedere.  

The Hateful EightThe Hateful Eight

 

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLA DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DA AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”