franco di mare luisella costamagna

DI MARE IN PEGGIO - AVVISATE SALVO SOTTILE CHE PER FRANCO DI MARE I GIORNALISTI ESTERNI CHE VANNO BENE IN RAI DEVONO ESSERE A CINQUE STELLE – IL DIRETTORE DI RAI3 NON SI È FATTO REMORE A PIAZZARE LUISELLA COSTAMAGNA, VOLUTA DA CASALINO, AD “AGORÀ” – ANZALDI: “LA RAI HA PIÙ DI CINQUEMILA DIPENDENTI TRA GIORNALISTE E CONDUTTRICI, PERCHÉ CHIAMARE LA COSTAMAGNA CHE NON HA ESPERIENZE DI CONDUZIONE DI UNA TRASMISSIONE QUOTIDIANA A QUESTO LIVELLO?”

Marco Leardi per "www.davidemaggio.it"

 

FRANCO DI MARE A UNOMATTINA

Mare profumo Di Mare. Ma non in questo caso. Alcune parole pronunciate ieri dal nuovo direttore di Rai3, infatti, emanavano un altro sentore: quello del paradosso. Chiamato a rispondere della propria decisione di silurare Salvo Sottile dalla conduzione di Mi manda Raitre, durante l’evento di presentazione dei palinsesti 2020/2021 di Viale Mazzini il giornalista ha addotto una giustificazione che ci ha poco convinti. 

 

“Mi Manda Raitre è nato anni fa con l’esigenza di trovare una figura che rappresentasse i cittadini che si sentono violati dal potere. Ed è sempre stata una figura interna, tipo difensore civico. Questa trasmissione è naturalmente vocata al servizio pubblico e, a mio pallido giudizio, deve essere condotta da un giornalista del servizio pubblico, interno al servizio pubblico, per rispondere ad un’esigenza di valorizzazione. Ho sostituito Salvo Sottile con due valentissimi giornalisti che meritavano un’occasione“

luisella costamagna

 

ha affermato Di Mare, motivando la propria decisione con la volontà di valorizzare le beneamate risorse interne. Un proponimento, questo, sul quale però il giornalista è caduto in contraddizione, se si considera il palinsesto di Rai3 nella sua interezza. Alla prestigiosa conduzione di Agorà, al posto dell’internissima Serena Bortone (migrata su Rai1 alla corte di Stefano Coletta), il dominus della terza rete ha infatti piazzato Luisella Costamagna, che è un acquisto esterno!

 

salvo sottile foto di bacco

La giornalista, peraltro, non vanta nemmeno particolari credenziali televisive dalle parti del servizio pubblico: il suo talk show Robinson, condotto su Rai3 nel lontano 2012, registrò ascolti bassi e sparì velocemente dal palinsesto. Ci sfuggono dunque i motivi di una tale e precisa scelta, rispetto alla quale Di Mare però ha assicurato di non aver fatto calcoli politici.

 

“Non ho chiesto a nessuno dei conduttori l’idea o la provenienza politica“

ha precisato il direttore di Rai3, menzionando poi proprio la Costamagna, il cui nome in realtà – soprattutto negli ultimi mesi – è stato considerato dai ben informati gradito ai Cinquestelle.

FRANCO DI MARE A UNOMATTINA

 

Gennaro Marco Duello "www.fanpage.it"

 

Michele Anzaldi, segretario della Commissione Vigilanza Rai, ha puntato il dito contro la Rai all'indomani della presentazione dei Palinsesti per la stagione 2020/2021. Ha parlato apertamente di "scelte suicide", come quelle di escludere conduttori che avevano ormai fidelizzato con il pubblico (Salvo Sottile, Domenico Iannacone), oltre a ravvisare una mancata valorizzazione dei giornalisti interni: "Basti pensare alla chiamata diretta di una giornalista esterna come Luisella Costamagna per la conduzione quotidiana di un contenitore di informazione come ‘Agorà’". I conti non tornano.

 

LUISELLA COSTAMAGNA

Onorevole Anzaldi, in occasione della presentazione dei nuovi palinsesti Rai lei ha protestato per la scelta di dare la conduzione della serata evento nella Giornata contro la violenza sulle donne a Maria De Filippi. Ce l’ha con la conduttrice di Canale 5?

 

Maria De Filippi è una grandissima professionista e non è la prima volta che partecipa ad un evento Rai. Il segnale che arriva dalla scelta di Rai1 di farle condurre una trasmissione simbolo, però, è di un’azienda totalmente allo sbando. La Rai ha 5.114 dipendenti donne, tante giornaliste, tante conduttrici interne, tanti volti da far crescere. Perché per un evento del genere si preferisce rivolgersi al volto simbolo della concorrenza? Si vogliono inseguire facili ascolti o valorizzare davvero l’azienda? Ma questo è solo un episodio, ci sono casi ben peggiori.

 

Per esempio?

franco di mare

Basti pensare alla chiamata diretta di una giornalista esterna come Luisella Costamagna per la conduzione quotidiana di un contenitore di informazione come ‘Agorà’. Perché per un prodotto totalmente Rai si decide di puntare su un volto esterno invece di valorizzare una delle centinaia di giornaliste Rai?

 

Però si è sempre in cerca, ogni anno, di qualche volto nuovo. 

Ma si tratta di una scommessa al buio, perché la giornalista non ha esperienze del genere alle spalle di conduzione di una trasmissione quotidiana a questo livello. Quale altra azienda farebbe lo stesso?

maria de filippi

 

Mentre Mediaset scommette sulle sue giornaliste, la Rai ricomincia sempre da zero, tanto pagano gli italiani. Si pensi al caso delle giornaliste del Tg1 D’Aquino e Chimenti, valorizzate al massimo in una vetrina come Sanremo e poi tornate al loro lavoro al tg come se niente fosse. Dopo una visibilità del genere, non sarebbe stato logico affidare loro delle trasmissioni?.

Franco Di Mare

 

Se la Rai valorizzasse i giornalisti interni, il problema sarebbe risolto? 

Certo. Quando è venuto in commissione di Vigilanza, l’amministratore delegato Salini aveva declamato tanti buoni propositi sulla valorizzazione degli interni, ma alla prova dei fatti si è comportato all’opposto. Le uniche novità sull’informazione riguardano giornalisti esterni, poi ci sono scelte senza alcun senso aziendale.

 

Del tipo?

Penso a Salvo Sottile. Perché far crescere e valorizzare per 5 anni un giornalista come lui, anche con buoni risultati di ascolto, e poi improvvisamente metterlo da parte solo perché è cambiato direttore di rete? Quale altra azienda farebbe una scelta così suicida, con le conduzioni affidate in base alle simpatie dei direttori?

salvo sottile

 

Lo stesso era accaduto con la Clerici, messa da parte per un anno pur essendo pagata, e ora recuperata. Lo stesso sta accadendo ora con una professionista come Lorella Cuccarini, per un anno in onda tutti i giorni e poi rimandata a casa. Poi c’è il caso Iannacone, un esempio di prodotto da servizio pubblico inspiegabilmente fatto fuori.

 

Risorse esterne, strapotere degli agenti televisivi e delle società di produzione. Non sembra cambiare nulla a guardare questi palinsesti.

Il Parlamento viene puntualmente umiliato, la Rai si permette di ignorare gli atti della Vigilanza, le risoluzioni approvate addirittura all’unanimità. Da una parte i soldi del canone garantiscono risorse che non risentono di nessuna crisi, quindi non c’è neanche l’eventuale problema degli ascolti e degli inserzionisti.

 

costamagna a ballaro

Dall’altra le autorità di controllo che dovrebbero vigilare sulla qualità del prodotto sono state totalmente delegittimate. Se basta una sentenza di un giudice del Tar di Roma per sconfessare il lavoro di mesi di commissari, giuristi ed esperti Agcom, come si può sperare che la Rai rispetti le regole?

luisella costamagnaluisella costamagnaCOSTAMAGNACOSTAMAGNA LIBROluisella costamagna maria de filippi si commuove ad 'amici' 1COSTAMAGNA

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - MA "LA STAMPA"

DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI (POI SBARCHERA' FLAVIO CATTANEO?)

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?