renzi rai cavallo viale mazzini rodeo

1. IL GOVERNO ANNUNCIA LA RIFORMA DELLA TV DI STATO E NON, PURTROPPO, LA SUA PRIVATIZZAZIONE. RENZI ER BULLO SI SOSTITUISCE AL PARLAMENTO NEL CONTROLLO DELLA RAI 2. DOPO TANTI SFORZI, RENZI CE L’HA FATTA! VERRÀ RICEVUTO, DOPO UN ANNO, DA OBAMA 3. UNO SCAMBIO DI ACCUSE DURISSIMO IN FARSA ITALIA. BERLUSCONI SPARA SU VERDINI:

BERLUSCONI VERDINI ALFANO INAUGURAZIONE SEDE FORZA ITALIA FOTO LAPRESS BERLUSCONI VERDINI ALFANO INAUGURAZIONE SEDE FORZA ITALIA FOTO LAPRESS

Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia

 

1. AVVISI AI NAVIGATI

Ha qualcosa di titanico il duello tra Silvio Berlusconi e Denis Verdini, divisi platealmente da Matteo Renzi. Sono dotati entrambi di personalità ed energie fuori dal comune, sono sempre convinti di aver ragione loro e sono due combattenti nati. Ieri si sono affrontati a viso aperto a Palazzo Grazioli e le cronache dicono che nessuno dei due è arretrato di un millimetro.

berlusconi alfano santanche verdini lupi big berlusconi alfano santanche verdini lupi big

 

“Repubblica” riporta uno scambio di accuse durissimo. Berlusconi avrebbe detto a Verdini: “Tu lavori per chi ti ricatta sulle tue questioni personali” (l’ex coordinatore ha tre processi aperti), facendo riferimento al premier Renzi. E gli ha rinfacciato il patto del Nazareno. Verdini si è difeso sibilando: “Il patto ti ha portato solo vantaggi” e gli ha spiegato che senza la copertura di un qualche accordo con Palazzo Chigi è impossibile ipotizzare una revisione della legge Severino sull’incandidabilità.

 

LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI DENIS VERDINI LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI DENIS VERDINI

I due hanno deciso di rivedersi più avanti e probabilmente non succederà nulla fino alle Regionali. Ma quando si tornerà a parlare di riforme quella trentina di deputati verdiniani potrebbe lasciare Forza Italia e rendere il partito azzurro irrilevante al Senato. Già oggi il  Cavaliere sospetta che Verdini si muova in sintonia con Renzi e non a caso il premier è convinto di avere buoni margini per l’Italicum e per la riforma del Senato.

SILVIO BERLUSCONI DENIS VERDINI SILVIO BERLUSCONI DENIS VERDINI

 

C’è insomma un Patto del Nazareno senza Berlusconi, l’ennesimo capolavoro tattico di un Renzi che quando c’è da colpire sotto la cintura, come sa anche Enrico Letta, non è secondo a nessuno. E il fatto che il segretario del Pd si stia per portare a casa un pezzo di Forza Italia non suscita la riprovazione di nessuno. Con il record di parlamentari che hanno cambiato casacca, il trasformismo ormai è un pregio.

renzi verdinirenzi verdini

 

 

2. C’ERAVAMO TANTO AMATI

Repubblica sguazza allegramente sullo scontro in Forza Italia: “Verdini-Silvio, duello finale. ‘Ora scegli tra me e la Rossi’. ‘Mi trattate da rimbambito”. Per la cronaca, nel pezzo si legge che Berlusconi ha detto “non sono rincoglionito”, ma nel titolo pareva brutto. “L’ex coordinatore punta il dito anche contro Toti e Bergamini. E sul Nazareno: ‘Ti serve’” (p. 6).  

MATTEO RENZI E DENIS VERDINI MATTEO RENZI E DENIS VERDINI

 

Sul Corriere: “Berlusconi vede Verdini. Ma lo scontro resta. Teso faccia a faccia a Palazzo Grazioli con l’ex coordinatore, che contesta la fine del dialogo sulle riforme. Il leader azzurro tiene il punto: Brunetta rimarrà capogruppo, confronto sul partito rinviato a dopo il voto” (p. 8). Il Giornale fa un po’ da pompiere: “Berlusconi frena Verdini. Congelate le polemiche. Nel faccia a faccia il leader chiede conto del documento dei 17 e dell’ipotesi gruppi separati. Il capo dei nazareni fa retromarcia ma difende le riforme: ‘Torneremo a essere centrali” (p. 4).

VERDINI E RENZI due VERDINI E RENZI due

 

Il Messaggero pubblica un retroscena interessante: “Renzi evita contatti con il Cavaliere. ‘Ci sono le regionali, poi si vedrà” (p. 8). Quel “poi si vedrà” apre nuovi scenari.

 

 

3. PER IL BANANA LE INCHIESTE NON FINISCONO MAI

Archiviato il Ruby Uno, avanti con il Ruby Tre! Repubblica: “Spinelli sotto torchio per ore. Il ragioniere di Berlusconi sentito sui pagamenti alle ospiti del Bunga bunga. Interrogati anche i genitori dell’ex fidanzato di Karima. Chiesta la proroga delle indagini: ‘Nei pc e negli smartphone una mole di indizi” (p. 8). Non male il virgolettato anonimo “una mole di indizi”. Profuma già di severa condanna.

 

spinelli spinelli

 

4. LE MANI SULLA RAI

Il governo annuncia la riforma della tv di Stato e non, purtroppo, la sua privatizzazione. In sostanza l’esecutivo si sostituisce al Parlamento nel controllo della Rai. Corriere: “Reti tematiche (e una senza spot). ‘La Rai non inseguirà l’audience’” (p. 5). Sarà contenta Mediaset, che già oggi controlla il mercato pubblicitario. Repubblica sulla difensiva: “Renzi: ‘Rilancio la Rai, altro che mani sopra’. Le Camere eleggeranno la maggioranza del cda. Al Parlamento in seduta comune la nomina di 4 membri, due al governo, uno ai dipendenti. Scontro con i 5 Stelle. Confermata la differenziazione delle reti, con una culturale e senza pubblicità” (p. 13). Più esplicita la Stampa: Renzi, “Nostro dovere scegliere il capo della Rai” (p. 5).

renzo arbore al suo arrivo in libreriarenzo arbore al suo arrivo in libreria

 

Il pezzo forte di giornata però è l’intervista a Renzo Arbore sul Fatto Quotidiano: “Non c’è soluzione, bisogna solo resuscitare Agnes. Come capo assoluto vedrei bene Walter Veltroni, suo padre Vittorio portò in Italia ‘Lascia o raddoppia’, e anche questo fa curriculum…” (p. 7).

 

 

5. CE L’HA FATTA!

RENZI E OBAMARENZI E OBAMA

Dopo tanti sforzi, Renzie ce l’ha fatta! Verrà ricevuto anche lui, dopo oltre un anno, da Barack Obama. La lieta novella sulla Stampa: “Renzi ad aprile in Usa” (p. 15). La faccenda stava diventando imbarazzante, per la nostra diplomazia.  

 

 

6. ULTIME DALLA SEGA NORD

Continuano a volare le ciabatte in casa leghista. “Tosi chiama i suoi. Via alla campagna per sfidare Zaia. Domani a Verona l’evento in cui si candiderà. Sono sei i parlamentari pronti a seguirlo. L’attacco a Salvini: ‘Sto lavorando a un’alternativa di centrodestra. Salvini? Lo disistimo” (Corriere, p. 10). Repubblica scruta i gruppi parlamentari: “Deputati del Sud in soccorso di Salvini. Con l’esodo degli oppositori il Carroccio rischia di perdere il gruppo alla Camera. E anche gli ex grillini denunciano il pressing dei salviniani per sostituire gli espulsi” (p. 10).

TOSI E ZAIATOSI E ZAIA

 

Il Giornale si dedica alla nuova compagna di Tosi (“Lady Tosi guida la scissione: sei parlamentari via dalla Lega”, p. 5) e poi si lancia in una gufata da manuale: “Flavio icona della sinistra, è lui il nuovo Fini”.

 

 

7. QUALCOSA SI MUOVE A SINISTRA (E DALLE PARTI DI RENZI C’E’ GUERRA)

Lo strapotere centrista di Renzi spinge la sinistra a riorganizzarsi in qualche modo. Corriere: “Raduno e lancio del manifesto. Nasce la ‘Podemos’ di Landini. Il progetto del segretario per la ‘coalizione sociale’. Domani l’incontro alla Fiom” (p. 12). Vediamo quanti anni ci mettono. Intanto c’è da segnalare una piccola incrinatura nel fronte renziano. Ci pensa il Giornale: “Guerra critica il Jobs Act. E’ faida tra i renziani doc. Il consigliere strategico del premier attacca il provvedimento spot del governo. Il clan di Matteo minimizza ma tira aria di rottura” (p. 6)

 

Matteo Renzi davanti ad una foto di Maurizio Landini, Matteo Renzi davanti ad una foto di Maurizio Landini,

 

8. AGENZIA MASTIKAZZI

Apertura di prima pagina del Corriere: “Scuola, più poteri ai presidi”. Bidelli in subbuglio?

 

 

9. MA FACCE RIDE!/1

“Raddoppiano le pene per i furti nelle case” (Corriere, p. 1). Ma tanto si continuerà a non indagare su questi reati.

 

 

10. MA FACCE RIDE!/2

michele emiliano e pina piciernomichele emiliano e pina picierno

“Donne pd contro Emiliano: capolista come bambole. L’ex sindaco sceglie sei candidate per guidare la corsa alle Regionali, ma è polemica” (Corriere, p. 9). Le donne le può scegliere solo Renzi?

 

 

11. EDITORIA IN AGONIA

Il Messaggero sottolinea il ruolo di Tronchetti Provera come mediatore nella battaglia intorno a Rcs. “Tronchetti riannoda il filo con Fca. Dopo la riunione di ieri si profila l’arrivo di un dg gradito a tutti gli azionisti” (p. 21). Par di capire che verrebbe in qualche modo commissariato Rotolone Scott Jovane.

 

 

12. ULTIME DA UN POST-PAESE

GIULIETTA E' UNA ZOCCOLA e ROMEO UN CORNUTOGIULIETTA E' UNA ZOCCOLA e ROMEO UN CORNUTO

Un marito si compra una pagina del Corriere della Sera (p. 24) per raccontare alla nazione i tradimenti subiti dalla moglie. Finale tragicomico: “Ti lascio. Ma non immaginarci qui da soli, io e la mia ossessione di te che mi hai tradito con tutto il mondo. Io non tornerò indietro. Hai sbagliato tu e non mi vergogno a raccontare a tutta Italia la vita segreta della mia mogliettina perfetta. Anzi, ho persino aperto una pagina facebook.com/tuoexmarito. Io e te ci vediamo in tribunale. Il tuo ex marito”. Si vedono in tribunale, ma prima si vedono su Facebook. 

Ultimi Dagoreport

orcel giorgetti nagel castagna bpm unicredit

DAGOREPORT - RISIKO INDIGESTO: LA PROTERVIA DI GIORGETTI A DIFESA DI BPM DALLE GRINFIE DI UNICREDIT, INDISPETTISCE FORZA ITALIA E I FONDI CHE HANNO INVESTITO MILIARDI IN ITALIA - GLI SCAZZI SUL DECISIONISMO DI ORCEL NEL BOARD DI UNICREDIT: IL CDA PRENDE TEMPO SULL'OFFERTA DI SCAMBIO SU BPM, CHE LA LEGA CONSIDERA LA "SUA" BANCA - LA STILETTATA DI NAGEL A LOVAGLIO ("PER BUON GUSTO NON RIPERCORRO LA STORIA DEL MONTE DEI PASCHI") E L'INSOFFERENZA DI CALTAGIRONE PER IL CEO DI BPM, CASTAGNA...

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN