“HABEMUS PAPAM" IN FRANCIA: MORETTI VERSO IL RECORD DI INCASSI - LORY DEL SANTO, TALENT SCOUT DELLA “FIDANZATA” DEL CAVALIER PATONZA KATARINA KNEZEVIC E DELLA SORELLA KRISTINA - DOMANI POMERIGGIO OLIVIERO TOSCANI PARLERÀ AL MIT - ERIKA LIBERA DOPO APPENA 10 ANNI DI CARCERE PER AVER UCCISO LA MAMMA E IL FRATELLINO - NOBEL LETTERATURA, BOB DYLAN FAVORITO PER I BOOKMAKER - SE “BAILA!” PERDE GLI AVVOCATI - BENIGNI RICICLA UNA VECCHIA BATTUTA: “BERLUSCONI HA LE ORGE CONTATE” - MINISTRI E POLITICI IN MUTANDE, IL GIALLO DEL MAXI POSTER…

1- Da www.bostoniano.info - Domani pomeriggio Oliviero Toscani parlerà nientepopodimeno che al MIT, il Massachussetts Institute of Technology, tempio della scienza americana (e mondiale) a Boston. Parlerà del rapporto tra creatività e potere. Dalle 17,30 alle 19,30 al Building 26-100 - Cambridge (MA)

2- Lory Del Santo intervistata da Massimo Murianni su "Novella 2000", parlando della "fidanzata" del Cavalier Patonza Katarina Knezevic e della sorella Kristina, rivela di aver fatto loro da talent scout facendole persino fotografare dal figlio Devin: «L'anno scorso le avevo proposte per un programma sul canale Dahlia (ora chiuso), una specie di concorso di bellezza. Le avevano anche prese, ma all'ultimo hanno dato forfait. Facendomi fare una figuraccia. E da allora non le ho più viste né sentite».

Perché si sono tirate indietro? «Dicevano che si sentivano destinate a diventare subito star internazionali - continua Lory - che la loro bellezza le avrebbe portate dritte al successo senza fare gavetta. Mi sono sembrate un po' montate».
Quando succedeva tutto questo? «Nella primavera dell'anno scorso. E da lì ho chiuso i ponti».
In effetti, se crediamo a quanto ha raccontato Katarina ai quotidiani nei giorni scorsi, nella primavera del 2010 era già stabilmente residente ad Arcore da almeno un anno.

3- Cinecittà News - 454.658 spettatori in 3 settimane per un incasso di circa 2,79 milioni di euro. Habemus Papam di Nanni Moretti, uscito in Francia il 7 settembre, è il secondo miglior risultato di un film di Moretti oltralpe dopo La stanza del figlio (791.637 spettatori nel 2001) e ha già superato l'ormai mitico Caro diario (421.559 spettatori nel 1994) e il più recente Caimano (233.865 spettatori nel 2006).

Distribuito in 165 copie da Le Pacte (che ha portato in Francia Gomorra nel 2008, visto da 514.270 spettatori), il film con Michel Piccoli si è piazzato subito al terzo posto del box office, e ha mantenuto la posizione la settimana seguente con 264 copie, per scendere al 6° posto con 294 copie nella terza settimana di programmazione.

Un incasso che non è certamente paragonabile a quello nazionale (€ 5.845.000) ma di tutto rispetto se consideriamo che La pelle che abito di Pedro Almodóvar in Francia è attualmente scivolato al 20° posto con 667.783 spettatori totali. La notizia è apparsa su Cineuropa.org

4- Maurizio Crippa per "il Foglio" - Boccassini: sui giornali troppe intercettazioni, una volta li facevamo cantare nel silenzio di una cella.

5- Dal "Corriere della Sera" - Erika De Nardo (a sinistra in una foto tratta dal numero in edicola da stamane del settimanale Oggi) è appena uscita dopo 10 anni dal carcere di Verziano (Brescia) dove scontava una pena a 16 anni per aver ucciso, assieme al fidanzato Omar Favaro, la mamma e il fratellino. È ospite, per scontare il residuo di pena (prevista sino al 5 dicembre) di una comunità di accoglienza della Fondazione Exodus, creata da don Mazzi. Oggi racconta anche la scoperta della passione per gli animali. Ora Erika pulisce le stalle e dà da mangiare a galline e capre.

6- (LaPresse) - Cambio radicale nelle quote sul Nobel per la Letteratura: fino a ieri il favorito era il giapponese Murakami, mentre oggi - forse per l'alto numero di giocate o forse per informazioni che arrivano ai bookmaker esteri - le gerarchie per il premio sono del tutto nuove.

Per la sigla anglo-svedese Unibet il primo nome è ora quello del siriano Adonis, che, come si legge su Agipronews, a 7,00 guida sul coreano Chang-Rae Lee (8,00) e su Murakami, balzato da 4,75 a 9,50. A sorpresa, invece, il favorito dell'agenzia inglese Ladbrokes è Bob Dylan, da anni presente nel gruppo di candidati e lanciato a 6,00. Qui il cantautore batte anche Adonis (7,00), terza piazza sempre per Murakami, a 9,00.

7- Maria Volpe per il "Corriere della Sera" - Abbiamo scoperto che gli avvocati e i tribunali fanno ascolto. E non stiamo parlando di cronaca nera. Parliamo di «Baila!» con Barbara D'Urso, (Canale 5): lontano da diatribe legali, è precipitato. Lunedì, la seconda puntata ha totalizzato 2.107.000 spettatori (10.21% di share). Battuto da quasi tutti. E dire che il debutto aveva fatto ben sperare l'Auditel con 4.013.000 (18.79%). Può essere che lo show non abbia convinto, ma certo le ire di Milly Carlucci, l'ordinanza del giudice di non andare in onda, la sfida di Mediaset di andare in onda lo stesso, hanno fatto buon gioco per la prima puntata. Anzi ottimo. Ma non è bastato.

8 - Da "la Stampa" - «Sono lieto dell'ospitalità del sindaco, che è una persona straordinaria. Gliene sono grato. E come voi sapete, sarà il prossimo presidente del Consiglio. Anche perché il presente premier sappiamo che sta alla fine, ha le "orge" contate». Con questa serie di giochi di parole, Roberto Benigni si è rivolto al sindaco di Firenze, Matteo Renzi, durante la presentazione dell'edizione critica della «Divina Commedia».

La presentazione è stata preceduta da un messaggio scritto del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Quel messaggio in realtà l'abbiamo scritto io e Renzi ieri sera», ha detto ancora scherzando Benigni, che ha aggiunto di «sentirsi fuori luogo» al cospetto dei dantisti intervenuti alla presentazione del libro, «fuori luogo come Gasparri al Senato». Nei giorni scorsi Benigni ha tenuto a battesimo il primo commento alla «Divina Commedia» di uno studioso americano a uscire in Italia e in italiano. Si tratta di «La Commedia di Dante Alighieri» con il commento dell'illustre dantista Robert Hollander, professore di letteratura italiana della Princeton University (pubblicata da Olschki).

9- Corriere.it - Il premier, ministri, esponenti politici e personaggi coinvolti nel «caso Ruby» come Lele Mora, tutti insieme appassionatamente, tutti in mutande, su un gigantesco poster apparso martedì all'altezza del civico 79 di corso Garibaldi, nel pieno centro di Milano. Sopra la scritta «And that's all, folks!» (quella che chiude tutti i cartoon della serie Looney Tunes) campeggiano le foto di Lele Mora, Franco Frattini (ministro degli Esteri), Massimo D'Alema, Ignazio La Russa (ministro della Difesa, l'unico a indossare una camicia, non a caso nera), il premier Silvio Berlusconi, Roberto Maroni (ministro dell'Interno), Umberto Bossi, Renato Brunetta (ministro della Pubblica amministrazione e innovazione), Emilio Fede e Renzo Bossi. Il cartellone sarà prontamente rimosso: i carabinieri stanno cercando di capire chi l'ha affisso e perché.

10- (LaPresse/AP) - L'attore Sean Penn è oggi a Tripoli per una visita nella Libia post Gheddafi e uscendo dall'hotel nel quale alloggia ha detto ad Associated Press Television News che ammira i libici per il coraggio di aver rovesciato il regime del colonnello.

"Ammiro il coraggio di dire: vogliamo la libertà. E' una cosa straordinaria", ha detto l'attore. "E' stato pagato un prezzo enorme, ma penso che non sia in dubbio che possono proseguire" nella transizione verso la democrazia, ha affermato Sean Penn. Venerdì l'attore, 51 anni, si era unito ai manifestanti di piazza Tahrir al Cairo, in Egitto.

 

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