sessa orsini

“STOLTENBERG E’ UN PAZZO E LA NATO HA FATTO COSE GRAVISSIME”, ORSINI FUORI CONTROLLO A "PIAZZAPULITA" E L’AMBASCIATORE RICCARDO SESSA LO FULMINA: "IN RUSSIA UNO COME LEI L'AVREBBERO GIÀ MESSO IN UN MANICOMIO CRIMINALE” – IL PROF. RILANCIA: “SE NON FERMIAMO LA NATO AVREMO ALTRE GUERRE” – LA REPLICA: “QUESTO ACCADRA' SE NON FERMIAMO PUTIN. STUDI MEGLIO. LE SUE OSSERVAZIONI SONO ASTRUSE” – GRAMELLINI INVITA ORSINI A LEGGERE BENEDETTO CROCE – VIDEO

 

 

Massimo Gramellini per corriere.it

 

ORSINI

Il professor Orsini ha spiegato più volte che per decrittare il suo pensiero bisogna leggere i suoi libri. Così ne ho letti un paio, e per soprammercato ho letto alcuni suoi articoli, compreso l’ultimo, in cui intende «diffondere un minimo di serenità» circa i rischi di guerra nucleare.

 

Orsini esordisce sostenendo che «per piegare gli ucraini» a Putin bastano e avanzano le armi convenzionali. Però poi, con quel modo sinuoso di argomentare che definirei «logica di San Damiano» (tira la pietra e nascondi la mano) afferma che, anche nel caso in cui la Russia lanciasse l’atomica sull’Ucraina, gli Stati Uniti non risponderebbero. La qual cosa, in effetti, ci rasserenerebbe tantissimo, se fossimo russi.

 

MASSIMO GRAMELLINI

Quel che più colpisce, nell’implacabile dipanarsi del pensiero orsiniano, è il suo disinteresse per tutto ciò che non sia un interesse, economico o militare. Le aspirazioni dei popoli, per esempio. Il fatto che i Paesi dell’Est abbiano scelto liberamente di mettersi sotto l’ombrello della Nato. O che gli ucraini, sempre per esempio, non vogliano rinunciare alla loro libertà, neanche a costo della vita, e nonostante che a chiederglielo sia il professor Orsini. Credo dipenda dal fatto che il professore ha letto bene i suoi libri, ma con minore attenzione quelli di un altro studioso come lui, che, per quanto meno colto di lui (non era neanche docente universitario), sosteneva una tesi più coraggiosa: la Storia non è solo geopolitica, la Storia è storia di lotta per la libertà. Si chiamava Benedetto Croce.

 

 

 

LO SCAZZO SESSA-ORSINI

Da il tempo.it

 

SESSA ORSINI

"La Nato ha fatto delle cose gravissime in questi giorni con uno sfondamento del confine in corso in Ucraina ha fatto un'esercitazione militare nella Georgia dove Stoltenberg ha tenuto una conferenza stampa in cui ha attaccato violentemente Putin". Il professore Alessandro Orsini è ospite in studio a "Piazzapulita" con l'ambasciatore Riccardo Sessa e, nel corso della puntata di giovedì 7 aprile, è con lui che la discussione si infuoca.

 

Poco prima dello scontro il conduttore Corrado Formigli intervista il numero due della Nato, il sottosegretario Mircea Geona che cerca di spiegare quale sia la forza reale dell'esercito russo in Ucraina. "Il livello delle forze russe non è quello dell'Armata Rossa di un tempo - evidenzia - Non sono mai state impegnate seriamente come lo sono in Ucraina, alla prova del fuoco hanno mostrato lacune mostruose".

 

SESSA ORSINI

"Per me è un privilegio avere un dialogo con un ambasciatore del suo calibro ma non sono d'accordo con lei. Intanto sono affascinato dalle differenze: lei è un ambasciatore e dà più importanza alla forma, io sono uno studioso e quindi alla sostanza (frase che l'ambasciatore poco dopo smentirà ndr). Nella sostanza è chiaramente la Nato - denuncia il prof - La Nato ha fatto cose gravissime. Quando il Papa dice siete pazzi, siccome ormai si dice qualunque cosa: Di Maio dice che Putin è un animale, Biden dice che Putin è un macellaio, allora io penso di poter dire che il segretario generale della Nato è un pazzo. E' un pazzo - esclama Orsini - I Paesi che stanno sostenendo l'Ucraina si coordinano segretamente attraverso la Nato, è la Nato che è dentro questa brutta storia.

 

orsini

Il signore che Formigli ha intervistato poco ha detto un sacco di menzogne". Il conduttore lo blocca, interviene, gli chiede quali menzogne. Ma Orsini vuole completare il suo ragionamento: già sa che se non si spiegherà bene il giorno seguente verrà linciato sui social. Formigli cammina nervosamente avanti indietro per lo studio e gli chiede di andare al dunque perché devono parlare anche altri ospiti.

 

"Se vogliamo capire cosa sta accadendo - prosegue Orsini - dobbiamo capire che l'Italia sta agli Stati Uniti come la Bielorussia sta alla Russia. Quindi super potenze che comandano stati satellite che non hanno autonomia". E ricorda che in Italia ci sono 13 mila soldati americani e 120 basi della Nato più quelle segrete.

 

Formigli lo incalza, vuole sapere quale siano le menzogne della Nato. "Non ho capito qual è la menzogna perché ho sentito delle valutazioni" gli ripete più volte, Il prof. ribatte: "Io ora le sto facendo vedere il processo di costruzione sociale della menzogna da parte della Nato. Nel campo della sicurezza internazionale l'Italia non ha nessuna autonomia: la prosecuzione di questa guerra farà bene agli Stati Uniti ma non a noi, perché distruggerà la nostra economia". L'ambasciatore allora sbotta e cerca di spiegare che la propaganda è solo la sua ma che è libero di parlare perché è nato dalla parte giusta del mondo al contrario dei disgraziati ucraini: "Se parlasse così in Russia la chiuderebbero in un manicomio criminale" sentenzia l'ambasciatore.

BENEDETTO CROCE

 

Il dibattito continua per l'intera puntata, l'ambasciatore lo attacca ancora gli animi si scaldano di nuovo: "Ambasciatore ha capito o non ha capito che se non fermiamo la Nato avremo altre guerre? domanda a denti stretti chiedendo preventivamente scusa per il tono. "Rispondo domandandole se ha capito o non ha capito - ribatte l'ambasciatore - che se non fermiamo Putin avremo altre guerre?".

ORSINI

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…