j-ax

“IO PARLO DI CANNONI, TU COME GIORGIA MELONI” - DOPO LO SCAZZO SOCIAL, J-AX SCODELLA UN PEZZO AL CALOR BIANCO SU PAOLO MENEGUZZI – “CON UNA STORY DEL CAZZO TI HO RIDATO LA VITA, SAPENDO BENE COME SAREBBE FINITA” – L’ACCUSA: “ERI TIZIANO FERRO, SENZA LA VOCE E IL TALENTO. IO HO DETTO CHE GLI STREAMING SONO MEGLIO DI QUANDO IL TUO PRODUTTORE FACEVA GIOCHINI DA GIOPPINI E SI COMPRAVA I TUOI DISCHI TRUCCANDO LA CLASSIFICA FIMI" – POI LANCIA IL GUANTO DI SFIDA: "ADESSO NON FARE IL PIANGINA: SE SEI COSÌ BRAVO..." - TESTO INTEGRALE + VIDEO

 

Da ansa.it

 

j-ax pezzo su paolo meneguzzi

È abbastanza America Latina questa base? Sai, vorrei alzarmi al tuo livello.

 

Mettiamo questa cosa in prospettiva, per me non è dissing, è beneficenza estiva".

 

A sorpresa, J-Ax pubblica il singolo L'invidia del Peneguzzi, dedicato senza mezzi termini a Paolo Meneguzzi.

   

I due nei giorni scorsi sono stati protagonisti di un duro scontro via social. Al centro della questione il pop contemporaneo, svilito nei contenuti secondo quanto dichiarato da Meneguzzi in un'intervista a MowMag. Come esempio, veniva citato uno dei tormentoni di questa estate ovvero Disco Paradise di J-Ax, Fedez e Annalisa. Alle critiche J-Ax ha risposto con una serie di storie Instagram diventate subito virali. A sua volte Meneguzzi ha risposto con un lungo post.

   

j-ax

Ora l'attacco in musica del rapper che non lascia adito a fraintendimenti: "Con una story del cazzo ti ho ridato la vita, sapendo bene come sarebbe finita", stuzzica J-Ax nelle sue rime.

   

E poi ancora: "Sali sulla barca e poi t'attacchi al cazzo come prima. Salmo e Luché che sfida epica, a me tocca Meneguzzi è una vita che la sfiga mi perseguita".

   

Meneguzzi lo aveva accusato di parlare, a 50 anni ancora di canne, e lui risponde così: "io parlo di cannoni, tu come Giorgia Meloni". Ma il botta e risposta continua anche sui successi dell'uno e dell'altro: "io ho detto che gli streaming sono meglio di quando il tuo produttore faceva giochini da gioppini e si comprava i tuoi dischi truccando la classifica Fimi".

   

J-Ax lancia anche il guanto di sfida: "Adesso non fare il piangina: 'io non sono un rapper, non posso rispondere', se sei così bravo, piglia la penna e scrivi un pezzo tipo L'Avvelenata.

 

    La prossima volta togliti il mio nome dalla tua cazzo di bocca e stai tranquillo che io ti lascio stare. Adios Pablo".

j ax 1

 

 

TESTO DEL BRANO "L'INVIDIA DEL PENEGUZZI"

 

 

Il testo di Invidia del Peneguzzi, la canzone-dissing di J-Ax contro Meneguzzi

 

Hola Pablo, è abbastanza America Latina questa base? Va bene? Sai vorrei alzarmi al tuo livello, vamosss, chico! Mettiamo questa cosa in prospettiva, per me questo non è un dissing, è beneficenza estiva. Con una story del cazzo, io ti ho ridato la vita, sapendo bene come sarebbe finita. Ti sei attaccato come un naufrago alla cima, sali sulla barca e poi t’attacchi al cazzo come prima.

j-ax

 

Salmo e Luchè, che sfida epica, a me tocca Meneguzzi, è una vita che la sfiga mi perseguita . e tu mi fai la predica per una gloria breve come la tua fama in Sudamerica. E mo’ su Instagram ti insultano, su Facebook ce l’hai fatta. Nel regno dei coglioni, complottisti e terra piatta. Tra giornalisti, Iene, Cucchi e chi tiene i gruppi coi membri brutti, e poi più dire Cazzo Meneguzzi ma ti voglio bene pussy, ti auguro successo, così che poi ti insulta chi ti da ragione adesso.

 

Ideali, famiglia, valori, io parlo cannoni tu come Giorgia Meloni. Hai detto che ho i follower non i fan, quando mai, io sui social metto solo le foto dei live, tu quelle di tuo figlio per acchiappare due like. 

 

j-ax

Poi vieni a farmi la morale per la Disco Paradise. Dai, che al tuo confronto sembra scritta da Guccini, e dici che faccio il pappone con i ragazzini. No, nini, io ho detto che gli streaming sono meglio di quando il tuo produttore faceva giochini da gioppini e si comprava i tuoi dischi truccando la classifica Fimi. 

 

Uuuu, che hai detto? Saresti diventato Justin Bieber con il giusto investimento? E Madonna in Cile era al tuo livello? Ma in Italia eri Tiziano Ferro senza la voce e il talento. Non lo faresti un pezzo con Annalisa e Fedez? O con Jannacci o Pino Daniele? Io non sono un grande ma li ho conosciuti i grandi, e una cosa che non fanno mai è mortificare gli altri. Torna a Montevideo che qui t’han lasciato a piedi pure Pio e Amedeo. È vero, ho fatto tele come Cleme, Agnelli e pure Guè. 

 

Anche Sanremo perché Amadeus ha fatto fuori quelli come te. E son felice per i soldi che hanno dato a Salmo, ed ho goduto per i calci ai fiori che ha tirato Blanco, che ha fatto incazzare quelli che mo’ ti fanno l’applauso, che tra due giorni ti riscorderanno. 

 

J-AX

È vero sono vecchio, ma pure tu sei vecchio e io ci sta che parlo d’erba come Willie Nelson, tu invece non puoi più vendere sesso nei pezzi d’amore alle bambine che aspettano il primo mestruo. Entrambi siamo escort, io quella d’altro bordo, tu quella cessa che uno dice non me la ricordo. Mettiamole ste cose al loro posto: tu fai le marchette, io al limite ho gli sponsor. Intiende, Pablo? 

 

Ok, adesso non fare il piangina, io non sono un rapper, non posso rispondere, invece se sei cosi bravo, sei un cantante pop così completo, piglia la penna e scrivimi un pezzo tipo l’avvelenata.

 

Che poi c’hai pure provato a fare il rapper, facevi cagare ma c’hai provato. E comunque sei più bravo come rapper che come cantante. Quindi la prossima volta togliti il mio nome dalla tua cazzo di bocca e stai tranquillo che io ti lascio stare. Adios, Pablo

 

 

Articoli correlati

'PAPPONE, IO CREDO NEGLI IDEALI E TU NELLE CANNE'- PAOLO MENEGUZZI REPLICA A J-AX DEGLI ARTICOLO 31

J-AX RISPONDE A PAOLO MENEGUZZI: TU MI PARLI DI MARCHETTE?SEI LA VERSIONE WISH DI TIZIANO FERRO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

paolo meneguzzipaolo meneguzzipaolo meneguzzipaolo meneguzzi

j-ax 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”