paolo villaggio

ITALIANI BRAVA GENTE? UNA BOIATA PAZZESCA! – ARRIVA IN LIBRERIA UN LIBRO CON SCRITTI INEDITI ED ESILARANTI DI PAOLO VILLAGGIO: "WOODY ALLEN VENNE A ROMA PER SUONARE IL CLARINO. UNA ROTTURA DI CO.....I INENARRABILE. PER CONSOLARSI TUTTI SI BUTTARONO SUL BUFFET" – QUEI BUS TRASFORMATI IN "CAMERE A GAS" TRA ALITI "INDESCRIVIBILI" E IL "TERRIFICANTE SOFFIONE" - VIDEO

 

 

Estratti del libro ('Italiani brava gente...ma non è vero') di Paolo Villaggio pubblicati da La Verità

paolo villaggio fantozzi

 

 

Non prendo né tram né autobus da una trentina d' anni.

Non ho paura degli attentati, ma degli aliti terrificanti e indescrivibili che hanno gli italiani di tutte le estrazioni sociali. Entrare in un autobus è come entrare in una camera a gas. I passeggeri non si lavano quasi mai e dalle magliette alonate da chiazze di sudore emettono odori violentissimi, che ricordano gli allevamenti di maiali parmigiani. Solo che questi, alla fine di ogni stagione, vengono eliminati.

 

paolo villaggio cover

I mammiferi esperti di calcio, che si fanno trasportare dai mezzi pubblici, ne approfittano ignobilmente per scoreggiare come elefanti africani. Non sono scoregge rumorose, ma hanno messo a punto una tecnica raffinata: il terrificante soffione con effetti devastanti. Ho visto due anziane signore di Liverpool piangere in silenzio, poi chiedere aiuto e infine buttarsi dai finestrini in corsa. Ma l' insidia totale sono gli aliti. Impiegati di banca in cravatta, operai con jeans e giubbotti, pare abbiano appena ingoiato due spicchi d' aglio e due topi morti. I più insidiosi sono i religiosi: suore e sacerdoti, pare che abbiano banchettato l' intera notte con dei paté di merda e con qualche stronzo come guarnizione. Se ce la fate, prendete un taxi, almeno il tassista è di spalle.

 

cuochi dilettanti Molti cretini sono cuochi dilettanti. Sembra scelgano la persona meno interessata alla cucina e alle ricette ma, soprattutto, la scelgono quando la vittima respira a fatica e le si avventano contro: «Lei mi prende 500 grammi di gamberi vivi e li fa sbollentare in acqua e sale, li sguscia, li condisce con olio calabrese e il sugo di due limoni. Quando sono ancora caldi, li butta dalla finestra».

 

Paolo Villaggio e Fabrizio De Andre

Dalla gola della vittima esce un sibilo terribile, è quasi viola, ma domanda: «Perché li butta?». «Ecco. Giusta domanda. Lei deve sapere che i gamberi non sono mai vivi, ma pieni di conservanti». La vittima si siede per terra, vede arrivare dal fondo la Madonna Nera di Cznstochowa: «Lei mi domanderà perché li compro e poi li butto? Perché il piatto si chiama "gamberata alla moda mia"».

 

paolo villaggio paolo fresco

Andiamo avanti: «Qui comincia il bello: in un fondo di olio greco bollente ci sbatte dentro tutti gli odori: carote, cipolle di Tropea, sedano, prezzemolo e maggiorana. Fa imbiondire, dopo tre minuti mette un bicchiere di bianco e fa marciare a fuoco lento per dodici minuti Ma che fa, non mi ascolta?». Mentre portano via il corpo della vittima, entra la moglie inferocita: «Guarda che ti denuncio, è la terza vittima quest' anno e questa volta senza che abbia toccato cibo».

maurizia paradiso paolo villaggio

 

rimedio per l' insonnia Un tempo, nel Sud della Francia, i braccianti agricoli che coltivavano lo scalogno arrivavano a casa dopo sedici ore, morti. Una zuppa di scalogno e li portavano a braccia nei loro pagliericci. In Estremadura i raccoglitori di ghiande venivano portati direttamente nei loro pagliericci con una tazza di ghiande bollite. Nel Tavoliere delle Puglie i raccoglitori di olive venivano buttati, senza olive, in grandi giare di paglia. Questi privilegiati erano ridotti in tali condizioni che non avevano mai sfiorato né insonnia né ansia.

 

Poi sono arrivate le macchine agricole e anche questi hanno cominciato a soffrire d' insonnia. E poi d' ansia. Moltiplicate per mille l' insonnia e l' ansia di questi contadini e avrete i livelli degli abitanti delle megalopoli: sempre piene di psicologi, neurologi, ipnotisti, cialtroni, terapisti, pranoterapisti, erboristi, farabutti, agopunturisti, farmacisti e semplici ladri.

VILLAGGIO

 

Sentiamo un farmacista ladro: «Lei mi deve prendere alle 17 due pastiglie di Calmabén forte e due di Ipnotìl da 500 milligrammi e, bed time, un' iniezione in vena di 40 centimetri cubi di oppio birmano e una violenta martellata sulla nuca da vostra moglie. Il mattino dopo inspirate con il naso 10 grammi di cocaina colombiana. Poi 20 gocce di nitro, 16 di glicerina, scendete in strada e, per svegliarvi, fatevi spingere sotto un filobus».

 

il colesteroloNegli ultimi vent' anni la medicina occidentale ha scoperto, individuato, classificato delle terribili malattie nuove: mucca pazza, Sars, Aids, il mal delle cicogne in Cina. Passano gli anni, verranno scoperti nuovi mostri, ma il principe delle tenebre per gli ipocondriaci, il padre e la madre di tutte le malattie ha un nome solo: il divino, unico, inimitabile Colesterolo.

roberto benigni paolo villaggio

 

Nessuno sa che cos' è, o perché c' è. In ogni caso non si domanda più semplicemente: «Come va?», ma, a qualunque livello: «Come va il colesterolo cattivo? E quello pulitore?» . Il modo di salutarsi è cambiato: «Il suo colesterolo cattivo com' è?». «Così e così. Fortunatamente c' ho buono quello pulitore».

 

Nessuno, neppure i grandi luminari, sanno quali sono le cause né i pericoli né come si combattono: «Mangi meno, ma non troppo», ti dicono.

benigni fellini villaggio

«Si muova di più, ma con moderazione, beva ogni tanto un po' di vino rosso, ma solo un bicchiere». Poi uno ha detto: «Ogni tanto, uno spicchio d' aglio».

 

Lo sentite l' odore di magia? E poi è stata un' invasione di maghi: «Dormi con una zampa di gatto sotto il cuscino, cambia la moglie vecchia con la nuova, pratica l' usura, ruba a man bassa, bara al gioco, commetti atti impuri con travestiti brasiliani». C' è chi chiede: «Ma serve?» . E i maghi: «No, ma ci sono molti altri vantaggi».

eclissi d' occidenteLe potenze europee avevano raggiunto, nel diciannovesimo secolo, un primato tecnologico mai visto nella storia del pianeta. L' epoca d' oro del colonialismo: America, Asia, Africa e Australia erano asservite all' Occidente. La Prima e la Seconda guerra mondiale, soprattutto per gli asiatici, sono state viste come guerre civili europee. In realtà sono state due violenti attacchi al potere mondiale: da una parte il mondo anglosassone, dall' altra gli imperi centrali di lingua tedesca.

 

PAOLO VILLAGGIO

Ma la conseguenza di quelle catastrofi è stata la fine del colonialismo e della dominazione europea in tutto il mondo. Negli ultimi cinquant' anni, poi, i più ricchi e i più potenti sono diventati gli asiatici, che erano poveri e quasi tutti sottomessi all' impero inglese: Giappone, Corea, Taiwan, Singapore.

 

Noi aspettiamo con rassegnazione l' esplosione della potenza cinese e allora, vedrete, saremo costretti a spingere per le strade di Pechino delle gondole con le ruote, vestiti da gondolieri veneziani, mandolini in mano e cantando 'O sole mio.

 

Tutto il Sudest asiatico sarà invaso dai nuovi ricchi: i turisti cinesi. E noi, invece, ormai poveri, travestiti da popolani fiorentini del Trecento, faremo volare per aria con incerta maestria dischi di pizze surgelate cantando Volare. La nostra vita cambierà: non moriremo più né d' invidia né d' infarto, vivremo più a lungo ma saremo sempre più poveri e più infelici.

 

pierfrancesco e paolo villaggio

woody allenIl comico americano Woody Allen era stato invitato a Roma dal Comune per suonare il suo clarino. C' erano tutti: notabili di destra e di manca, veline profumate, avvocati di grido, qualche ladro e qualche bagascia di chiara fama. La sala al palazzo della Cancelleria era gremita: tutti in trepida attesa. Entra lui, clarino sulla mano sinistra e quella «figlia» cinese con la quale dorme una notte sì e una notte no. Tutti in piedi: un applauso forsennato. E tutti si aspettano che dica, in inglese: «Grazie, troppo buoni, non merito questo applauso, io non sono un suonatore di clarino ma un povero attore comico, e vorrei tributare a Roma quest' applauso». Ma lui, niente di niente.

PAOLO VILLAGGIO

 

Molla la cinese in un angolo e senza salutare nessuno e a testa bassa suona per due ore. La platea ha gli occhi pallati, è una rottura di coglioni inenarrabile. Di colpo finisce, non saluta nessuno, prende la cinese e torna in albergo. Era preparato, nella stanza accanto, un buffet straordinario, ma pochi hanno mangiato; erano stupiti, feriti, indignati per tanta maleducazione: erano venuti per Woody Allen, il famoso comico americano, non per sopportare lo strazio di un mediocrissimo suonatore di clarino. Poi il sindaco ha detto: «Scusatemi, non è colpa mia, vi prego però, mangiate qualcosa». Allora è stata la solita rissa all' italiana e tutti a spintonarsi.

 

WOODY ALLEN

conclusioneGià nel titolo di questo libro vi ho anticipato quello che è il nostro Paese in questo momento: un Paese ignorante, televisivo, pieno di contraddizioni, pieno di mafia, di camorra, di tangentisti, di ladri, penultimo in Europa. E poi dico che l' Italia è brutta, piena di frane e di mari inquinati; ma penso che Capri, Portofino, Cortina e la Costiera Amalfitana siano tra i posti più belli del mondo.

 

Ora non vi voglio dire che sono fiero di essere italiano, ma sono sicuro che Venezia, Firenze, Pisa, Siena, Roma sono città uniche e irripetibili. Dovete scusarmi perché ho sempre finto di essere un intellettuale di sinistra, ma molto a sinistra: addirittura a sinistra del Partito comunista cinese. Ma vi prego, non lo dite in giro perché al mercato di via Chiana, dove vado tutte le mattine, le massaie mi guardano con ammirazione, come se fossi Che Guevara che compra del parmigiano reggiano. Che è sicuramente il miglior formaggio di tutto l' universo.

ghergo villaggio

 

PAOLO VILLAGGIO E MAURA ALBITESFANTOZZI - PAOLO VILLAGGIOBERLUSCONI VILLAGGIOVILLAGGIOvillaggiopanatta villaggioWOODY ALLEN 7

 

villaggio strisciapaolo villaggio 735791 tnfantozzi e filinipaolo villaggio a sanremovillaggio fantozzifantozzi al cinema2 u301524295365wqb 1280x960@webvillaggio 5villaggio fantozzi 1PAOLO VILLAGGIO IN FRACCHIA LA BELVA UMANAvillaggio kranz fronte ok 640PAOLO VILLAGGIO E MAURA ALBITES

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...