gigi rizzi brigitte bardot

L’ALTRO ’68 DI GIGI RIZZI, IL PLAYBOY CHE FECE LA RIVOLUZIONE NEL LETTO DI BRIGITTE BARDOT (E NON SOLO) – “ERA IL ’68, E IO ME LO GIOCAVO A PIEDI NUDI BALLANDO SUI TAVOLI, IMMAGINANDO CHE NON SAREBBE MAI ARRIVATO DOMANI” – IL RITRATTONE BY TERESA CIABATTI: IL TRICOLORE ISSATO SUL TETTO DELLA VILLA DI BB E I 90 GIORNI D’AMORE A SAINT TROPEZ, IL PROCESSO PER COCA CON TESTIMONI MISTERIOSAMENTE AMMAZZATI IN BRASILE (“AL PALAZZO DI GIUSTIZIA SFILARONO PLAYBOY, ATTRICI, MODELLE. IN UN’AULA ACCANTO, IL PROCESSO VALPREDA”), I REALITY CON RETTORE CHE LO LIQUIDO’ COSI’: “GIGI È SOLAMENTE UN POVERO VECCHIO”

Estratto dell’articolo di Teresa Ciabatti per il “Corriere della Sera”

 

gigi rizzi brigitte bardot

«Era il ’68, e io me lo giocavo a piedi nudi ballando sui tavoli, immaginando che non sarebbe mai arrivato domani» scrive Gigi Rizzi. Lo scrive a Brigitte Bardot in occasione del suo settantesimo compleanno, quando il domani è arrivato per lui e per lei, la diva che lo ha reso famoso.

 

Nato a Piacenza, Rizzi viene da una famiglia di industriali.

Tre fratelli, un padre morto presto, una madre bellissima, Pupa. Un’istitutrice giovane che lo svezza (dal libro Ho ammazzato Gigi Rizzi : «Avevo quattordici anni, e tra i miei compagni di scuola era diventata quasi una litania, il lamento delle “case chiuse” che erano state “aperte”; mentre io avevo l’amante in casa»). È forse laggiù, a quattordici anni, la folgorazione che la giovinezza, specie la sua di ragazzo di bell’aspetto, padrone delle lingue (inglese e francese), sia un privilegio.

 

Ecco chi è Rizzi prima dell’estate del ’68.

 

Soprannominati Les Italiens , Gigi Rizzi, Beppe Piroddi, Franco Rapetti, Rodolfo Parisi e Gianfranco Piacentini, ventenni, abbronzati, conquistano Saint Tropez. Loro per primi ragionano in termini di conquista collettiva, così quando Gigi si fidanza con Brigitte Bardot, e insieme agli amici entra alla Mandrague, la villa di lei, ebbene cosa fanno. Qual è il primo gesto compiuto da questi giovani spavaldi spensierati?

gigi rizzi brigitte bardot

 

Piantare una bandiera dell’Italia sul tetto della villa. Una bandiera che sia visibile dalla spiaggia, dal mare, da lontano, lontanissimo — tutti devono sapere che sono arrivati gli italiani.

 

Nei giorni di permanenza da BB, Gigi esce in terrazza, scruta l’orizzonte con l’illusione di essere guardato da una folla, un pubblico immenso ad applaudirlo.

Una sensazione di palcoscenico che gli pare prefigurazione di futuro: sarà tutta così, un trionfo. Cosa potrà mai cambiare? È solo l’inizio.

 

Mentre nel resto del mondo i ragazzi contestano il potere e le ideologie dominanti, il ‘68 politico, lui e i suoi amici realizzano un altro ’68 — rivendicano a distanza di anni —, la loro è una rivolta sentimentale, e no, non è vero che quando i coetanei lottavano, loro facevano semplicemente sci d’acqua.

 

Se l’invenzione di un altro ‘68 lì per lì pare un’idiozia, negli anni, nella reiterazione dei ricordi sempre più lontani, quella rivoluzione — in verità casuale — commuove.

GIGI RIZZI BRIGITTE BARDOT

Ma questo avverrà molto dopo. Per adesso rimaniamo all’estate del ‘68: Rizzi sostiene che l’amore con BB sia durato novanta giorni, i novanta giorni migliori della sua vita.

Qualcuno sostiene invece che la storia durò pochi giorni, e che l’italiano per BB fu solo uno dei tanti.

 

Qui però ci atteniamo alla versione di Rizzi. A sentimenti e nostalgie del nostro protagonista che nella lettera del 2013 scrive: «Non eri quel personaggio dispotico descritto dai giornali. Eri fragile, malinconica, intelligente, sensibile».

Quindi l’estate termina, così la storia d’amore. A volte Rizzi dice che finì per gelosia, a volte per questioni di lontananza. Non per passione — questo rimane invariato nelle versioni —, lui e BB si lasciano con la passione ancora viva.

 

RODOLFO PARISI FRANCO RAPETTI BEPPE PIRODDI E GIGI RIZZI

Intanto al gruppo originario di Les Italiens si aggiungono nuovi playboy come Paolo Vassallo insieme al quale Rizzi (già proprietario del Number One di Milano) apre il Number One romano, ufficialmente ristorante vegetariano, nella realtà locale notturno, ritrovo di attori e star internazionali. Élite di giovani ricchi, famosi e bellissimi.

 

GIGI RIZZI BRIGITTE BARDOT

Prosegue dunque la stagione del divertimento, delle foto sui giornali, delle donne (per Gigi Rizzi Veruska, Cinthia Lennon, eccetera). «Si andava al Casinò pronti a tornare a casa in treno, se l’ ultima puntata andava a male. Non succedeva mai. Vincevamo, e allora via a godersi la vita» racconta Rizzi di quegli anni.

 

Un’ascesa vertiginosa che è un precipizio. Nel 1971 la polizia trova un grande quantitativo di cocaina nei bagni del Number One. «Dall’inchiesta venne fuori che lo scandalo fu in gran parte la vendetta di un ex amico di Vassallo, il produttore cinematografico Pierluigi Torri. Ex per questioni di donne. Ma ci fu dell’altro — ricostruisce la vicenda a distanza di decenni (2010) Alberto Piccinini su Il Manifesto nel 2010 —. Testimoni misteriosamente ammazzati in Brasile. Modelle prese per i capelli dopo un tentativo di suicidio in carcere». E ancora: «In un’incredibile mattinata al Palazzo di Giustizia (...) sfilarono playboy, attrici, modelle. Pellicce e maxicappotti. In un’aula accanto, il processo Valpreda» (Franco Valpreda processato per la strage di Piazza Fontana).

 

GIGI RIZZI E BRIGITTE BARDOT

Gigi Rizzi non è indagato, ma in quanto protagonista di quel mondo e consumatore di cocaina (per sua stessa amissione) capisce che è finita. Di più: vuole salvarsi. Si trasferisce in Argentina, compra terreni e animali, avvia un’azienda agricola. Si sposa con Dolores dalla quale ha tre figli: Cristina, Amedeo e Bernardo.

Salvo — come dichiara nel suo libro. Salvo dalla droga e dalla depressione.

 

Un’ombra, quella della depressione, che aleggia su tutti Les Italiens (Franco Rapetti si suicida, buttandosi dall’undicesimo piano di un grattacielo di New York, Rodolfo Parisi muore giovane in un modo talmente stupido che non pare possibile, o comunque non all’altezza di lui: colpito alla testa dal deflettore dello specchietto di un autobus scendendo dal marciapiede a Londra). Che il male comune sia invecchiare, sbiadire, perdere senso, rimpicciolire.

 

GIGI RIZZI E LA MOGLIE DOLORES MAYOL

Nel 2004 Rizzi partecipa al reality La Fattoria dove spicca per gentilezza. Di lui Donatella Rettore, concorrente, dice: «Gigi è solamente un povero vecchio». Eliminato alla prima puntata, Rizzi rientra in gioco grazie alla squalifica di Roberto Da Crema causa bestemmia. Finito il reality, Gigi ha belle parole per i compagni. Del ballerino Milton Morales dice: «Siamo diventati amici, ha reazioni un po’ esagerate, ma mi ha protetto tanto».

Gigi Rizzi e Brigitte Bardot

 

Gigi Rizzi con Brigitte Bardot Beppe Piroddi e Odile Rodin in una delle notti scatenate a Saint Tropez gigi rizzi nel reality la fattoria gigi rizzi nel reality la fattoria gigi rizzi e franco califano nel duemilasei

(...)

gigi rizzi con brigitte bardot gigi rizzi a montecarlo per il libro di maria gabriella di savoia gigi rizzi a montecarlo per il libro di gabriella di savoia giggi rizzi e minnie minoprio gigi rizzi a milano nel duemilaquattro gigi rizzi e ira furstenberg

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...