platinette

''L'OVERDOSE FROCIA CI STA UCCIDENDO DI CONFORMISMO'' - PLATINETTE DOPO L'INTERVISTA A DIACO, RIBADISCE: '' NON SI FA UN FILM O UN TALENT O UN REALITY SHOW SENZA UNA TRAVESTITA O DUE OMOSEX CHE LITIGANO. MA TANTO A FARE LE LEGGI CONTRO L'OMOFOBIA FURONO CARFAGNA E MUSSOLINI, MICA VLADIMIR LUXURIA, CHE HA APPROFITTATO DELL'ESPERIENZA IN PARLAMENTO PER RIFARSI LE TETTE - METOO? SI VOGLIONO MORALIZZARE ANCHE LE DONNE CHE SONO FELICI DI CONCEDERSI PER TRARNE UN VANTAGGIO''

UN'ESTATE AL MAURO - CORUZZI/PLATINETTE FARÀ INFURIARE LA COMUNITÀ LGBT: ''NON CREDO ALLE UNIONI CIVILI''

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/39-estate-mauro-coruzzi-platinette-fara-infuriare-209132.htm

 

 

 

Maurizio Caverzan per ''la Verità''

 

platinette

Nella sede di Rtl 102.5 a Cologno monzese fervono i preparativi per il trasferimento a Villasimius in Sardegna, da dove l' emittente trasmetterà fino a fine agosto. «Io invece, mi trasferisco a casa mia a Parma», confida ironico Mauro Coruzzi, in arte Platinette. «Devo rimettermi in sesto per poter dare una mano a una persona cara che ha bisogno di me». Il tempo a disposizione non è molto, alle 17 incombe Password, il programma che conduce con Nicoletta De Ponti.

 

Dalla mise, l' intervista è a Mauro Coruzzi.

«Se per lei ha importanza è un conformismo anche questo».

 

Mauro sta chiedendo più spazio?

«No. Credo sia un work in progress, come direbbero quelli che parlano bene. Non amo seguire regole neanche nell' abbigliamento o altre che indicano qualche segretario di partito o a qualche televisivo.

Neanche a scuola le seguivo».

 

Coruzzi frequenta la radio e Platinette, più telegenica, la tv?

«No. Platinette è un riciclaggio di me stesso e di modelli altrui, da Mae West a Mina, splendida ragazza madre nell' Italia dei Sessanta. Cerco il difforme, non il conforme. Platinette è una travestita, ma se la trova certe notti nella bassa padana non la riconosce. Mauro è un ragazzo obeso, con una testa che lavora più del corpo e tanta voglia di migliorare il suo aspetto».

 

Tra i due c' è intesa?

«Una felice collaborazione, come quella che ci fu tra Mara Carfagna e Alessandra Mussolini quando fecero la legge contro l' omofobia. La dobbiamo a loro, non agli illuminati di sinistra, tipo Franco Grillini dell' Arci o Vladimir Luxuria, che ha approfittato dell' anno in Parlamento per rifarsi le tette.

platinette al maurizio costanzo show puntata del 25 aprile 2019 7

Personalmente ho speso un patrimonio in questa battaglia, solo la tessera radicale costava 600 euro. Ma c' era Marco Pannella».

 

Marco Pannella.

«Quando andò ad Arcore ebbi un orgasmo. Speravo nella fusione tra la sua creatività e lo spirito liberale di Berlusconi. Non trovo che il sistema delle cooperative abbia migliorato la convivenza civile. Purtroppo, l' avvicinamento tra i due non ha avuto seguito. E il mio spirito liberale e libertario è rimasto orfano pur avendo i genitori».

 

Ricominciamo da quelli veri.

«Contadini inurbati da Langhirano a Parma, sperando in un miglioramento. Mia madre era operaia in una fabbrica di conserve di pomodoro, mio padre muratore. Non conoscevano l' italiano, la sera guardavano Non è mai troppo tardi di Alberto Manzi per imparare qualcosa».

Infanzia e adolescenza in povertà.

PLATINETTE

«Avevo intuito che la cosiddetta cultura, senza la k degli anni Settanta, poteva essere d' aiuto. Alle magistrali ero un inguaribile secchione che però partecipava alle occupazioni, al Movimento studentesco e tutto il resto. Studiavo perché mi piaceva, e mi piace tuttora».

 

Amici?

«Amori in classe, nella scuola, come tutti».

Non se omosessuali.

«Non solo omosessuali».

 

Figure importanti di quegli anni?

«Una professoressa d' italiano, tale Irma Traversa Coscia, donna fantastica, unghie curatissime e cervello fulminante. Le chiesi cosa potevo presentare di difforme alla maturità. Scegliemmo Alberto Moravia che avevo conosciuto attraverso Il conformista del parmense Bernardo Bertolucci. Non pago, aggiunsi L' uomo che si gioca il cielo a dadi, una canzone di Roberto Vecchioni».

 

Garzone di fruttivendolo, poi giornalista: cosa c' è in mezzo?

«Volevo dei soldi per i cavoli miei. Finii le medie facendo consegne della spesa per un verduraio, come i rider di oggi.

platinette

Guadagnavo 500 lire ogni sabato che spendevo in cinema pizza e Coca cola. Come regalo per la terza media, anziché il Ciao chiesi a mia madre, complice con il figlio frocio come da copione, di andare al concerto di Mina a Parma. Fu un' apparizione, era il 1968».

 

La sua svolta?

«L' inizio di una devozione. Poi il destino generoso me la fece incontrare ancora. Nel 1981 eravamo nel suo ufficio per fondare il Mina fan club quando lei arrivò, pelliccia fino a terra e maglione nero: "Io prendo un cappuccino scuro, voi?". Sparì, ma ci fece sapere che l' idea del fan club le piaceva. Noi ci esibivamo en travesti col nome di Le Pumitrozzole, crasi di puttane mignotte troie zoccole lesbiche. "Magari, d' ora in avanti quando mi chiamano mando voi", buttò lì».

 

Invece?

renato zero con platinette photo andrea arriga

«La ritrovai a fine anni Ottanta quando lavoravo per Rock Caffè di Rai2 e mi suggerirono di provinare Benedetta Mazzini, sua secondogenita.

Arruolata, ma la madre sorvegliava, così ebbi l' occasione di frequentarla. Un' altra l' ho avuta per gli spot della Tim durante il Festival di Sanremo 2018».

 

Maurizio Costanzo dove l' ha scovata?

«Uscì un articoletto su Panorama sulla speaker di un piccolo network radiofonico di nome Platinette che faceva dell' esagerazione e dell' irriverenza la sua cifra. Mi fece chiamare per una serata del Costanzo show dedicata alle drag queen. Declinai. Ci riprovò per una puntata sulle patologie alimentari, argomento che conosco bene. Quando arrivò al Parioli e io ero seduto in platea prima del trucco chiese agli assistenti: "E quello chi è?". Non poteva riconoscermi, ma da quella sera c' innamorammo».

 

Qualche giorno fa ha scatenato un putiferio dicendo che gli omosessuali hanno troppo spazio.

platinette

«Trovo che la lamentela continua delle associazioni Lgbt abbia poca ragione d' essere. Non si fa un film o un talent o un reality show senza una travestita o due omosex che litigano. Un' overdose. Un nuovo conformismo. Cristiano Malgioglio io so che è un grande autore, ma non sono sicuro che il pubblico colga. Nel pomeriggio di Rai 1 Pierluigi Diaco conduce un programma sui buoni sentimenti, con la posta del cuore. Sembra di essere nel dopoguerra».

 

La sua è una critica di costume?

compleanno barbara durso foto platinette 4

«Non solo. In Italia se non sei famiglia, compresa quella omosessuale, non sei niente.

Non ce l' ho con chi si unisce civilmente, il rapporto codificato dalle leggi mi fa piacere.

Ma così si uccide la singolarità, io sono famiglia di me stesso.

Se esco con certi amici tradizionali o anche omosex mi annoio a morte. Parlano di figli, di carriere a Londra, portano una cena normale come prova di solidità del rapporto: "Era caldo, non sapevamo che fare, abbiamo tagliato un melone e cenato alle 8 di sera". Sì, e alle 8 e 10?».

 

Concorda con la sensazione che il Gay pride goda di stampa molto migliore di quella del Family day?

loredana berte platinette

«Ammazza! Non c' è dubbio. Se dissenti sul Gay pride non hai cittadinanza. Eppure le conquiste sono state fatte, ci si può un po' prendere in giro. Volevo affittare una decapottabile per sfilare come Lana Turner. Mi hanno detto di no perché l' auto inquina. Capisce? Ho ripiegato su un risciò, che è costato quasi più della decapottabile».

 

platinette e grazia di michele 4406 ba5e e7cd6524fbd1

Si impegnerebbe senza se e senza ma sui matrimoni gay? Da uno a dieci...

«Quattro. Come i figli di Lorella Cuccarini».

Sulla stepchild adoption.

«Zero, senza incertezze. Tiziano Ferro se ne faccia una ragione».

 

Sull' utero in affitto?

«Sottozero. È una forma orribile di sfruttamento delle donne. Ti presto il mio forno per cuocere le tigelle e poi le mangi tu. Dopo l' approvazione della legge Codice rosso per la violenza sulle donne voluta da Giulia Bongiorno non ho visto né sentito esultare le organizzazioni Lgbt: solo perché Bongiorno appartiene a uno schieramento diverso?».

 

Sul Me too?

platinette grazia di michele

«Uno. Guarda caso, si salvano tutti. Fausto Brizzi è tornato, persino Cristiano Ronaldo non sarà processato. Si vogliono moralizzare anche le donne che sono felici di concedersi per trarne un vantaggio. Perché le nostre attrici, bravissime per carità, erano tutte sposate a produttori cinematografici?».

 

Sulla triptorelina, il farmaco che rallenta la pubertà per chi avverte disforia di genere.

platinette mauro coruzzi si rapa

«Zero anche qui. Ci fosse un ormone che ci permettesse di stare in bilico tutta la vita, quello servirebbe».

 

Nemmeno le unioni civili la convincono?

«Non mi convince il matrimonio come mutuo soccorso.

L' assistenza, la successione, la reversibilità erano possibili anche prima, bastava andare dal notaio con 100 euro. Non m' interessano la metà del cielo e quelle cose lì. Anche Maria di Nazareth era sola. Nasciamo singolarmente, ma non si fa mai una legge per l' individuo».

 

platinette

Ha seguito la vicenda di Bibbiano?

«Poco. Non mi ha preso emotivamente, anche se mi rendo conto... Ciò che mi colpisce è che questi fatti avvengano a Reggio Emilia, città di partigiani e comunisti, governata a lungo da Graziano Delrio. Allora è vero che i comunisti mangiano i bambini».

 

Definisca Linus.

«C' è qualcosa da dire?».

Barbara D' Urso.

«L' unica che abbia sottomesso la volontà per ottenere dei risultati. Ho massima ammirazione, ma vorrei vederla applicata su altre tematiche, oltre alla difesa delle donne e dei gay».

Maria De Filippi.

platinette si chiede se miguel bose faccia le carte in tv

«La donna che avrei voluto essere. Mai visto un copione, mai avuto tanta libertà come con lei. Una gratificazione riuscire a farla ridere fino a scapicollare».

 

Regista cinematografico preferito?

«George Cukor. Donne è un capolavoro assoluto: un film con tutte le star di Hollywood che parlano di uomini per tutto il tempo senza che se ne veda uno. Ex aequo con Luchino Visconti ed Ernst Lubitsch».

 

E il cinema italiano? Ferzan Ozpetek, Luca Guadagnino, Gianni Amelio...

«Non lo seguo molto. Per carità, con Ozpetek e Amelio ho anche lavorato. Chiamami col tuo nome mi è parso retorico al confronto con Il giardino dei Finzi Contini o Rocco e i suoi fratelli».

 

Letture preferite?

platinette mauro coruzzi in mutande in terrazzo

«Le biografie. Non avendo una vita interessante, leggo quelle altrui. Aprirò una libreria di sole biografie».

 

Che cosa le manca di più oggi e in prospettiva futura?

«Un faro. Rifaccio il nome di Pannella per il tipo di visione costante rende la vita soddisfacente. Non ha mai nascosto il suo essere omosessuale, ma non ne ha mai fatto strumento di lotta se non al servizio del cittadino, come dimostrano le battaglie per l' aborto, il divorzio e l' eutanasia».

Alla fine si è avvicinato alla Chiesa.

«Sì, doveva fare i conti con qualcuno. Con la sua coscienza, credo; più che con il Dio dalla barba bianca».

CRISTIANO MALGIOGLIO E PLATINETTE platinettemauro coruzzi platinette LINUS E PLATINETTE ALLA FESTA PER I ANNI DI RADIO DEEJAY jpeg

 

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...