andrew ng

“LA SILICON VALLEY? NON E’ PIU’ CENTRALE” – PARLA ANDREW NG, CHE NEL 2011 FONDO’ “GOOGLE BRAIN” E OGGI E’ IL CAPO SCIENZIATO DEL MOTORE DI RICERCA CINESE “BAIDU”: “PARTE NOTEVOLE DELLA TECNOLOGIA ATTUALE È SVILUPPATA PRIMA IN CINA, E ARRIVA IN AMERICA SOLO UN ANNO DOPO. MA LA GENTE È ANCORA CONVINTA CHE SUCCEDA IL CONTRARIO”

ANDREW NG ANDREW NG

Eugenio Cau per il Foglio

 

Quando, nel 2015, Google annunciò con grande fanfara la sua ultima scoperta nel campo dell' intelligenza artificiale, Andrew Ng, capo scienziato del motore di ricerca cinese Baidu e uno dei massimi esperti al mondo di intelligenza artificiale, prese Twitter e scrisse: "Siamo contenti che Google abbia seguito l' esempio di Baidu". La trollata era evidente: bella la vostra scoperta, ma noi, qui in Cina, ci siamo arrivati prima.

 

Andrew Ng ha ripetuto lo scherzetto qualche mese fa, scrivendo di nuovo su Twitter: "Google dice al NYT che Baidu è stato il primo a sviluppare la neural machine translation". Segue emoticon. Negli ultimi anni, questo atteggiamento di divertita rivalsa asiatica sul gigante americano è diventato tipico di Andrew Ng, quarantenne nato a Londra ma cresciuto tra Hong Kong e Singapore.

 

ANDREW NG 1ANDREW NG 1

Ng ha buone ragioni per esaltare la competizione tra Google e Baidu: negli ultimi tre anni, i due giganti tecnologici si sono fatti una guerra scientifica durissima per stabilire chi avesse creato l' intelligenza artificiale più avanzata del mondo, e Ng è stato un elemento fondamentale dall' una e dall' altra parte.

 

Dapprima, a partire dal 2011, ha fondato Google Brain, la divisione di intelligenza artificiale (Ai) della società di Mountain View, portandola ad avanzamenti eccezionali. Poi, nel 2014, con una mossa che ha stupito il mondo tecnologico, Ng ha annunciato il suo passaggio alla cinese Baidu, che al tempo aveva un settore di Ai appena embrionale, si è messo a capo di un team da 1.300 persone con budget quasi illimitato e in pochi anni l' ha trasformato in uno dei primi tre al mondo, in diretta concorrenza con Google.

 

Ieri, infine, Andrew Ng ha annunciato che lascerà anche Baidu per perseguire progetti personali legati all'ambito dell'Ai, e la sua storia parla così di due mondi distanti e in concorrenza tra loro, e del futuro e di una tecnologia, quella dell' intelligenza artificiale, che stupisce e preoccupa al tempo stesso.

 

Le università più avanzate del mondo nell' intelligenza artificiale sono quattro e sono tutte in America: Carnegie Mellon, il Mit, Berkeley e Stanford. Come ha notato l' Huffington Post, in queste quattro università Andrew Ng ha ottenuto rispettivamente la laurea, il master, il dottorato e una cattedra d' insegnamento detenuta per 12 anni (lui ne ha appena 40).

 

ANDREW NGANDREW NG

Insieme a una manciata scarsa di altri grandi scienziati (tra cui Geoffrey Hinton, Yoshua Bengio e Yann LeCun), Ng è un esperto di valore mondiale nell' ambito del deep learning, quella tecnica che crea delle reti di macchine (migliaia di esse, con milioni di processori) per simulare le reti di neuroni che esistono nel cervello umano, e di creare un' entità capace, per esempio, di individuare specifici oggetti all' interno di una foto o di riconoscere il linguaggio umano meglio di quanto farebbe un essere umano medio.

 

Le reti neurali e il deep learning sono il campo più promettente negli studi sull' intelligenza artificiale, e Ng è diventato in un certo senso il suo evangelista. Ricoprendo posizioni di rilievo prima a Google e poi a Baidu, ha mostrato al mondo che le macchine intelligenti sono più vicine di quanto si pensi, e al tempo stesso ha cercato di dire a tutti che non c' è nulla da temere: al contrario dei catastrofisti come Elon Musk, Andrew Ng è convinto che l' intelligenza artificiale non si ribellerà contro gli esseri umani. Ma la meccanizzazione, di questo Ng è sicuro, provocherà enormi perdite di posti di lavoro, e una delle sue attività in questi ultimi anni è stata quella di convincere i governi ad adottare contromisure prima che sia troppo tardi.

 

Il suo trasferimento in Cina, inoltre, ha avuto il merito di dimostrare la non -centralità della Silicon Valley: l' idea che il futuro sia solo in California è sbagliata, e lui l' ha provato più di una volta: "L' industria tecnologica cinese si sviluppa a una velocità eccezionale. Il fatto sorprendente è davanti ai nostri occhi: parte notevole della tecnologia attuale è sviluppata prima in Cina, e arriva in America solo un anno dopo. Ma la gente è ancora convinta che succeda il contrario", ha detto in un' intervista.

ANDREW NG 3ANDREW NG 3

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - MA "LA STAMPA"

DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI (POI SBARCHERA' FLAVIO CATTANEO?)

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?